Descrizione

Centro collinare, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I sanzenesi, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, contiguo alla località Folzano del comune di Brescia; il resto della popolazione si divide tra varie case sparse, la zona artigianale e i nuclei abitati di Cascina Pontevica, Aspes e Caselle. Il territorio, ricco di canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con lievi differenze di altitudine; conseguentemente l'abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia nonostante lo scarso dinamismo demografico, presenta un andamento plano-altimetrico quasi del tutto pianeggiante.

Centro collinare, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I sanzenesi, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, contiguo alla località Folzano del comune di Brescia; il resto della popolazione si divide tra varie case sparse, la zona artigianale e i nuclei abitati di Cascina Pontevica, Aspes e Caselle. Il territorio, ricco di canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con lievi differenze di altitudine; conseguentemente l'abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia nonostante lo scarso dinamismo demografico, presenta un andamento plano-altimetrico quasi del tutto pianeggiante.

Storia

Abitata già in epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di vari reperti archeologici, deriva il toponimo, San Zeno fino al 1862, dal culto per il Santo Patrono. Fino al XVI secolo si chiamò Tregonzo o Tregocio, nome che si ritiene derivato dall'espressione latina INTER GURGITES, che significa 'fra i gorghi', con probabile riferimento alla sua ubicazione sul naviglio. Sviluppatasi attorno a un villaggio di pescatori, nell'alto Medioevo fece parte del territorio di Brescia, passando poi tra i possedimenti del capitolo della cattedrale cittadina. Per la sua posizione geografica, fu spesso attraversata da eserciti, diretti alla conquista del capoluogo provinciale: occupata dal Piccino nel 1453 e dal Sanseverino sul finire del XV secolo, agli inizi del Cinquecento vi alloggiarono le truppe veneziane. Costituitasi in comune, in seguito al raggruppamento di più vicinie distaccatesi da Brescia, fu interessata da una grande opera di bonifica, venendo infeudata, nella seconda metà del 1500, ai Gonzaga, cui subentrarono, nel XVIII secolo, i conti Lecchi, i Martinengo Oldofredi e i Simonelli. Tra i monumenti figurano: la chiesa parrocchiale, ampliata nel XV e XIX secolo, e, in località Pontevica, la cinquecentesca dimora dei Pontevecchi.

Abitata già in epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di vari reperti archeologici, deriva il toponimo, San Zeno fino al 1862, dal culto per il Santo Patrono. Fino al XVI secolo si chiamò Tregonzo o Tregocio, nome che si ritiene derivato dall'espressione latina INTER GURGITES, che significa 'fra i gorghi', con probabile riferimento alla sua ubicazione sul naviglio. Sviluppatasi attorno a un villaggio di pescatori, nell'alto Medioevo fece parte del territorio di Brescia, passando poi tra i possedimenti del capitolo della cattedrale cittadina. Per la sua posizione geografica, fu spesso attraversata da eserciti, diretti alla conquista del capoluogo provinciale: occupata dal Piccino nel 1453 e dal Sanseverino sul finire del XV secolo, agli inizi del Cinquecento vi alloggiarono le truppe veneziane. Costituitasi in comune, in seguito al raggruppamento di più vicinie distaccatesi da Brescia, fu interessata da una grande opera di bonifica, venendo infeudata, nella seconda metà del 1500, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, cui subentrarono, nel XVIII secolo, i conti Lecchi, i Martinengo Oldofredi e i Simonelli. Tra i monumenti figurano: la chiesa parrocchiale, ampliata nel XV e XIX secolo, e, in località Pontevica, la cinquecentesca dimora dei Pontevecchi.

Economia

Se si escludono una stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale, molto florida, non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, vite e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore industriale, vero artefice degli elevati valori di reddito che si registrano, assicura buone possibilità di occupazione: particolarmente sviluppata è l'industria metalmeccanica, affiancata da più aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), cartario, chimico, edile, elettrico, elettronico, dell'abbigliamento, del legno, del vetro, della stampa, della gioielleria e oreficeria; non mancano fabbriche di mobili, articoli in pelle, apparecchi medicali nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra le strutture sociali si registra la presenza di qualche orfanotrofio. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'approfondimento culturale si può usufruire di una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in misura ridotta, anche di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico (per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Se si escludono una stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale, molto florida, non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, vite e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore industriale, vero artefice degli elevati valori di reddito che si registrano, assicura buone possibilità di occupazione: particolarmente sviluppata è l'industria metalmeccanica, affiancata da più aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>), cartario, chimico, edile, elettrico, elettronico, dell'abbigliamento, del legno, del vetro, della stampa, della gioielleria e oreficeria; non mancano fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, articoli in pelle, apparecchi medicali nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra le strutture sociali si registra la presenza di qualche orfanotrofio. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'approfondimento culturale si può usufruire di una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in misura ridotta, anche di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico (per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove).

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, molto intensi, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono ulteriormente alimentati dalle locali attività commerciali. Tra gli appuntamenti tradizionali, che animano la vita della comunità, richiamando numerosi visitatori, meritano di essere citati: la festa degli alpini, che si svolge ad agosto, e il palio di San Luigi, che ha luogo a settembre. Il movimento immigratorio è poco significativo. Il Patrono, San Zenone, viene festeggiato il 9 dicembre, con una serie di manifestazioni, che precedendo di poco quelle natalizie, finiscono quasi col collegarsi ad esse.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, molto intensi, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono ulteriormente alimentati dalle locali attività commerciali. Tra gli appuntamenti tradizionali, che animano la vita della comunità, richiamando numerosi visitatori, meritano di essere citati: la festa degli alpini, che si svolge ad agosto, e il palio di San Luigi, che ha luogo a settembre. Il movimento immigratorio è poco significativo. Il Patrono, San Zenone, viene festeggiato il 9 dicembre, con una serie di manifestazioni, che precedendo di poco quelle natalizie, finiscono quasi col collegarsi ad esse.

Località

Cascina Pontevica, Località Aspes, Località Caselle, Località Zona Artigianale

Cascina Pontevica, Località Aspes, Località Caselle, Località Zona Artigianale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Zeno Naviglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.