Descrizione

Comune collinare di origine medievale, che trae sostentamento dalle tradizionali attività rurali. La stragrande maggioranza dei santapollinaresi, che fanno registrare un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale, disposto in posizione panoramica su un terrazzo naturale, e un gran numero di case sparse; il resto della comunità risiede in alcuni aggregati urbani minori. Il profilo geometrico del territorio comunale evidenzia l'assenza di brusche oscillazioni altimetriche: gran parte del comprensorio santapollinarese, bagnato dalle acque del fiume Liri, è infatti pianeggiante e propizia alle coltivazioni. Il paesaggio, profondamente modellato dall'uomo, è caratterizzato dall'alternanza di ampie distese coltivate, frutteti e verdi pascoli, battuti quotidianamente da greggi e mandrie; quasi completamente scomparsa è la lussureggiante vegetazione spondale di pioppi e salici che fiancheggiava un tempo le sponde del fiume. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato un abate nell'atto di benedire –l'abate impugna inoltre un pastorale d'oro–.

Comune collinare di origine medievale, che trae sostentamento dalle tradizionali attività rurali. La stragrande maggioranza dei santapollinaresi, che fanno registrare un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale, disposto in posizione panoramica su un terrazzo naturale, e un gran numero di case sparse; il resto della comunità risiede in alcuni aggregati urbani minori. Il profilo geometrico del territorio comunale evidenzia l'assenza di brusche oscillazioni altimetriche: gran parte del comprensorio santapollinarese, bagnato dalle acque del fiume Liri, è infatti pianeggiante e propizia alle coltivazioni. Il paesaggio, profondamente modellato dall'uomo, è caratterizzato dall'alternanza di ampie distese coltivate, frutteti e verdi pascoli, battuti quotidianamente da greggi e mandrie; quasi completamente scomparsa è la lussureggiante vegetazione spondale di pioppi e salici che fiancheggiava un tempo le sponde del fiume. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato un abate nell'atto di benedire –l'abate impugna inoltre un pastorale d'oro–.

Storia

Si sviluppò nel corso del IX secolo d.C. intorno a una chiesa eretta un secolo prima dai monaci dell'abbazia di Montecassino e per lungo tempo fu sottoposta all'autorità cassinate. Subì spesso le incursioni di saraceni e normanni e, trovandosi ai confini dei domini monastici, dovette più volte resistere agli attacchi dei signori di Aquino e di Gaeta, che miravano a espandere i loro possedimenti a spese dell'abbazia. Per la sua posizione strategica fu spesso teatro di battaglie e fu ripetutamente attraversata da eserciti: nel 1421 fu occupata dalle truppe di Braccio da Montone, nominato vicario pontificio da papa Martino V; nel 1487 fu la volta di quelle di re Ferrante d'Aragona e nel 1799 dell'esercito francese. Il toponimo ha chiara origine agionimica e riflette l'intensità del culto del Patrono. I pesanti bombardamenti subiti nel corso del secondo conflitto mondiale, i terremoti del 1915 e del 1984 nonché la drammatica alluvione del 1950 hanno praticamente cancellato ogni traccia del passato: nell'ambito del patrimonio storico-architettonico locale, completamente ricostruito, spicca la moderna parrocchiale di Santa Maria degli Angeli.

Si sviluppò nel corso del IX secolo d.C. intorno a una chiesa eretta un secolo prima dai monaci dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIMONTECASSINO'>abbazia di Montecassino</a> e per lungo tempo fu sottoposta all'autorità cassinate. Subì spesso le incursioni di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SARACENI'>saraceni</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=NORMANNI'>normanni</a> e, trovandosi ai confini dei domini monastici, dovette più volte resistere agli attacchi dei signori di Aquino e di Gaeta, che miravano a espandere i loro possedimenti a spese dell'abbazia. Per la sua posizione strategica fu spesso teatro di battaglie e fu ripetutamente attraversata da eserciti: nel 1421 fu occupata dalle truppe di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BRACCIODAMONTONE'>Braccio da Montone</a>, nominato vicario pontificio da papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=MARTINOV'>Martino V</a>; nel 1487 fu la volta di quelle di re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FERRANTEDARAGONA'>Ferrante d'Aragona</a> e nel 1799 dell'esercito francese. Il toponimo ha chiara origine agionimica e riflette l'intensità del culto del Patrono. I pesanti bombardamenti subiti nel corso del secondo conflitto mondiale, i terremoti del 1915 e del 1984 nonché la drammatica alluvione del 1950 hanno praticamente cancellato ogni traccia del passato: nell'ambito del patrimonio storico-architettonico locale, completamente ricostruito, spicca la moderna parrocchiale di Santa Maria degli Angeli.

