Descrizione

Cittadina di pianura dalle origini molto antiche, che gode di una discreta rinomanza per la produzione artigianale di merletti; la sua principale risorsa economica, tuttavia, rimane l'agricoltura. I santantimesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono quasi esclusivamente concentrati nel capoluogo comunale; solo una piccola parte della comunità risiede in località Ponte Mezzotta e in case sparse. L'abitato, originariamente a pianta compatta, per effetto del recente e forte sviluppo edilizio si va espandendo con andamento radiale verso i comuni di Cesa (CE) a nord, Casandrino a est e Melito di Napoli a sud; anche la località di Ponte Mezzotta è ormai contigua ad Aversa (CE). Il territorio comunale, pianeggiante, presenta un profilo geometrico dolcemente ondulato ed è caratterizzato dalla massiccia presenza di insediamenti umani oltre che dal composito mosaico di microfondi adibiti a orti, seminativi, frutteti e vigneti.  

Cittadina di pianura dalle origini molto antiche, che gode di una discreta rinomanza per la produzione artigianale di merletti; la sua principale risorsa economica, tuttavia, rimane l'agricoltura. I santantimesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono quasi esclusivamente concentrati nel capoluogo comunale; solo una piccola parte della comunità risiede in località Ponte Mezzotta e in case sparse. L'abitato, originariamente a pianta compatta, per effetto del recente e forte sviluppo edilizio si va espandendo con andamento radiale verso i comuni di Cesa (CE) a nord, Casandrino a est e Melito di Napoli a sud; anche la località di Ponte Mezzotta è ormai contigua ad Aversa (CE). Il territorio comunale, pianeggiante, presenta un profilo geometrico dolcemente ondulato ed è caratterizzato dalla massiccia presenza di insediamenti umani oltre che dal composito mosaico di microfondi adibiti a orti, seminativi, frutteti e vigneti.  

Storia

Il toponimo riflette il culto di Sant'Antimo, Patrono del luogo. Le testimonianze più antiche della presenza di un insediamento nel territorio comunale risalgono al III o IV secolo a.C.: valenti archeologi vi hanno individuato il sito dell'antica città osca di Atella o di uno dei suoi sobborghi. Il borgo appare citato per la prima volta in un documento del 1112 e poi in un altro del 1127. Feudo dei Filangieri fino al 1275, successivamente fu sotto il dominio degli Stendardo e, munito di castello, ebbe notevole importanza strategica. Fu poi assegnato ai Reverterio dal 1566 al 1629; nel 1641 fu concesso ai Ruffo e nel 1756 passò ai Morelli. Interessanti testimonianze del suo passato sono il maestoso castello, che domina la piazza principale, e gli edifici religiosi: la chiesa dello Spirito Santo, risalente al XVIII secolo, e la parrocchiale di Sant'Antimo, imponente costruzione del 1916, in stile classicheggiante, caratterizzata dall'originale pianta a una navata inserita in una croce greca. Dagli anni Sessanta si registra un andamento demografico crescente. La cittadina è stata famosa nel mondo, fino ad un recente passato, per la produzione di cremore di tartaro che, nella sua forma più pregiata, era conosciuto come cristallo di Sant'Antimo.  

Il toponimo riflette il culto di Sant'Antimo, Patrono del luogo. Le testimonianze più antiche della presenza di un insediamento nel territorio comunale risalgono al III o IV secolo a.C.: valenti archeologi vi hanno individuato il sito dell'antica città osca di Atella o di uno dei suoi sobborghi. Il borgo appare citato per la prima volta in un documento del 1112 e poi in un altro del 1127. Feudo dei Filangieri fino al 1275, successivamente fu sotto il dominio degli Stendardo e, munito di castello, ebbe notevole importanza strategica. Fu poi assegnato ai Reverterio dal 1566 al 1629; nel 1641 fu concesso ai Ruffo e nel 1756 passò ai Morelli. Interessanti testimonianze del suo passato sono il maestoso castello, che domina la piazza principale, e gli edifici religiosi: la chiesa dello Spirito Santo, risalente al XVIII secolo, e la parrocchiale di Sant'Antimo, imponente costruzione del 1916, in stile classicheggiante, caratterizzata dall'originale pianta a una navata inserita in una croce greca. Dagli anni Sessanta si registra un andamento demografico crescente. La cittadina è stata famosa nel mondo, fino ad un recente passato, per la produzione di cremore di tartaro che, nella sua forma più pregiata, era conosciuto come cristallo di Sant'Antimo.  

