Descrizione

Centro collinare, di origine moderna, che accanto alle tradizionali attività agricole presenta un modesto sviluppo industriale. I santaninfesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 91 a un massimo di 617 metri sul livello del mare. L’abitato, quasi totalmente distrutto dal terremoto del Belice, è stato ricostruito in parte nel sito originario e in parte a sud-ovest del Monte Calvario. Interessato da forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico ondulato. Dal punto di vista paesaggistico offre una grande varietà di bellezze naturali, racchiuse nel verde delle sue pianure, nelle sue amene vallate e nei suoi fitti boschi come quello di Monte Finestrelle.

Centro collinare, di origine moderna, che accanto alle tradizionali attività agricole presenta un modesto sviluppo industriale. I santaninfesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 91 a un massimo di 617 metri sul livello del mare. L’abitato, quasi totalmente distrutto dal terremoto del Belice, è stato ricostruito in parte nel sito originario e in parte a sud-ovest del Monte Calvario. Interessato da forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico ondulato. Dal punto di vista paesaggistico offre una grande varietà di bellezze naturali, racchiuse nel verde delle sue pianure, nelle sue amene vallate e nei suoi fitti boschi come quello di Monte Finestrelle.

Storia

Il toponimo deriva dal nome della Santa Patrona, cui è dedicata la chiesa madre. Fu fondata agli inizi del XVII secolo da Luigi Arrias Giardina su un feudo ceduto dal barone Graffeo di Partanna che aveva da risolvere problemi economici. In precedenza il territorio era chiamato Rampinzeri e faceva parte del feudo di Partanna. Già dalla più remota antichità, però, l’area era stata sede di un insediamento umano, come dimostrano le tracce di un villaggio preistorico sul Monte Finestrelle, così chiamato per la presenza, sul suo fianco settentrionale, di alcune tombe scavate nella roccia, che gli danno il particolare aspetto di parete traforata, appunto, da finestre. Il violento terremoto del 1968, che ha interessato tutta la valle del Belice, ha prodotto effetti devastanti segnando profondamente la vita del paese e distruggendone gran parte dei monumenti. Ricostruita dopo il sisma è stata fatta oggetto di attenzione da parte di artisti di fama internazionale che hanno donato loro opere, ora custodite nella sede municipale. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: il castello di Rampinzeri e la chiesa parrocchiale.

Il toponimo deriva dal nome della Santa Patrona, cui è dedicata la chiesa madre. Fu fondata agli inizi del XVII secolo da Luigi Arrias Giardina su un feudo ceduto dal barone Graffeo di Partanna che aveva da risolvere problemi economici. In precedenza il territorio era chiamato Rampinzeri e faceva parte del feudo di Partanna. Già dalla più remota antichità, però, l’area era stata sede di un insediamento umano, come dimostrano le tracce di un villaggio preistorico sul Monte Finestrelle, così chiamato per la presenza, sul suo fianco settentrionale, di alcune tombe scavate nella roccia, che gli danno il particolare aspetto di parete traforata, appunto, da finestre. Il violento terremoto del 1968, che ha interessato tutta la valle del Belice, ha prodotto effetti devastanti segnando profondamente la vita del paese e distruggendone gran parte dei monumenti. Ricostruita dopo il sisma è stata fatta oggetto di attenzione da parte di artisti di fama internazionale che hanno donato loro opere, ora custodite nella sede municipale. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: il castello di Rampinzeri e la chiesa parrocchiale.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo rilevante: si producono cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e suini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, elettronico, dei materiali da costruzione, della fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati, dei mobili e della produzione e distribuzione di energia elettrica. L’artigianato è specializzato nella produzione di pizzi e ricami, merletti a tombolo e tessuti all’uncinetto. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche mettono a disposizione le classi dell’obbligo e un istituto professionale industriale; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca civica e dalla biblioteca pubblica della società operaia di mutuo soccorso; nel museo etnoantropologico sono raccolti i reperti provenienti dal villaggio preistorico del Monte Finestrelle. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie localmente garantiscono il solo servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo rilevante: si producono cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e suini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, elettronico, dei materiali da costruzione, della fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati, dei mobili e della produzione e distribuzione di energia elettrica. L’artigianato è specializzato nella produzione di pizzi e ricami, merletti a tombolo e tessuti all’uncinetto. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche mettono a disposizione le classi dell’obbligo e un istituto professionale industriale; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca civica e dalla biblioteca pubblica della società operaia di mutuo soccorso; nel museo etnoantropologico sono raccolti i reperti provenienti dal villaggio preistorico del Monte Finestrelle. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie localmente garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Abbastanza rinomata, offre ai visitatori la possibilità di entrare in un ambiente naturale incontaminato come quello del bosco delle Finestrelle, in cui ha sede il museo etnoantropologico. Grande interesse suscitano anche le grotte carsiche –tra cui quella di Santa Ninfa, che ospita una ricca speleofauna–, uniche in Europa nel loro genere, caratterizzate da splendide creazioni: cortine, stalattiti e infiorescenze parietali, vero paradiso per gli appassionati di speleologia. Tra gli eventi ricorrenti si registrano: la sagra della salsiccia, che viene arrostita alla brace secondo un’antica ricetta e poi portata in piazza e servita con pane e vino locale, ad agosto; la fiera commerciale, a settembre. La festa della Patrona, Santa Ninfa, si celebra il 12 novembre con la sagra del “pane cunzato”.

Abbastanza rinomata, offre ai visitatori la possibilità di entrare in un ambiente naturale incontaminato come quello del bosco delle Finestrelle, in cui ha sede il museo etnoantropologico. Grande interesse suscitano anche le grotte carsiche –tra cui quella di Santa Ninfa, che ospita una ricca speleofauna–, uniche in Europa nel loro genere, caratterizzate da splendide creazioni: cortine, stalattiti e infiorescenze parietali, vero paradiso per gli appassionati di speleologia. Tra gli eventi ricorrenti si registrano: la sagra della salsiccia, che viene arrostita alla brace secondo un’antica ricetta e poi portata in piazza e servita con pane e vino locale, ad agosto; la fiera commerciale, a settembre. La festa della Patrona, Santa Ninfa, si celebra il 12 novembre con la sagra del “pane cunzato”.

Località

Casa della Fanciulla

Casa della Fanciulla

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Santa Ninfa rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.