Descrizione

Comune collinare di origine probabilmente molto antica; oltre che dalle attività rurali, è sostenuta anche dall’industria e dal terziario, stimolato da un vivace movimento turistico. I savignanesi, il cui indice di vecchiaia è chiaramente superiore alla media, vivono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della comunità è distribuito nella località Scalo di Savignano e Greci, negli aggregati urbani minori di Ciccotondo e Ortichella e in diverse case sparse sui fondi. L’abitato sorge in bella posizione panoramica su uno sperone, da cui domina la stretta valle del torrente Cervaro, percorsa da alcune importanti vie di comunicazione. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico piuttosto vario ma non aspro, determinato dal susseguirsi di rilievi collinari più o meno elevati. Le colture promiscue caratterizzano con i loro colori buona parte del paesaggio savignanese; nella porzione settentrionale del comprensorio comunale, tuttavia, prendono il sopravvento i boschi di conifere e querce, popolati da volpi, lepri, cinghiali, fagiani, starne, quaglie e poiane e intervallati qua e là da verdi praterie battute dal bestiame al pascolo.

Comune collinare di origine probabilmente molto antica; oltre che dalle attività rurali, è sostenuta anche dall’industria e dal terziario, stimolato da un vivace movimento turistico. I savignanesi, il cui indice di vecchiaia è chiaramente superiore alla media, vivono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della comunità è distribuito nella località Scalo di Savignano e Greci, negli aggregati urbani minori di Ciccotondo e Ortichella e in diverse case sparse sui fondi. L’abitato sorge in bella posizione panoramica su uno sperone, da cui domina la stretta valle del torrente Cervaro, percorsa da alcune importanti vie di comunicazione. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico piuttosto vario ma non aspro, determinato dal susseguirsi di rilievi collinari più o meno elevati. Le colture promiscue caratterizzano con i loro colori buona parte del paesaggio savignanese; nella porzione settentrionale del comprensorio comunale, tuttavia, prendono il sopravvento i boschi di conifere e querce, popolati da volpi, lepri, cinghiali, fagiani, starne, quaglie e poiane e intervallati qua e là da verdi praterie battute dal bestiame al pascolo.

Storia

Fondata con molta probabilità dai sanniti, è menzionata per la prima volta in alcune fonti documentarie del 702 d.C. con il nome di CASTRUM SABINIANI. Inglobata in epoca normanna nei feudi dei Greci e dei La Ferrara, passò in epoca angioina agli Spinelli, sotto la cui giurisdizione rimase fino al 1445. All’inizio del XV secolo venne concessa a Francesco Sforza e in seguito passò alla nobile famiglia spagnola dei Guevara, duchi di Bovino, che la tenne per oltre due secoli. Il toponimo, citato nel Catalogus Baronum (1150-1168), è stato Savignano di Puglia fino al 1963 e deriva dal personale latino SABINIUS, con l’aggiunta del suffisso -ANUS, indicante la proprietà fondiaria; la specificazione, assunta nel 1963, si riferisce alla terra degli irpini, antico popolo italico. Del castello medievale, trasformato dai Guevara in una magnifica residenza signorile (XVIII secolo), sono visibili le imponenti mura. Palazzo Orsini, fatto edificare da papa Benedetto XIII nel 1727, è ornato da pregiati portali in pietra e da due pannelli in ceramica raffiguranti lo stemma dell’illustre casata. La chiesa della Madonna delle Grazie (XVII secolo), rifatta nell’Ottocento, possiede un’elegante facciata, decorata da lesene e da un portale con architravi; la chiesa di San Nicola, risalente al XIV secolo, è abbellita sulla facciata da tre rosoni e custodisce, tra l’altro, un prezioso affresco raffigurante Sant’Anna e un battistero del 1514. È degna di nota anche la monumentale fontana in pietra locale, sormontata dallo stemma dell’abitato (1912).