Economia

Il settore primario riveste ancora oggi un ruolo di primo piano nell'ambito dell'economia locale e impegna una discreta fetta della comunità santapollinarese: si producono cereali, foraggio e frutta e si allevano bovini e ovini. Buona parte della popolazione attiva è comunque occupata altrove, dal momento che il settore secondario è poco sviluppato. Il commercio manifesta una discreta vitalità mentre gravi lacune affliggono il comparto dei servizi, che include le assicurazioni ma non il credito. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità non è molto articolata ma appare tutto sommato commisurata alle esigenze della comunità; quest'ultima dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri e di scuole materne, elementari e medie; mancano strutture culturali di rilievo, con l'eccezione della biblioteca comunale, e per l'assistenza sanitaria si fa riferimento alla centrale operativa di guardia medica di Cassino –sul posto sono presenti unicamente un punto di vaccinazione e la farmacia–; l'apparato ricettivo comprende alcuni ristoranti ma nessuna struttura per il soggiorno.

Il settore primario riveste ancora oggi un ruolo di primo piano nell'ambito dell'economia locale e impegna una discreta fetta della comunità santapollinarese: si producono cereali, foraggio e frutta e si allevano bovini e ovini. Buona parte della popolazione attiva è comunque occupata altrove, dal momento che il settore secondario è poco sviluppato. Il commercio manifesta una discreta vitalità mentre gravi lacune affliggono il comparto dei servizi, che include le assicurazioni ma non il credito. La dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità non è molto articolata ma appare tutto sommato commisurata alle esigenze della comunità; quest'ultima dispone degli ordinari uffici municipali e postali, di una stazione dei carabinieri e di scuole materne, elementari e medie; mancano strutture culturali di rilievo, con l'eccezione della biblioteca comunale, e per l'assistenza sanitaria si fa riferimento alla centrale operativa di guardia medica di Cassino –sul posto sono presenti unicamente un punto di vaccinazione e la farmacia–; l'apparato ricettivo comprende alcuni ristoranti ma nessuna struttura per il soggiorno.

Relazioni

Il fascino dell'ambiente rurale in cui è immersa, la quiete che vi domina incontrastata nonché la vicinanza dei fiumi Liri e Garigliano ne fanno una meta ideale di rilassanti scampagnate. In alcuni periodi dell'anno il numero dei visitatori si fa abbastanza consistente: ciò accade soprattutto in occasione del carnevale apollinarese e dell'affollatissima sagra degli gnocchi (agosto, in località Selvalonga); la stagione calda è animata, inoltre, dalle interessanti manifestazioni che compongono il calendario dell'”Estate apollinarese” (giugno-settembre). La festa del Patrono Sant'Apollinare si celebra il 23 luglio; nell'ambito dei festeggiamenti si svolge anche una grande fiera.

Il fascino dell'ambiente rurale in cui è immersa, la quiete che vi domina incontrastata nonché la vicinanza dei fiumi Liri e Garigliano ne fanno una meta ideale di rilassanti scampagnate. In alcuni periodi dell'anno il numero dei visitatori si fa abbastanza consistente: ciò accade soprattutto in occasione del carnevale apollinarese e dell'affollatissima sagra degli gnocchi (agosto, in località Selvalonga); la stagione calda è animata, inoltre, dalle interessanti manifestazioni che compongono il calendario dell'”Estate apollinarese” (giugno-settembre). La festa del Patrono Sant'Apollinare si celebra il 23 luglio; nell'ambito dei festeggiamenti si svolge anche una grande fiera.

Località

Costa

Costa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Apollinare rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.