Descrizione

Comune collinare, di recenti origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha incrementato i servizi e sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei mariesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; la parte restante si distribuisce in numerosi altri abitati, dei quali i più popolosi sono: Soriasco, Torrone, Cella Ganasco, Pizzofreddo, Valdamonte, Donelasco e Villanova. Il territorio, comprendente anche l'isola amministrativa di Valdonica (interclusa tra i territori dei confinanti comuni di Montecalvo Verriggia e Golferenzo), disegna un profilo geometrico piuttosto vario, con quote comprese tra i 145 e i 521 metri sul livello del mare, e offre il caratteristico paesaggio delle zone collinari, affacciandosi sulla valle del torrente Versa. L'abitato segue l'andamento irregolare del territorio e si distribuisce con uniformità tra la collina e la vallata.

Comune collinare, di recenti origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha incrementato i servizi e sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei mariesi, che presenta un indice di vecchiaia particolarmente elevato, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; la parte restante si distribuisce in numerosi altri abitati, dei quali i più popolosi sono: Soriasco, Torrone, Cella Ganasco, Pizzofreddo, Valdamonte, Donelasco e Villanova. Il territorio, comprendente anche l'isola amministrativa di Valdonica (interclusa tra i territori dei confinanti comuni di Montecalvo Verriggia e Golferenzo), disegna un profilo geometrico piuttosto vario, con quote comprese tra i 145 e i 521 metri sul livello del mare, e offre il caratteristico paesaggio delle zone collinari, affacciandosi sulla valle del torrente Versa. L'abitato segue l'andamento irregolare del territorio e si distribuisce con uniformità tra la collina e la vallata.

Storia

Le sue origini sono piuttosto recenti: è sorta infatti soltanto nel secolo scorso per mere necessità di tipo economico. Si deve all'iniziativa degli amministratori dell'allora comune di Soriasco la scelta di questo luogo per organizzarvi fiere e mercati allo scopo di evitare alla popolazione dei dintorni il disagio di raggiungere l'antico borgo, situato a destra della valle. L'abitato si sviluppò attorno alla chiesa che nella prima metà del XVII secolo aveva preso il posto di una cappella campestre del XVI secolo. Proprio da questa chiesa, dedicata alla Madonna, deriva il nome del comune, inizialmente chiamato Madonna della Versa perché, stando alla tradizione popolare, la Santa Vergine sarebbe qui apparsa ad una contadina sordomuta di Villanova. Solo nel 1893 si trasformò da frazione di Soriasco in capoluogo, dando il proprio nome al comune. Dal punto di vista monumentale spiccano la chiesa parrocchiale o santuario di Santa Maria della Versa (che conserva una tela di scuola leonardesca raffigurante l'Annunciazione) e, a Soriasco, una torre quadrata con elementi in pietra arenaria, che rappresenta quanto resta delle possenti fortificazioni che anticamente erano disseminate in questo territorio e che furono distrutte nella seconda metà del XIII secolo dai piacentini.

Le sue origini sono piuttosto recenti: è sorta infatti soltanto nel secolo scorso per mere necessità di tipo economico. Si deve all'iniziativa degli amministratori dell'allora comune di Soriasco la scelta di questo luogo per organizzarvi fiere e mercati allo scopo di evitare alla popolazione dei dintorni il disagio di raggiungere l'antico borgo, situato a destra della valle. L'abitato si sviluppò attorno alla chiesa che nella prima metà del XVII secolo aveva preso il posto di una cappella campestre del XVI secolo. Proprio da questa chiesa, dedicata alla Madonna, deriva il nome del comune, inizialmente chiamato Madonna della Versa perché, stando alla tradizione popolare, la Santa Vergine sarebbe qui apparsa ad una contadina sordomuta di Villanova. Solo nel 1893 si trasformò da frazione di Soriasco in capoluogo, dando il proprio nome al comune. Dal punto di vista monumentale spiccano la chiesa parrocchiale o santuario di Santa Maria della Versa (che conserva una tela di scuola leonardesca raffigurante l'Annunciazione) e, a Soriasco, una torre quadrata con elementi in pietra arenaria, che rappresenta quanto resta delle possenti fortificazioni che anticamente erano disseminate in questo territorio e che furono distrutte nella seconda metà del XIII secolo dai piacentini.