Fondata con molta probabilità dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANNITI'>sanniti</a>, è menzionata per la prima volta in alcune fonti documentarie del 702 d.C. con il nome di CASTRUM SABINIANI. Inglobata in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNA'>normanna</a> nei feudi dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=GRECI'>Greci</a> e dei La Ferrara, passò in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINA'>angioina</a> agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SPINELLI'>Spinelli</a>, sotto la cui giurisdizione rimase fino al 1445. All’inizio del XV secolo venne concessa a Francesco Sforza e in seguito passò alla nobile famiglia spagnola dei Guevara, duchi di Bovino, che la tenne per oltre due secoli. Il toponimo, citato nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a> (1150-1168), è stato Savignano di Puglia fino al 1963 e deriva dal personale latino SABINIUS, con l’aggiunta del suffisso -ANUS, indicante la proprietà fondiaria; la specificazione, assunta nel 1963, si riferisce alla terra degli irpini, antico popolo italico. Del castello medievale, trasformato dai Guevara in una magnifica residenza signorile (XVIII secolo), sono visibili le imponenti mura. Palazzo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ORSINI'>Orsini</a>, fatto edificare da papa Benedetto XIII nel 1727, è ornato da pregiati portali in pietra e da due pannelli in ceramica raffiguranti lo stemma dell’illustre casata. La chiesa della Madonna delle Grazie (XVII secolo), rifatta nell’Ottocento, possiede un’elegante facciata, decorata da lesene e da un portale con architravi; la chiesa di San Nicola, risalente al XIV secolo, è abbellita sulla facciata da tre rosoni e custodisce, tra l’altro, un prezioso affresco raffigurante Sant’Anna e un battistero del 1514. È degna di nota anche la monumentale fontana in pietra locale, sormontata dallo stemma dell’abitato (1912).

Economia

La notevole apertura della comunità nei confronti del nuovo ha favorito l’affermazione dell’industria e del terziario senza minare l’importanza del settore primario: la produzione di uva, olive e frutta si mantiene su buoni livelli qualitativi e quantitativi e alimenta l’attività di alcune aziende alimentari; l’industria manifesta un buon dinamismo anche nei comparti dell’estrazione della pietra, dei materiali da costruzione, della lavorazione dei metalli e dell’edilizia ed è in grado di assorbire manodopera proveniente dall’esterno. Il terziario include servizi qualificati, come quello bancario, e un’articolata rete distributiva. È dotata di una stazione dei carabinieri, delle scuole dell’obbligo, di una biblioteca comunale, di una casa di riposo e di un auditorium; l’apparato ricettivo appare di buon livello, così come quello sanitario, comprendente un ufficio sanitario comunale e un poliambulatorio.

La notevole apertura della comunità nei confronti del nuovo ha favorito l’affermazione dell’industria e del terziario senza minare l’importanza del settore primario: la produzione di uva, olive e frutta si mantiene su buoni livelli qualitativi e quantitativi e alimenta l’attività di alcune aziende alimentari; l’industria manifesta un buon dinamismo anche nei comparti dell’estrazione della pietra, dei materiali da costruzione, della lavorazione dei metalli e dell’edilizia ed è in grado di assorbire manodopera proveniente dall’esterno. Il terziario include servizi qualificati, come quello bancario, e un’articolata rete distributiva. È dotata di una stazione dei carabinieri, delle scuole dell’obbligo, di una biblioteca comunale, di una casa di riposo e di un auditorium; l’apparato ricettivo appare di buon livello, così come quello sanitario, comprendente un ufficio sanitario comunale e un poliambulatorio.

Relazioni

Soprattutto nella bella stagione è meta di numerosi visitatori amanti della natura e della montagna, attratti, tra l’altro, dalla presenza del laghetto Aguglia e della sorgente sulfurea Rifieto nonché dalla possibilità di praticare la pesca sportiva nelle acque del torrente Cervaro. L’interesse dei visitatori è mantenuto vivo anche dalle manifestazioni di carattere sacro e profano che si svolgono durante l’anno: si ricordano la festa di Sant’Antonio (seconda decade di giugno), quelle di Sant’Anna (25-27 luglio) e della Madonna delle Grazie (2 luglio), accompagnate dalle omonime fiere, e la sagra delle orecchiette (prima domenica di agosto); il periodo compreso tra il primo e il 15 agosto è inoltre animato dagli eventi che compongono il programma di “Savignanestate”. Il Patrono, San Nicola, si festeggia il 6 dicembre. È gemellata con Savigneux (Francia) dal 1988.

Soprattutto nella bella stagione è meta di numerosi visitatori amanti della natura e della montagna, attratti, tra l’altro, dalla presenza del laghetto Aguglia e della sorgente sulfurea Rifieto nonché dalla possibilità di praticare la pesca sportiva nelle acque del torrente Cervaro. L’interesse dei visitatori è mantenuto vivo anche dalle manifestazioni di carattere sacro e profano che si svolgono durante l’anno: si ricordano la festa di Sant’Antonio (seconda decade di giugno), quelle di Sant’Anna (25-27 luglio) e della Madonna delle Grazie (2 luglio), accompagnate dalle omonime fiere, e la sagra delle orecchiette (prima domenica di agosto); il periodo compreso tra il primo e il 15 agosto è inoltre animato dagli eventi che compongono il programma di “Savignanestate”. Il Patrono, San Nicola, si festeggia il 6 dicembre. È gemellata con Savigneux (Francia) dal 1988.

Località

Ischia, Ortichella, Scalo di Savignano e Greci

Ischia, Ortichella, Scalo di Savignano e Greci

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Savignano Irpino rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.