Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I saonaresi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale e in misura assai minore nelle località Casone, Celeseo, Villatora, De Lorenzi, Scanferia, Savio e De Marchi. Il loro numero sfiora ormai le 9.000 unità. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato mostra segni di forte espansione edilizia. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è attraversato da una fascia rossa, recante tre gigli dorati, accompagnata, in capo, da un albero e, in punta, da un rastrello, posto in sbarra.

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I saonaresi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale e in misura assai minore nelle località Casone, Celeseo, Villatora, De Lorenzi, Scanferia, Savio e De Marchi. Il loro numero sfiora ormai le 9.000 unità. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato mostra segni di forte espansione edilizia. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è attraversato da una fascia rossa, recante tre gigli dorati, accompagnata, in capo, da un albero e, in punta, da un rastrello, posto in sbarra.

Storia

Fece parte di una grande colonia romana ma la prima traccia che ne testimonia l'esistenza è un documento della prima metà del secolo XI, in cui compare già con il suo nome attuale, che quindi non sembra aver subito evoluzioni. Sulle origini di quest'ultimo vi sono numerose ipotesi, tra le quali quella che lo vede indicare la caratteristica del suolo che si presenta argilloso. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di rilievo, segue quindi quella del resto della provincia. Dedicata a S. Martino è la parrocchiale che risale alla metà del Settecento, nel cui interno si possono ammirare una pala dedicata al Santo protettore e due tele del Vicari. Affreschi di Jacopo di Montagnana si trovano nella chiesa delle “Muneghette”, unico edificio superstite di un grande monastero benedettino di suore (il più importante della zona). Il monumento più noto è però, senza dubbio, Villa Cittadella-Vigodarzere, risalente agli inizi del XIX secolo, con uno splendido giardino di cui molti critici hanno decantato la bellezza. È opera dello Jappitelli, architetto che progettò anche il Caffè Pedrocchi di Padova. Ha mostrato un notevole sviluppo economico, poiché, accanto alle già consolidate attività agricole e artigianali, si è incrementato notevolmente il settore industriale e quello commerciale, grazie soprattutto all'industria calzaturiera, che le ha permesso di intrattenere rapporti anche con l'estero.

Fece parte di una grande colonia romana ma la prima traccia che ne testimonia l'esistenza è un documento della prima metà del secolo XI, in cui compare già con il suo nome attuale, che quindi non sembra aver subito evoluzioni. Sulle origini di quest'ultimo vi sono numerose ipotesi, tra le quali quella che lo vede indicare la caratteristica del suolo che si presenta argilloso. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di rilievo, segue quindi quella del resto della provincia. Dedicata a S. Martino è la parrocchiale che risale alla metà del Settecento, nel cui interno si possono ammirare una pala dedicata al Santo protettore e due tele del Vicari. Affreschi di Jacopo di Montagnana si trovano nella chiesa delle “Muneghette”, unico edificio superstite di un grande monastero benedettino di suore (il più importante della zona). Il monumento più noto è però, senza dubbio, Villa Cittadella-Vigodarzere, risalente agli inizi del XIX secolo, con uno splendido giardino di cui molti critici hanno decantato la bellezza. È opera dello Jappitelli, architetto che progettò anche il Caffè Pedrocchi di Padova. Ha mostrato un notevole sviluppo economico, poiché, accanto alle già consolidate attività agricole e artigianali, si è incrementato notevolmente il settore industriale e quello commerciale, grazie soprattutto all'industria calzaturiera, che le ha permesso di intrattenere rapporti anche con l'estero.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l'autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all'occorrenza, dal sindaco. Per quanto riguarda le fonti di reddito locali va segnalata la presenza di imprese operanti nei comparti tessile, alimentare, chimico, meccanico e metalmeccanico. Si registra, inoltre, la presenza di industrie automobilistiche, fabbriche di mobili, di macchine per l'agricoltura, di articoli in carta, cartone e in plastica e aziende editoriali. Non è stata comunque abbandonata l'attività agricola che assorbe ancora un discreto numero di addetti e che consiste prevalentemente nel florovivaismo e nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. Parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: si allevano soprattutto bovini e avicoli. Nel settore terziario le opportunità d'impiego sono legate alle strutture ricettive; si registra, inoltre, la presenza di attività di consulenza informatica e del servizio bancario. Vi sono due asilo nido, due scuole elementari e due scuole medie, poichè Villatorta è in continuo aumento di popolazione. Ben attrezzata è la Biblioteca Civica, che è anche Centro Culturale. Vi si svolge un premio letterario a livello nazionale, intitolato a “Tamara e Diana”, due giovani di Saonara e Albignano, impegnate nel mondo del volontariato, assassinate nel 1997. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Il servizio sanitario è offerto dalle farmacie e dal distretto sanitario; ospita una cooperativa, “Il Glicine”, che aiuta i portatori di handicap.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l'autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all'occorrenza, dal sindaco. Per quanto riguarda le fonti di reddito locali va segnalata la presenza di imprese operanti nei comparti tessile, alimentare, chimico, meccanico e metalmeccanico. Si registra, inoltre, la presenza di industrie automobilistiche, fabbriche di mobili, di macchine per l'agricoltura, di articoli in carta, cartone e in plastica e aziende editoriali. Non è stata comunque abbandonata l'attività agricola che assorbe ancora un discreto numero di addetti e che consiste prevalentemente nel florovivaismo e nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. Parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: si allevano soprattutto bovini e avicoli. Nel settore terziario le opportunità d'impiego sono legate alle strutture ricettive; si registra, inoltre, la presenza di attività di consulenza informatica e del servizio bancario. Vi sono due asilo nido, due scuole elementari e due scuole medie, poichè Villatorta è in continuo aumento di popolazione. Ben attrezzata è la Biblioteca Civica, che è anche Centro Culturale. Vi si svolge un premio letterario a livello nazionale, intitolato a “Tamara e Diana”, due giovani di Saonara e Albignano, impegnate nel mondo del volontariato, assassinate nel 1997. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Il servizio sanitario è offerto dalle farmacie e dal distretto sanitario; ospita una cooperativa, “Il Glicine”, che aiuta i portatori di handicap.

Relazioni

Benché non possa essere considerata una meta turistica tra le più importanti della zona, attira comunque un discreto flusso di visitatori. Offre opportunità lavorative non solo agli abitanti del posto, grazie alle sue numerose imprese, soprattutto nei settori artigianale e industriale. Non si mostrano molto numerose le manifestazioni tradizionali, religiose, fieristiche o folcloriche. Tra le più importanti sono: la tradizionale sagra del Carmine e la festa popolare dell'Assunta, durante le quali si organizzano intrattenimenti vari. Singolari sono inoltre le rassegne di proiezioni cinematografiche di particolare rilievo e le rassegne teatrali con quattro o cinque spettacoli in dialetto veneto; le une e le altre si svolgono soprattutto durante la stagione estiva. La festa del Patrono, S. Martino, si celebra l'11 novembre.

Benché non possa essere considerata una meta turistica tra le più importanti della zona, attira comunque un discreto flusso di visitatori. Offre opportunità lavorative non solo agli abitanti del posto, grazie alle sue numerose imprese, soprattutto nei settori artigianale e industriale. Non si mostrano molto numerose le manifestazioni tradizionali, religiose, fieristiche o folcloriche. Tra le più importanti sono: la tradizionale sagra del Carmine e la festa popolare dell'Assunta, durante le quali si organizzano intrattenimenti vari. Singolari sono inoltre le rassegne di proiezioni cinematografiche di particolare rilievo e le rassegne teatrali con quattro o cinque spettacoli in dialetto veneto; le une e le altre si svolgono soprattutto durante la stagione estiva. La festa del Patrono, S. Martino, si celebra l'11 novembre.

Località

Brentasecca-Sabbioncello, Caovilla, Casone, Celeseo, Daniele, De Lorenzi, De Marchi, Marchetto, Monaro, Poli, Pozzo, Rosine, Salmaso, Savio, Scanferla, Terrin, Villatora

Brentasecca-Sabbioncello, Caovilla, Casone, Celeseo, Daniele, De Lorenzi, De Marchi, Marchetto, Monaro, Poli, Pozzo, Rosine, Salmaso, Savio, Scanferla, Terrin, Villatora

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Saonara rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.