Descrizione

Comune di pianura, di origine romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I santalbanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nelle località di Ceriolo, Consovero e Dalmazzi, oltre che in pochi nuclei urbani minori e un elevatissimo numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate; si raggiungono i 420 metri di quota. L'abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, sorge su una terrazza alluvionale. Nell'insegna municipale, concessa con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta il cavaliere romano Albano, martirizzato nel comune invocando la fede cristiana.

Comune di pianura, di origine romana, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I santalbanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nelle località di Ceriolo, Consovero e Dalmazzi, oltre che in pochi nuclei urbani minori e un elevatissimo numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate; si raggiungono i 420 metri di quota. L'abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, sorge su una terrazza alluvionale. Nell'insegna municipale, concessa con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta il cavaliere romano Albano, martirizzato nel comune invocando la fede cristiana.

Storia

Il toponimo è strettamente connesso al nome del vescovo di Roff, primo martire inglese, al quale era dedicata una cappella nel territorio. La documentazione medievale riporta “Sanctus Albanus”. Le origini del borgo risalgono al periodo romano; divenne possesso della contessa Adelaide che lo donò al vescovo di Asti. All'inizio del Trecento fu sotto il controllo di Pietrino Malabaila che, appoggiato da Amedeo d'Acaia, occupò dopo vari tentativi anche il castello. Nel 1418, dopo continue dispute tra i marchesi di Saluzzo, quelli del Monferrato e gli Acaia, fu data in feudo al saviglianese Pietro Beggiamo e restò ai discendenti di quest'ultimo per circa trecento anni. Durante le guerre tra il Piemonte, alleato con l'Austria, e la Francia, il castello venne conquistato dalle truppe francesi e distrutto dall'esercito imperiale. Nel 1741 una parte del suo territorio venne acquistata dai Faussoni, nobili di Mondovì; nel 1789, dopo l'estinzione della famiglia Beggiamo, il titolo comitale venne acquisito da Carlo Barel, alla cui famiglia rimane fino all'unificazione dell'Italia. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: la parrocchiale dell'Assunta, a una sola navata che termina con un'abside a ferro di cavallo; la confraternita dei Disciplinanti, edificata a partire dal 1750, con pianta a forma centrale e facciata in cotto suddivisa in due ordini sovrapposti; infine, il palazzo di Robilant e il castello, realizzato in forma di villa nel Settecento.

Il toponimo è strettamente connesso al nome del vescovo di Roff, primo martire inglese, al quale era dedicata una cappella nel territorio. La documentazione medievale riporta “Sanctus Albanus”. Le origini del borgo risalgono al periodo romano; divenne possesso della contessa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ADELAIDE'>Adelaide</a> che lo donò al vescovo di Asti. All'inizio del Trecento fu sotto il controllo di Pietrino Malabaila che, appoggiato da Amedeo d'Acaia, occupò dopo vari tentativi anche il castello. Nel 1418, dopo continue dispute tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a>, quelli del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a> e gli Acaia, fu data in feudo al saviglianese Pietro Beggiamo e restò ai discendenti di quest'ultimo per circa trecento anni. Durante le guerre tra il Piemonte, alleato con l'Austria, e la Francia, il castello venne conquistato dalle truppe francesi e distrutto dall'esercito imperiale. Nel 1741 una parte del suo territorio venne acquistata dai Faussoni, nobili di Mondovì; nel 1789, dopo l'estinzione della famiglia Beggiamo, il titolo comitale venne acquisito da Carlo Barel, alla cui famiglia rimane fino all'unificazione dell'Italia. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: la parrocchiale dell'Assunta, a una sola navata che termina con un'abside a ferro di cavallo; la confraternita dei Disciplinanti, edificata a partire dal 1750, con pianta a forma centrale e facciata in cotto suddivisa in due ordini sovrapposti; infine, il palazzo di Robilant e il castello, realizzato in forma di villa nel Settecento.

Economia

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti alimentare (tra cui quello della lavorazione e conservazione delle carni), delle confezioni, della lavorazione del legno, dei prodotti chimici, della fabbricazione dei materiali da costruzione, delle macchine per l'agricoltura, dei motocicli e biciclette, della metallurgia e dell'edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annoverano case di riposo per anziani. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico.

Non è sede di altri uffici all'infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Nell'economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti alimentare (tra cui quello della lavorazione e conservazione delle carni), delle confezioni, della lavorazione del legno, dei prodotti chimici, della fabbricazione dei materiali da costruzione, delle macchine per l'agricoltura, dei motocicli e biciclette, della metallurgia e dell'edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annoverano case di riposo per anziani. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l'integrità dell'ambiente naturale che la circonda potrebbero costituire un'efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l'assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l'espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Liberato, si celebra l'ultima domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l'integrità dell'ambiente naturale che la circonda potrebbero costituire un'efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l'assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l'espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Liberato, si celebra l'ultima domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Castagnotta, Ceriolo, Consovero, Dalmazzi

Castagnotta, Ceriolo, Consovero, Dalmazzi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sant'Albano Stura rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.