Economia

Il panorama delle strutture burocratiche è alquanto carente: non ci sono infatti altri uffici oltre quelli che assicurano il regolare funzionamento dei servizi postali e municipali; vi è però una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo rilevante (particolarmente fiorenti sono i comparti della floricoltura e dell'orticoltura): si coltivano cereali, frumento, foraggi, frutteti e soprattutto vigneti, dai quali si ricavano uve pregiate impiegate nella produzione di ottimi vini e soprattutto di ottimi spumanti. All'attività agricola, praticata attraverso numerose aziende, sono legate pure alcune iniziative industriali di un certo successo, come quelle che si registrano nei comparti dell'orticoltura e della floricoltura, che assorbono un buon numero di addetti; va segnalato inoltre un discreto sviluppo dell'industria edile e tessile. Il terziario è costituito da una capillare rete commerciale e dall'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra le strutture sociali è da annoverare la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione primaria; mancano strutture al servizio della cultura. Le strutture ricettive garantiscono possibilità di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Il panorama delle strutture burocratiche è alquanto carente: non ci sono infatti altri uffici oltre quelli che assicurano il regolare funzionamento dei servizi postali e municipali; vi è però una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo rilevante (particolarmente fiorenti sono i comparti della floricoltura e dell'orticoltura): si coltivano cereali, frumento, foraggi, frutteti e soprattutto vigneti, dai quali si ricavano uve pregiate impiegate nella produzione di ottimi vini e soprattutto di ottimi spumanti. All'attività agricola, praticata attraverso numerose aziende, sono legate pure alcune iniziative industriali di un certo successo, come quelle che si registrano nei comparti dell'orticoltura e della floricoltura, che assorbono un buon numero di addetti; va segnalato inoltre un discreto sviluppo dell'industria edile e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>. Il terziario è costituito da una capillare rete commerciale e dall'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra le strutture sociali è da annoverare la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione primaria; mancano strutture al servizio della cultura. Le strutture ricettive garantiscono possibilità di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, mancando di attrattive di rilievo, è molto frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle varie strutture produttive che consentono l'assorbimento di consistenti flussi di manodopera. Capaci di esercitare una certa attrazione nei confronti dei comuni vicini, essendo il principale centro agricolo-commerciale della valle, attira numerosi visitatori anche in occasione di alcuni consueti appuntamenti, quali la fiera dei prodotti della valle Versa, che si svolge a giugno, e il "Carnuà ad'la val Versa", con una sfilata di carri e maschere di carnevale e la tradizionale polenta. La festa patronale, intitolata all'Annunciazione di Maria Santissima, si celebra il 25 marzo.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, mancando di attrattive di rilievo, è molto frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle varie strutture produttive che consentono l'assorbimento di consistenti flussi di manodopera. Capaci di esercitare una certa attrazione nei confronti dei comuni vicini, essendo il principale centro agricolo-commerciale della valle, attira numerosi visitatori anche in occasione di alcuni consueti appuntamenti, quali la fiera dei prodotti della valle Versa, che si svolge a giugno, e il "Carnuà ad'la val Versa", con una sfilata di carri e maschere di carnevale e la tradizionale polenta. La festa patronale, intitolata all'Annunciazione di Maria Santissima, si celebra il 25 marzo.

Località

Buca, Ca' Albertini, Ca' Barbieri, Ca' Gallotti, Ca' Sgarioli, Case Nuove, Casotti, Cella, Donelasco, Gariasco, Palazzo, Pinerolo, Pizzofreddo, Prago, Prosa, Ruinello di Sopra, Ruinello di Sotto, Sannazzaro, Soriasco, Squarzine, Torrazza, Torre di Donelasco, Torrone, Torrone-Poggiodamonte, Valdamonte, Valdonica, Valli, Versiggia, Vignole, Villanova

Buca, Ca' Albertini, Ca' Barbieri, Ca' Gallotti, Ca' Sgarioli, Case Nuove, Casotti, Cella, Donelasco, Gariasco, Palazzo, Pinerolo, Pizzofreddo, Prago, Prosa, Ruinello di Sopra, Ruinello di Sotto, Sannazzaro, Soriasco, Squarzine, Torrazza, Torre di Donelasco, Torrone, Torrone-Poggiodamonte, Valdamonte, Valdonica, Valli, Versiggia, Vignole, Villanova

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Santa Maria della Versa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.