Economia

Benché la maggior parte dei santantimesi conduca una vita calma e scandita dai ritmi della tradizione, la comunità appare nel complesso aperta e interessata alle novità. L'agricoltura costituisce la principale occupazione della popolazione locale e produce frumento, canapa, lino, uva da vino e frutta; l'industria presenta dimensioni aziendali assai ridotte, ad eccezione di due grandi stabilimenti che operano nel ramo farmaceutico; i comparti prevalenti sono quelli legati al settore primario (lavorazione e conservazione delle carni e dei prodotti agricoli), cui si affiancano quelli delle confezioni, della pelletteria, del vetro, dei materiali da costruzione, della meccanica e dell'edilizia. Il settore dei servizi non appare particolarmente sviluppato, soprattutto se lo si rapporta al numero degli abitanti; questi ultimi sono dotati di grande vivacità culturale e intellettuale, come dimostra la presenza di un periodico locale e di due radio private. Il comune è provvisto degli ordinari uffici municipali e postali, delle scuole dell'obbligo e di alcuni istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado (istituto magistrale e istituto tecnico commerciale); è sede di distretto sanitario, di un poliambulatorio, di un consultorio familiare, pediatrico ed adolescenziale, di un presidio di guardia medica e di un Sert; l'apparato ricettivo non comprende strutture alberghiere.  

Benché la maggior parte dei santantimesi conduca una vita calma e scandita dai ritmi della tradizione, la comunità appare nel complesso aperta e interessata alle novità. L'agricoltura costituisce la principale occupazione della popolazione locale e produce frumento, canapa, lino, uva da vino e frutta; l'industria presenta dimensioni aziendali assai ridotte, ad eccezione di due grandi stabilimenti che operano nel ramo farmaceutico; i comparti prevalenti sono quelli legati al settore primario (lavorazione e conservazione delle carni e dei prodotti agricoli), cui si affiancano quelli delle confezioni, della pelletteria, del vetro, dei materiali da costruzione, della meccanica e dell'edilizia. Il settore dei servizi non appare particolarmente sviluppato, soprattutto se lo si rapporta al numero degli abitanti; questi ultimi sono dotati di grande vivacità culturale e intellettuale, come dimostra la presenza di un periodico locale e di due radio private. Il comune è provvisto degli ordinari uffici municipali e postali, delle scuole dell'obbligo e di alcuni istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado (istituto magistrale e istituto tecnico commerciale); è sede di distretto sanitario, di un poliambulatorio, di un consultorio familiare, pediatrico ed adolescenziale, di un presidio di guardia medica e di un Sert; l'apparato ricettivo non comprende strutture alberghiere.  

Relazioni

Molto invitante è la villa comunale di recente inaugurazione: si estende su una superficie di circa 25.000 metri quadrati ed è ricca di vegetazione mediterranea. I visitatori affluiscono numerosi nel periodo natalizio, al richiamo dalle numerose manifestazioni culturali e celebrazioni religiose: il concerto di Natale "Tanti auguri", che si svolge il 25 dicembre nella parrocchia della Santissima Annunziata e di San Giuseppe, il suggestivo presepe vivente (dal 26 dicembre al 5 gennaio), concluso dalla processione dei Magi che rendono omaggio a Gesù Bambino, e l'allegra e animata mostra-concorso "Il mio Presepe". La festa del Patrono Sant'Antimo si celebra l'11 maggio.

Molto invitante è la villa comunale di recente inaugurazione: si estende su una superficie di circa 25.000 metri quadrati ed è ricca di vegetazione mediterranea. I visitatori affluiscono numerosi nel periodo natalizio, al richiamo dalle numerose manifestazioni culturali e celebrazioni religiose: il concerto di Natale "Tanti auguri", che si svolge il 25 dicembre nella parrocchia della Santissima Annunziata e di San Giuseppe, il suggestivo presepe vivente (dal 26 dicembre al 5 gennaio), concluso dalla processione dei Magi che rendono omaggio a Gesù Bambino, e l'allegra e animata mostra-concorso "Il mio Presepe". La festa del Patrono Sant'Antimo si celebra l'11 maggio.

Località

Ponte Mezzotta

Ponte Mezzotta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Antimo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.