Descrizione

Piccola comunità di montagna, dalle origini antiche e dall'economia essenzialmente agricola, legata soprattutto alla coltivazione degli alberi da frutta e alla viticoltura. La comunità dei serniesi, nella quale si registra un indice di vecchiaia poco più alto della media, è distribuita, oltre che nella località dove è situata la sede comunale, anche nella vicina località di Biolo. Il territorio comunale, che si adagia su di un ampio conoide nell'alta Valtellina, dove si estendono vaste coltivazioni di fruttiferi, presenta un profilo geometrico estremamente vario e a tratti piuttosto impervio, con un'escursione altimetrica tra i 470 e i 2.734 metri. L'abitato, in cui si verifica un fenomeno di forte espansione edilizia, è inserito in un panorama dalle caratteristiche tipicamente alpestri. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo argenteo, un leone rubro nell'atto di passare sulla linea di partizione. L'aquila nera coronata domina sul capo dorato dello scudo.  

Piccola comunità di montagna, dalle origini antiche e dall'economia essenzialmente agricola, legata soprattutto alla coltivazione degli alberi da frutta e alla viticoltura. La comunità dei serniesi, nella quale si registra un indice di vecchiaia poco più alto della media, è distribuita, oltre che nella località dove è situata la sede comunale, anche nella vicina località di Biolo. Il territorio comunale, che si adagia su di un ampio conoide nell'alta <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>, dove si estendono vaste coltivazioni di fruttiferi, presenta un profilo geometrico estremamente vario e a tratti piuttosto impervio, con un'escursione altimetrica tra i 470 e i 2.734 metri. L'abitato, in cui si verifica un fenomeno di forte espansione edilizia, è inserito in un panorama dalle caratteristiche tipicamente alpestri. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo argenteo, un leone rubro nell'atto di passare sulla linea di partizione. L'aquila nera coronata domina sul capo dorato dello scudo.  

Storia

Sembra che il territorio comunale sia stato abitato già nel tempo antico; le testimonianze vengono da un lastrone di pietra con una trentina di coppelle ritrovate nel 1973 e da una spada liscia e senza manico, ritrovata a seguito del verificarsi di una frana. Il toponimo deriva quasi certamente dal nome della divinità etrusca "Zirna"; altri studiosi propendono però per una derivazione da "sereno" essendovi nelle vicinanze il monte Sernio, chiamato appunto in dialetto locale "Serenat". Per lungo tempo esso seguì le sorti della vicina Tirano appartenendo, in campo religioso, alla pieve di Mazzo; nel XV secolo si costituì in comune autonomo dandosi propri Statuti improntati sulla falsariga di quelli del distretto comense. Questi ebbero efficacia anche sotto il dominio grigione; successivamente la famiglia che per molto tempo vi ebbe influenza fu quella degli Omodei che conservò un ruolo importante fino ai primi dell'Ottocento. Da segnalare in campo architettonico la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cosma e Damiano, in cui è possibile ammirare una tela, posta sopra il fonte battesimale, raffigurante il "Battesimo di Gesù". Altre chiese degne di nota per il loro valore monumentale sono quelle dedicate ai Santi Stefano e Lucia, a S. Rocco e alla Madonna della Neve; quest'ultima conserva una ancona lignea del XV secolo di notevole valore.  

Sembra che il territorio comunale sia stato abitato già nel tempo antico; le testimonianze vengono da un lastrone di pietra con una trentina di coppelle ritrovate nel 1973 e da una spada liscia e senza manico, ritrovata a seguito del verificarsi di una frana. Il toponimo deriva quasi certamente dal nome della divinità etrusca "Zirna"; altri studiosi propendono però per una derivazione da "sereno" essendovi nelle vicinanze il monte Sernio, chiamato appunto in dialetto locale "Serenat". Per lungo tempo esso seguì le sorti della vicina Tirano appartenendo, in campo religioso, alla pieve di Mazzo; nel XV secolo si costituì in comune autonomo dandosi propri Statuti improntati sulla falsariga di quelli del distretto comense. Questi ebbero efficacia anche sotto il dominio grigione; successivamente la famiglia che per molto tempo vi ebbe influenza fu quella degli Omodei che conservò un ruolo importante fino ai primi dell'Ottocento. Da segnalare in campo architettonico la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cosma e Damiano, in cui è possibile ammirare una tela, posta sopra il fonte battesimale, raffigurante il "Battesimo di Gesù". Altre chiese degne di nota per il loro valore monumentale sono quelle dedicate ai Santi Stefano e Lucia, a S. Rocco e alla Madonna della Neve; quest'ultima conserva una ancona lignea del XV secolo di notevole valore.  

