Descrizione

Comune di pianura, di probabili origini medievali, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I santamarialonghesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Mereto di Capitolo, Santo Stefano Udinese e Tissano. Il territorio, comprendente anche i nuclei Crosada, Ronchiettis, Via Palmanova e Via San Floreano, presenta un profilo geometrico regolare, con differenze di altitudine lievi, che determinano nell’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta una gemella d’argento sormontata dal monogramma della Vergine, d’oro, e accompagnata in punta da cinque stelle argentate a sei punte.

Comune di pianura, di probabili origini medievali, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I santamarialonghesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Mereto di Capitolo, Santo Stefano Udinese e Tissano. Il territorio, comprendente anche i nuclei Crosada, Ronchiettis, Via Palmanova e Via San Floreano, presenta un profilo geometrico regolare, con differenze di altitudine lievi, che determinano nell’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta una gemella d’argento sormontata dal monogramma della Vergine, d’oro, e accompagnata in punta da cinque stelle argentate a sei punte.

Storia

Citata per la prima volta in un documento del secolo XI, ha origini più antiche, come testimoniato dalla scoperta nella zona di una necropoli di epoca longobarda. La sua storia, nella quale mancano eventi di particole rilievo, ha seguito quella dei territori circostanti: al pari di questi, dopo le devastanti invasioni degli ungari, tra i secoli X e XI fu ripopolata con immigrazioni forzate di coloni slavi, cambiando il nome da “Devastata ungarum”, cioè ‘terra devastata dagli ungari’, in “Villa sclaborum”. La denominazione attuale, attestata a partire dalla metà del Duecento, deriva dalla presenza sul posto dell’omonima cappella. La specificazione “la Longa” riflette la struttura urbanistica dell’abitato, che si allunga sull’asse viario principale; non manca però chi la riporta al termine sloveno “loka”, che significa ‘prato, prato paludoso’. A lungo assoggettata al patriarca di Aquileia, dal 1420 entrò a far parte dei domini della Repubblica Veneta, di cui condivise le sorti, venendo saccheggiata dai turchi sul finire del XV secolo. Con la pace di Campoformio, del 1797, che sancì il declino della Serenissima, passò sotto l’Austria che, tornatane in possesso dopo la parentesi napoleonica del Regno Italico, vi dominò fino al 1866, quando fu annessa all’Italia. Tra le testimonianze storico-architettoniche religiose e civili vanno menzionate: la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, del XVII secolo; la settecentesca villa del Piccolo Gottolengo di Don Orione, sede dell’omonima istituzione, e la villa Frangipane, probabilmente del Seicento, a Mereto di Capitolo.

Citata per la prima volta in un documento del secolo XI, ha origini più antiche, come testimoniato dalla scoperta nella zona di una necropoli di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>. La sua storia, nella quale mancano eventi di particole rilievo, ha seguito quella dei territori circostanti: al pari di questi, dopo le devastanti invasioni degli ungari, tra i secoli X e XI fu ripopolata con immigrazioni forzate di coloni slavi, cambiando il nome da “Devastata ungarum”, cioè ‘terra devastata dagli ungari’, in “Villa sclaborum”. La denominazione attuale, attestata a partire dalla metà del Duecento, deriva dalla presenza sul posto dell’omonima cappella. La specificazione “la Longa” riflette la struttura urbanistica dell’abitato, che si allunga sull’asse viario principale; non manca però chi la riporta al termine sloveno “loka”, che significa ‘prato, prato paludoso’. A lungo assoggettata al patriarca di Aquileia, dal 1420 entrò a far parte dei domini della Repubblica Veneta, di cui condivise le sorti, venendo saccheggiata dai turchi sul finire del XV secolo. Con la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>, del 1797, che sancì il declino della Serenissima, passò sotto l’Austria che, tornatane in possesso dopo la parentesi napoleonica del Regno Italico, vi dominò fino al 1866, quando fu annessa all’Italia. Tra le testimonianze storico-architettoniche religiose e civili vanno menzionate: la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, del XVII secolo; la settecentesca villa del Piccolo Gottolengo di Don Orione, sede dell’omonima istituzione, e la villa Frangipane, probabilmente del Seicento, a Mereto di Capitolo.

Economia

Dal punto di vista burocratico non vi sono particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; per l'assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e frutta; si allevano bovini, suini, equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole e medie aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, metalmeccanico, dei materiale da costruzione, del legno e della produzione di mobili. Il terziario non garantisce servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete commerciale, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non si registra la presenza di strutture sociali di rilievo, quali asili nido o case di riposo. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non manca però una biblioteca per l’approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico, mentre per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non vi sono particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; per l'assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e frutta; si allevano bovini, suini, equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole e medie aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, metalmeccanico, dei materiale da costruzione, del legno e della produzione di mobili. Il terziario non garantisce servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete commerciale, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Non si registra la presenza di strutture sociali di rilievo, quali asili nido o case di riposo. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; non manca però una biblioteca per l’approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico, mentre per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

I rapporti, piuttosto intensi, con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono pure per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Non si segnalano manifestazioni culturali o ricreative degne di nota, che potrebbero animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni. La festa della Patrona, Santa Maria Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

I rapporti, piuttosto intensi, con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono pure per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Non si segnalano manifestazioni culturali o ricreative degne di nota, che potrebbero animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni. La festa della Patrona, Santa Maria Assunta, viene celebrata il 15 agosto.

Località

Crosada, Mereto di Capitolo, Ronchiettis, Santo Stefano Udinese, Tissano

Crosada, Mereto di Capitolo, Ronchiettis, Santo Stefano Udinese, Tissano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Santa Maria la Longa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.