Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine medievale, la cui economia si basa prevalentemente sul turismo. I sauzini, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono oltre che nel capoluogo comunale, dove si registra la maggiore concentrazione demografica, anche nella località Rollieres e negli aggregati minori di Bessè Alto e Bessè Basso (nuclei speciali montani) e Grange Sises. Il territorio, comprendente l’area speciale Rognosa (montagna disabitata), è ricco di pascoli d’alta montagna; ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 1.448 a un massimo di 3.303 metri sul livello del mare. L’abitato è posto sotto il Colle di Sestriere e presenta un andamento plano-altimetrico montano. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un salice sradicato, “al naturale”.

Piccola comunità di montagna, di origine medievale, la cui economia si basa prevalentemente sul turismo. I sauzini, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono oltre che nel capoluogo comunale, dove si registra la maggiore concentrazione demografica, anche nella località Rollieres e negli aggregati minori di Bessè Alto e Bessè Basso (nuclei speciali montani) e Grange Sises. Il territorio, comprendente l’area speciale Rognosa (montagna disabitata), è ricco di pascoli d’alta montagna; ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 1.448 a un massimo di 3.303 metri sul livello del mare. L’abitato è posto sotto il Colle di Sestriere e presenta un andamento plano-altimetrico montano. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un salice sradicato, “al naturale”.

Storia

Il toponimo è composto da due distinte voci: la prima, “Sauze”, rappresenta l’esito locale del latino SALIX -ICIS; la documentazione riporta Salice a partire dal 1223. Per la seconda voce, invece, l’attestazione Sesana risale al 1039 e può essere considerata come un derivato prediale dal nome gentilizio latino CAESIUS, con suffisso -ANUS, piuttosto che da CAESA, ‘selva tagliata’. Fu coinvolta nelle guerre di religione che interessarono l’alta valle di Susa e del Chisone nella seconda metà del XVI secolo. Agli inizi dell’Ottocento era il centro più popoloso dell’alta valle di Susa, nonostante l’emigrazione l’avesse colpita duramente. Unita al comune di Sestriere a partire dal 1936, ritornò autonoma nel secondo dopoguerra, conservando le sue caratteristiche montanare, nonostante l’evoluzione subita dal vicino centro sciistico. Nel 1962 un incendio accidentale distrusse tutta la sua parte alta; si salvarono poche baite, la piccola chiesa di San Giacomo e il forno comunitario risalente al 1630. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa di San Restituto, costruita nel XII secolo e ampliata più volte nel corso dei secoli, e la parrocchiale di San Pietro, edificata nel 1816 sui ruderi di una cappella distrutta dai valdesi.

Il toponimo è composto da due distinte voci: la prima, “Sauze”, rappresenta l’esito locale del latino SALIX -ICIS; la documentazione riporta Salice a partire dal 1223. Per la seconda voce, invece, l’attestazione Sesana risale al 1039 e può essere considerata come un derivato prediale dal nome gentilizio latino CAESIUS, con suffisso -ANUS, piuttosto che da CAESA, ‘selva tagliata’. Fu coinvolta nelle guerre di religione che interessarono l’alta valle di Susa e del Chisone nella seconda metà del XVI secolo. Agli inizi dell’Ottocento era il centro più popoloso dell’alta valle di Susa, nonostante l’emigrazione l’avesse colpita duramente. Unita al comune di Sestriere a partire dal 1936, ritornò autonoma nel secondo dopoguerra, conservando le sue caratteristiche montanare, nonostante l’evoluzione subita dal vicino centro sciistico. Nel 1962 un incendio accidentale distrusse tutta la sua parte alta; si salvarono poche baite, la piccola chiesa di San Giacomo e il forno comunitario risalente al 1630. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa di San Restituto, costruita nel XII secolo e ampliata più volte nel corso dei secoli, e la parrocchiale di San Pietro, edificata nel 1816 sui ruderi di una cappella distrutta dai valdesi.

Economia

Se si escludono gli ordinari uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura riveste tuttora un ruolo importante nell’economia locale e si basa soprattutto sulla produzione di cereali; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile e a qualche mobilificio, sono poco significative. Modesta è anche la presenza del terziario: fatta eccezione per il solo servizio immobiliare, non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono un agriturismo, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L’assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi alle località più fornite anche per i servizi sanitari di base.

Se si escludono gli ordinari uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. L’agricoltura riveste tuttora un ruolo importante nell’economia locale e si basa soprattutto sulla produzione di cereali; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile e a qualche mobilificio, sono poco significative. Modesta è anche la presenza del terziario: fatta eccezione per il solo servizio immobiliare, non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, che comprendono un agriturismo, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. L’assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi alle località più fornite anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

La bellezza dell’ambiente naturale incontaminato che la circonda, la presenza di un villaggio turistico, che riprende le tipologie costruttive alpine, e la vicinanza a rinomate stazioni sciistiche rendono tale località particolarmente interessante non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche sotto l’aspetto turistico. Altro motivo di richiamo è venire a contatto con un ambiente dal fascino particolare, in cui ancora si conserva la lingua occitana. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Importanti appuntamenti tradizionali in grado di richiamare visitatori dai dintorni sono: la Camminata della valle Argentera e la manifestazione A ruota libera, ad agosto. La festa del Patrono, San Restituto, viene celebrata il 29 maggio.

La bellezza dell’ambiente naturale incontaminato che la circonda, la presenza di un villaggio turistico, che riprende le tipologie costruttive alpine, e la vicinanza a rinomate stazioni sciistiche rendono tale località particolarmente interessante non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche sotto l’aspetto turistico. Altro motivo di richiamo è venire a contatto con un ambiente dal fascino particolare, in cui ancora si conserva la lingua occitana. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Importanti appuntamenti tradizionali in grado di richiamare visitatori dai dintorni sono: la Camminata della valle Argentera e la manifestazione A ruota libera, ad agosto. La festa del Patrono, San Restituto, viene celebrata il 29 maggio.

Località

Bessè Alto, Bessè Basso, Grange Sises, Rognosa, Rollieres

Bessè Alto, Bessè Basso, Grange Sises, Rognosa, Rollieres

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sauze di Cesana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.