Descrizione

Comune di pianura, di origini antiche, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I sanvitesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale (contiguo all’omonima località del comune di Aiello del Friuli) e gli aggregati urbani di Crauglio e Nogaredo al Torre. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che imprimono all’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è diviso in quattro parti: sullo sfondo verde del primo campo è raffigurata una mitra vescovile dorata; il secondo e il terzo riquadro sono tagliati d’oro e di rosso; nell’ultima parte, a sfondo azzurro, spicca una mucca argentata che pascola su una pianura verde.

Comune di pianura, di origini antiche, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I sanvitesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale (contiguo all’omonima località del comune di Aiello del Friuli) e gli aggregati urbani di Crauglio e Nogaredo al Torre. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che imprimono all’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è diviso in quattro parti: sullo sfondo verde del primo campo è raffigurata una mitra vescovile dorata; il secondo e il terzo riquadro sono tagliati d’oro e di rosso; nell’ultima parte, a sfondo azzurro, spicca una mucca argentata che pascola su una pianura verde.

Storia

Pur non avendo notizie supportate da fonti certe, si ipotizza la presenza nella zona di un insediamento romano. Il toponimo, attestato in documenti del 1100, parrebbe derivare dalla diffusione nel territorio del culto sanvitese; non manca però chi, facendo riferimento al fatto che l’origine del borgo è anteriore al secolo XI (epoca in cui si diffuse in tutto il Friuli il culto di San Vito), ritiene si tratti di un adattamento del termine latino VICUS, ossia ‘villaggio’, che in friulano assume la forma di “vit”. La specificazione “al Torre” si richiama chiaramente all’ubicazione dell’abitato nei pressi dell’omonimo corso d’acqua. Possedimento del patriarcato di Aquileia, cui fu donata, verso la fine del X secolo, dall’imperatore Ottone II, nel corso del Trecento fu inserita nella gastaldia di Aiello del Friuli, entrando a far parte, nel 1420, dei domini veneziani. Devastata dai turchi sul finire del XV secolo, fu coinvolta, al pari dei territori circostanti, nei continui scontri tra la Repubblica Veneta e l’Austria, passando, nella prima metà del Cinquecento, sotto il dominio di quest’ultima, che l’aggregò alla contea di Gorizia, di cui condivise le sorti. Teatro durante la cosiddetta guerra di Gradisca, dei primi decenni del XVII secolo, di aspri combattimenti tra le truppe veneziane e quelle austriache, rimase sotto la dominazione asburgica fino al termine del primo conflitto mondiale, venendo annessa alla provincia di Udine nel 1923. Tra le testimonianze storico-archiettoniche vanno citate: la chiesa di San Canciano, del XVI secolo, in cui si trova un affresco del Tiepolo, e il palazzo Stefanio Roncato, della metà del Seicento, a Crauglio.

Pur non avendo notizie supportate da fonti certe, si ipotizza la presenza nella zona di un insediamento romano. Il toponimo, attestato in documenti del 1100, parrebbe derivare dalla diffusione nel territorio del culto sanvitese; non manca però chi, facendo riferimento al fatto che l’origine del borgo è anteriore al secolo XI (epoca in cui si diffuse in tutto il Friuli il culto di San Vito), ritiene si tratti di un adattamento del termine latino VICUS, ossia ‘villaggio’, che in friulano assume la forma di “vit”. La specificazione “al Torre” si richiama chiaramente all’ubicazione dell’abitato nei pressi dell’omonimo corso d’acqua. Possedimento del patriarcato di Aquileia, cui fu donata, verso la fine del X secolo, dall’imperatore Ottone II, nel corso del Trecento fu inserita nella gastaldia di Aiello del Friuli, entrando a far parte, nel 1420, dei domini veneziani. Devastata dai turchi sul finire del XV secolo, fu coinvolta, al pari dei territori circostanti, nei continui scontri tra la Repubblica Veneta e l’Austria, passando, nella prima metà del Cinquecento, sotto il dominio di quest’ultima, che l’aggregò alla contea di Gorizia, di cui condivise le sorti. Teatro durante la cosiddetta guerra di Gradisca, dei primi decenni del XVII secolo, di aspri combattimenti tra le truppe veneziane e quelle austriache, rimase sotto la dominazione asburgica fino al termine del primo conflitto mondiale, venendo annessa alla provincia di Udine nel 1923. Tra le testimonianze storico-archiettoniche vanno citate: la chiesa di San Canciano, del XVI secolo, in cui si trova un affresco del Tiepolo, e il palazzo Stefanio Roncato, della metà del Seicento, a Crauglio.

Economia

Non è sede di particolari strutture burocratiche, ospitando soltanto l’ufficio postale e il municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si articola in numerose coltivazioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, i foraggi, la vite e la frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole e medie aziende che operano nei comparti edile, chimico, metalmeccanico, del legno, dei materiali da costruzione e soprattutto della fabbricazione di mobili. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. È assicurato il servizio bancario. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Non è sede di particolari strutture burocratiche, ospitando soltanto l’ufficio postale e il municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. L'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si articola in numerose coltivazioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, i foraggi, la vite e la frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole e medie aziende che operano nei comparti edile, chimico, metalmeccanico, del legno, dei materiali da costruzione e soprattutto della fabbricazione di mobili. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. È assicurato il servizio bancario. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

I rapporti con i comuni vicini, cui la popolazione si rivolge pure per usufruire dei servizi non disponibili localmente, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di comunicazioni. La festa del Patrono, S. Vito, si celebra il 15 giugno.

I rapporti con i comuni vicini, cui la popolazione si rivolge pure per usufruire dei servizi non disponibili localmente, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di comunicazioni. La festa del Patrono, S. