Descrizione

Comune di pianura, di antica origine, dalle accentuate caratteristiche rurali, con un'economia, quindi, essenzialmente agricola e una scarsa presenza di attività commerciali e industriali. La comunità dei santangelesi, che presenta un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che non fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio, circondato da risaie e pioppeti e attraversato da numerosi corsi d'acqua e da una fitta rete viaria, disegna un profilo geometrico tipico della pianura padana, con variazioni altimetriche del tutto insignificanti e un andamento plano-altimetrico essenzialmente pianeggiante. L'abitato, immerso nel suggestivo territorio della Lomellina, si distribuisce a semicerchio intorno alla piazza dove un tempo sorgeva l'antica fortezza. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riproduce, su sfondo azzurro, l'immagine di un castello munito di una torre centrale, merlato alla guelfa e posto su una verde pianura.

Comune di pianura, di antica origine, dalle accentuate caratteristiche rurali, con un'economia, quindi, essenzialmente agricola e una scarsa presenza di attività commerciali e industriali. La comunità dei santangelesi, che presenta un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che non fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio, circondato da risaie e pioppeti e attraversato da numerosi corsi d'acqua e da una fitta rete viaria, disegna un profilo geometrico tipico della pianura padana, con variazioni altimetriche del tutto insignificanti e un andamento plano-altimetrico essenzialmente pianeggiante. L'abitato, immerso nel suggestivo territorio della Lomellina, si distribuisce a semicerchio intorno alla piazza dove un tempo sorgeva l'antica fortezza. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riproduce, su sfondo azzurro, l'immagine di un castello munito di una torre centrale, merlato alla guelfa e posto su una verde pianura.

Storia

Denominata anticamente Castel Sant'Angelo, fin dalle origini è stata al centro di una vasta rete di strade e percorsi, come la via romana, che ne lambiva il territorio, e di numerosi itinerari di viandanti e pellegrini, lungo i quali sono state ritrovate varie testimonianze della presenza di monasteri benedettini. Nel corso del Medioevo rientrò sicuramente tra i possedimenti dei conti palatini di Lomello o di alcuni rami collaterali di tale famiglia, come quello dei Langosco, venendo infeudata, dopo la conquista di Pavia da parte dei milanesi nel 1315, ai Beccaria che ne conservarono il possesso fino agli inizi del secolo successivo. Dopo una breve parentesi caratterizzata dall'occupazione militare del duca di Savoia, avvenuta sotto la repubblica ambrosiana, fu riconquistata dagli Sforza verso la metà del XV secolo. A questi subentrarono i Gallarati Scotti e nel XVIII secolo, dopo il trattato di Utrecht, fu annessa, con tutta la Lomellina, al regno di Sardegna. Durante le guerre d'indipendenza fu occupata dagli austriaci e nel 1859 fu al centro di ripetuti scontri, culminati poi nella battaglia di Palestro. Tra i monumenti spiccano: la chiesa di San Rocco, di epoca tardogotica, nella quale sono conservati numerosi affreschi databili tra la seconda metà del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento; la parrocchiale di San Michele e la chiesa di San Giovanni Battista.

Denominata anticamente Castel Sant'Angelo, fin dalle origini è stata al centro di una vasta rete di strade e percorsi, come la via romana, che ne lambiva il territorio, e di numerosi itinerari di viandanti e pellegrini, lungo i quali sono state ritrovate varie testimonianze della presenza di monasteri benedettini. Nel corso del Medioevo rientrò sicuramente tra i possedimenti dei conti palatini di Lomello o di alcuni rami collaterali di tale famiglia, come quello dei Langosco, venendo infeudata, dopo la conquista di Pavia da parte dei milanesi nel 1315, ai Beccaria che ne conservarono il possesso fino agli inizi del secolo successivo. Dopo una breve parentesi caratterizzata dall'occupazione militare del duca di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, avvenuta sotto la repubblica ambrosiana, fu riconquistata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> verso la metà del XV secolo. A questi subentrarono i Gallarati Scotti e nel XVIII secolo, dopo il trattato di Utrecht, fu annessa, con tutta la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a>, al regno di Sardegna. Durante le guerre d'indipendenza fu occupata dagli austriaci e nel 1859 fu al centro di ripetuti scontri, culminati poi nella battaglia di Palestro. Tra i monumenti spiccano: la chiesa di San Rocco, di epoca tardogotica, nella quale sono conservati numerosi affreschi databili tra la seconda metà del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento; la parrocchiale di San Michele e la chiesa di San Giovanni Battista.

Economia

Ospita i normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, sono svolte dal sindaco. L'economia locale è ancora molto legata alle tradizionali attività agricole, basate sulla coltivazione di cereali (tra cui primeggia il riso) e foraggi. L'industria è rappresentata solamente da un piccolo stabilimento di materiali da costruzione e da un'altrettanto piccola attività edile, affiancata da una falegnameria. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario (che si compone di una rete distributiva appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei poco rilevanti servizi amministrativi, scolastici e di consulenza informatica. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sanitarie, sociali e culturali, mentre sul posto è possibile frequentare le scuole materne ed elementari; carente è anche la dotazione di strutture ricettive, che non garantiscono la possibilità di soggiorno.

Ospita i normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, sono svolte dal sindaco. L'economia locale è ancora molto legata alle tradizionali attività agricole, basate sulla coltivazione di cereali (tra cui primeggia il riso) e foraggi. L'industria è rappresentata solamente da un piccolo stabilimento di materiali da costruzione e da un'altrettanto piccola attività edile, affiancata da una falegnameria. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario (che si compone di una rete distributiva appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei poco rilevanti servizi amministrativi, scolastici e di consulenza informatica. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sanitarie, sociali e culturali, mentre sul posto è possibile frequentare le scuole materne ed elementari; carente è anche la dotazione di strutture ricettive, che non garantiscono la possibilità di soggiorno.

Relazioni

Sebbene meriti di essere visitata per la Riserva Garzaia della Verminesca, non registra un particolare movimento turistico e poche sono anche le presenze esterne nel mondo del lavoro, poiché né l'agricoltura né tanto meno l'industria e il terziario hanno raggiunto livelli tali da assorbire manodopera dai dintorni; diffuso è invece il pendolarismo verso le aree più industrializzate, favorito da una buona rete viaria. I rapporti con i comuni vicini, comunque molto scarsi, a causa delle numerose carenze nei servizi, si intensificano in occasione di un appuntamento tradizionale, la "Giostra di Strà", che si svolge a settembre. La festa del Patrono, San Michele, si celebra il 29 settembre.

Sebbene meriti di essere visitata per la Riserva Garzaia della Verminesca, non registra un particolare movimento turistico e poche sono anche le presenze esterne nel mondo del lavoro, poiché né l'agricoltura né tanto meno l'industria e il terziario hanno raggiunto livelli tali da assorbire manodopera dai dintorni; diffuso è invece il pendolarismo verso le aree più industrializzate, favorito da una buona rete viaria. I rapporti con i comuni vicini, comunque molto scarsi, a causa delle numerose carenze nei servizi, si intensificano in occasione di un appuntamento tradizionale, la "Giostra di Strà", che si svolge a settembre. La festa del Patrono, San Michele, si celebra il 29 settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Angelo Lomellina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.