Descrizione

Comune montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. Gli scillatesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, che comprende l’area speciale Monte dei Cerci, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.794 metri di quota. L’abitato, che conserva l’impianto tipico dei borghi feudali, è interessato da forte espansione edilizia, come è richiesto anche dalla sua evoluzione demografica, in lieve espansione, grazie al saldo attivo del movimento naturale. Ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Comune montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. Gli scillatesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, che comprende l’area speciale Monte dei Cerci, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.794 metri di quota. L’abitato, che conserva l’impianto tipico dei borghi feudali, è interessato da forte espansione edilizia, come è richiesto anche dalla sua evoluzione demografica, in lieve espansione, grazie al saldo attivo del movimento naturale. Ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Storia

Non si conoscono le origini del toponimo e rimane solo una supposizione la relazione, suggerita da alcuni studiosi, con “Sciddia” e “Scillo”, forme derivate dal greco medievale “Skúlli(on)”, ‘cane’. Sul periodo della sua fondazione sussistono ancora dubbi: alcuni rinvenimenti sembrerebbero suggerire una frequentazione greca –si sarebbe trattato di una colonia di ateniesi–, già nell’ottavo secolo a.C., ma pergamene della chiesa di Cefalù la collocano nel XII secolo. Dell’epoca della dominazione normanna risulta solo che il borgo era sottoposto alla giurisdizione della contessa Adelasia, della contea di Cefalù; nel XVIII secolo, invece, apparteneva ai duchi di Ferrandina. Successivamente l’amministrazione del feudo passò nelle mani del vescovo Scilliensi. Ottenne l’autonomia amministrativa come comune nell’anno 1961, staccandosi dalla circoscrizione di Collesano. Tra le testimonianze storico-architettoniche del suo passato meritano di essere menzionati: i 14 mulini, costruiti nell’Ottocento, alimentati dall’acqua che sgorga dalle due importanti sorgenti situate alle pendici del monte Fanusi (quella della zona Agnello e quella della zona Guelfone); la chiesa del Baglio, del XVIII secolo, al cui interno sono conservate pregevoli opere d’arte e notevoli dipinti; la chiesa di Santa Maria della Catena e il Palazzo Cirino, ambedue del Settecento; Masseria Firrionello, Masseria Firrione, Case Cave.

Non si conoscono le origini del toponimo e rimane solo una supposizione la relazione, suggerita da alcuni studiosi, con “Sciddia” e “Scillo”, forme derivate dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> medievale “Skúlli(on)”, ‘cane’. Sul periodo della sua fondazione sussistono ancora dubbi: alcuni rinvenimenti sembrerebbero suggerire una frequentazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a> –si sarebbe trattato di una colonia di ateniesi–, già nell’ottavo secolo a.C., ma pergamene della chiesa di Cefalù la collocano nel XII secolo. Dell’epoca della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNA'>normanna</a> risulta solo che il borgo era sottoposto alla giurisdizione della contessa Adelasia, della contea di Cefalù; nel XVIII secolo, invece, apparteneva ai duchi di Ferrandina. Successivamente l’amministrazione del feudo passò nelle mani del vescovo Scilliensi. Ottenne l’autonomia amministrativa come comune nell’anno 1961, staccandosi dalla circoscrizione di Collesano. Tra le testimonianze storico-architettoniche del suo passato meritano di essere menzionati: i 14 mulini, costruiti nell’Ottocento, alimentati dall’acqua che sgorga dalle due importanti sorgenti situate alle pendici del monte Fanusi (quella della zona Agnello e quella della zona Guelfone); la chiesa del Baglio, del XVIII secolo, al cui interno sono conservate pregevoli opere d’arte e notevoli dipinti; la chiesa di Santa Maria della Catena e il Palazzo Cirino, ambedue del Settecento; Masseria Firrionello, Masseria Firrione, Case Cave.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive e olio d’oliva, agrumi e altra frutta (soprattutto albicocche) e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano esclusivamente nei comparti: alimentare ed edile; il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, come quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; per lo sport è a disposizione un campo di calcio. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive e olio d’oliva, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta (soprattutto albicocche) e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano esclusivamente nei comparti: alimentare ed edile; il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, come quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; per lo sport è a disposizione un campo di calcio. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è considerata comunque una sorta di porta di accesso al Parco delle Madonie, all’interno del quale sono facilmente raggiungibili interessantissimi siti delle zone A, B e D: Portella Colla, Vallone Nipitalva, Masseria Firrione, Monte Riparato, Masseria Firrionello, Sorgenti Scillato, Vallone Inferno. Offre, inoltre, l’opportunità di gustare i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale, come le tagliatelle con lenticchie, la pasta con finocchietti selvatici e mollica, in tegame, il riso con il latte, la pignolata, i carciofi e cardi fritti con la pastella. Nel complesso, non riesce a esercitare alcuna forza centripeta, anche in conseguenza della sua poco significativa dimensione demografica, ma fa registrare addirittura una certa forza centrifuga, che determina un saldo sia pure lievemente negativo del movimento migratorio. Tra gli eventi ricorrenti si annoverano: “S. Giuseppe a porte aperte”, il 19 marzo; la sagra dell’arancia, ad aprile; l’”Estate Scillatese”, tra luglio e agosto, la festa della Madonna del Baglio, l’ultima domenica di settembre; la processione di Santa Lucia, il 13 dicembre; la “Festa dell’Olio”, il 14 dicembre. La Patrona, Maria Santissima della Catena, si festeggia il 20 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è considerata comunque una sorta di porta di accesso al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PARCODELLEMADONIE'>Parco delle Madonie</a>, all’interno del quale sono facilmente raggiungibili interessantissimi siti delle zone A, B e D: Portella Colla, Vallone Nipitalva, Masseria Firrione, Monte Riparato, Masseria Firrionello, Sorgenti Scillato, Vallone Inferno. Offre, inoltre, l’opportunità di gustare i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale, come le tagliatelle con <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=LENTICCHIE'>lenticchie</a>, la pasta con finocchietti selvatici e mollica, in tegame, il riso con il latte, la pignolata, i carciofi e cardi fritti con la pastella. Nel complesso, non riesce a esercitare alcuna forza centripeta, anche in conseguenza della sua poco significativa dimensione demografica, ma fa registrare addirittura una certa forza centrifuga, che determina un saldo sia pure lievemente negativo del movimento migratorio. Tra gli eventi ricorrenti si annoverano: “S. Giuseppe a porte aperte”, il 19 marzo; la sagra dell’arancia, ad aprile; l’”Estate Scillatese”, tra luglio e agosto, la festa della Madonna del Baglio, l’ultima domenica di settembre; la processione di Santa Lucia, il 13 dicembre; la “Festa dell’Olio”, il 14 dicembre. La Patrona, Maria Santissima della Catena, si festeggia il 20 agosto.

Località

Borgo Eras "B", Monte dei Cervi

Borgo Eras "B", Monte dei Cervi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Scillato rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.