Economia

Il comune ospita unicamente gli uffici destinati al funzionamento delle attività municipali e postali. Le attività agricole costituiscono la maggiore fonte di reddito per la comunità: in particolare la coltivazione estensiva degli alberi da frutto ha avuto in tempi recenti un notevole sviluppo, incrementando anche il numero degli addetti a questo comparto. Importanti sono anche i vigneti, colture tipicamente pioniere tra questi monti, ad una delle latitudini tra le più settentrionali delle Alpi. L'industria invece è scarsamente sviluppata ed è presente esclusivamente nel comparto dell'edilizia. La rete distributiva, anche se di modeste dimensioni, è proporzionata ai bisogni dell'abitato; l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, invece, non è rappresentato. Le istituzioni scolastiche locali impartiscono solamente l'istruzione materna e quella elementare mentre non sono rappresentate le strutture culturali né quelle sportive: cinema, biblioteche e strutture in genere per il tempo libero. I pubblici esercizi presenti sul territorio consentono sia la ristorazione sia il soggiorno; non sono presenti, infine, strutture sociali o assistenziali di particolare rilievo, così come sono assenti le strutture sanitarie per quanto attiene sia all'assistenza ospedaliera che al servizio farmaceutico.  

Il comune ospita unicamente gli uffici destinati al funzionamento delle attività municipali e postali. Le attività agricole costituiscono la maggiore fonte di reddito per la comunità: in particolare la coltivazione estensiva degli alberi da frutto ha avuto in tempi recenti un notevole sviluppo, incrementando anche il numero degli addetti a questo comparto. Importanti sono anche i vigneti, colture tipicamente pioniere tra questi monti, ad una delle latitudini tra le più settentrionali delle Alpi. L'industria invece è scarsamente sviluppata ed è presente esclusivamente nel comparto dell'edilizia. La rete distributiva, anche se di modeste dimensioni, è proporzionata ai bisogni dell'abitato; l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, invece, non è rappresentato. Le istituzioni scolastiche locali impartiscono solamente l'istruzione materna e quella elementare mentre non sono rappresentate le strutture culturali né quelle sportive: cinema, biblioteche e strutture in genere per il tempo libero. I pubblici esercizi presenti sul territorio consentono sia la ristorazione sia il soggiorno; non sono presenti, infine, strutture sociali o assistenziali di particolare rilievo, così come sono assenti le strutture sanitarie per quanto attiene sia all'assistenza ospedaliera che al servizio farmaceutico.  

Relazioni

Il comune risente positivamente della vicinanza con il Parco nazionale dello Stelvio, anche se il movimento turistico, particolarmente intensi nel periodo estivo, sembrano coinvolgerlo soltanto marginalmente. Grazie alla presenza di estese coltivazioni di alberi da frutta, comunque, attira un discreto numero di lavoratori. I rapporti con i centri vicini, motivati essenzialmente dall'assenza di servizi importanti, non si presentano molto rilevanti. Non si segnalano manifestazioni particolari nel corso dell'anno. I Patroni sono i Santi Cosma e Damiano, festeggiati il 27 settembre.  

Il comune risente positivamente della vicinanza con il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PARCONAZIONALEDELLOSTELVIO'>Parco nazionale dello Stelvio</a>, anche se il movimento turistico, particolarmente intensi nel periodo estivo, sembrano coinvolgerlo soltanto marginalmente. Grazie alla presenza di estese coltivazioni di alberi da frutta, comunque, attira un discreto numero di lavoratori. I rapporti con i centri vicini, motivati essenzialmente dall'assenza di servizi importanti, non si presentano molto rilevanti. Non si segnalano manifestazioni particolari nel corso dell'anno. I Patroni sono i Santi Cosma e Damiano, festeggiati il 27 settembre.  

Località

Biolo, Monte Colma, Monte Massuccio

Biolo, Monte Colma, Monte Massuccio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sernio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.