Descrizione

Comune collinare, dalle antiche origini, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale. La comunità sangianese presenta un indice di vecchiaia poco più alto della media e si distribuisce tra il capoluogo comunale e la località di Baraggia. Il suo territorio, che non fa registrare significativi segni di espansione edilizia, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche abbastanza accentuate, oscillanti tra i 222 e i 532 metri di altitudine. L'abitato (il cui andamento plano-altimetrico è collinare) appare decisamente compatto con gli edifici di impronta rurale che si affacciano sulla via che collega il piccolo centro urbano con i comuni limitrofi. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, ricorda nella montagna su fondo aureo il San Clemente e nella croce del Calvario che la domina la chiesa romanica dei Santi Clemente e Andrea. Il maggior prodotto agricolo della zona è rappresentato dal covone di spighe d'oro che spicca su campo rosso.

Comune collinare, dalle antiche origini, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato un modesto sviluppo industriale. La comunità sangianese presenta un indice di vecchiaia poco più alto della media e si distribuisce tra il capoluogo comunale e la località di Baraggia. Il suo territorio, che non fa registrare significativi segni di espansione edilizia, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche abbastanza accentuate, oscillanti tra i 222 e i 532 metri di altitudine. L'abitato (il cui andamento plano-altimetrico è collinare) appare decisamente compatto con gli edifici di impronta rurale che si affacciano sulla via che collega il piccolo centro urbano con i comuni limitrofi. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, ricorda nella montagna su fondo aureo il San Clemente e nella croce del Calvario che la domina la chiesa romanica dei Santi Clemente e Andrea. Il maggior prodotto agricolo della zona è rappresentato dal covone di spighe d'oro che spicca su campo rosso.

Storia

Il toponimo, che anticamente assumeva la forma di "Sanzan", sembra legato alla possibile presenza in epoca antica di una chiesa dedicata a S. Giovanni; non sono stati fatti ritrovamenti che giustifichino la presenza umana in età romana sul territorio comunale. Se ne hanno notizie a partire dal basso Medioevo perché faceva parte del feudo di Leggiuno. Per questo motivo le testimonianze storico-artistiche locali sono state rintracciate al di fuori del territorio comunale: ad esempio l'antica chiesa di S. Clemente in Monte, inserita nella pieve leggiunese e poi appartenente alla locale parrocchia, fa parte attualmente dell'ambito amministrativo di Cavarate; in essa sono rintracciabili notevoli segni di epoche lontane, risalenti perlopiù all'età romana e al periodo altomedievale. Fu infatti intorno all'anno Mille che tra la locale diocesi e quella di Cavarate si verificarono alcuni eventi di un certo rilievo. Non è stata ancora accertata la presenza sul posto di una comunità di frati agostiniani, legata al monastero di Tubirgo. Tra le emergenze architettoniche sono da ricordare, oltre alla romanica chiesa di S. Clemente, la vecchia parrocchiale dedicata a Sant'Andrea, costruita alla fine del XVI secolo e più volte rimodernata; la nuova chiesa di Sant'Andrea, che è oggi parrocchia, è stata invece realizzata intorno al 1906.

Il toponimo, che anticamente assumeva la forma di "Sanzan", sembra legato alla possibile presenza in epoca antica di una chiesa dedicata a S. Giovanni; non sono stati fatti ritrovamenti che giustifichino la presenza umana in età romana sul territorio comunale. Se ne hanno notizie a partire dal basso Medioevo perché faceva parte del feudo di Leggiuno. Per questo motivo le testimonianze storico-artistiche locali sono state rintracciate al di fuori del territorio comunale: ad esempio l'antica chiesa di S. Clemente in Monte, inserita nella pieve leggiunese e poi appartenente alla locale parrocchia, fa parte attualmente dell'ambito amministrativo di Cavarate; in essa sono rintracciabili notevoli segni di epoche lontane, risalenti perlopiù all'età romana e al periodo altomedievale. Fu infatti intorno all'anno Mille che tra la locale diocesi e quella di Cavarate si verificarono alcuni eventi di un certo rilievo. Non è stata ancora accertata la presenza sul posto di una comunità di frati agostiniani, legata al monastero di Tubirgo. Tra le emergenze architettoniche sono da ricordare, oltre alla romanica chiesa di S. Clemente, la vecchia parrocchiale dedicata a Sant'Andrea, costruita alla fine del XVI secolo e più volte rimodernata; la nuova chiesa di Sant'Andrea, che è oggi parrocchia, è stata invece realizzata intorno al 1906.

Economia

Oltre ad ospitare gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco. Il sindaco svolge anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini, equini e suini. L'industria è rappresentata da piccole fabbriche meccaniche, metallurgiche e per la costruzione di aeromobili nonché da alcune imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) oltre all'insieme dei servizi, che però sono poco sviluppati, mancando attività basilari come l'intermediazione monetaria e l'esercizio del credito. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole elementari e manca perfino una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'unica struttura ricettiva non consente il soggiorno dei visitatori, mentre le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre ad ospitare gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco. Il sindaco svolge anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini, equini e suini. L'industria è rappresentata da piccole fabbriche meccaniche, metallurgiche e per la costruzione di aeromobili nonché da alcune imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) oltre all'insieme dei servizi, che però sono poco sviluppati, mancando attività basilari come l'intermediazione monetaria e l'esercizio del credito. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole elementari e manca perfino una biblioteca per l'arricchimento culturale. L'unica struttura ricettiva non consente il soggiorno dei visitatori, mentre le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

All'assenza di movimento turistico, sebbene si offra a quanti vi si recano la possibilità di visitare il Monte Sangiano, un sito di grande interesse storico e naturalistico, fanno riscontro le poche presenze esterne nel mondo del lavoro, a causa del suo modesto livello economico, che non consente certo l'assorbimento di un flusso di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, invece, sono particolarmente intensi, a causa del diffuso pendolarismo per motivi di lavoro e dell'assenza di scuole e servizi. Attirano visitatori alcuni tradizionali appuntamenti, tra i quali merita di essere citata la stagione musicale annuale presso il santuario. La festa del Patrono, Sant'Andrea, si celebra il 30 novembre.

All'assenza di movimento turistico, sebbene si offra a quanti vi si recano la possibilità di visitare il Monte Sangiano, un sito di grande interesse storico e naturalistico, fanno riscontro le poche presenze esterne nel mondo del lavoro, a causa del suo modesto livello economico, che non consente certo l'assorbimento di un flusso di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, invece, sono particolarmente intensi, a causa del diffuso pendolarismo per motivi di lavoro e dell'assenza di scuole e servizi. Attirano visitatori alcuni tradizionali appuntamenti, tra i quali merita di essere citata la stagione musicale annuale presso il santuario. La festa del Patrono, Sant'Andrea, si celebra il 30 novembre.

Località

Baraggia

Baraggia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sangiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.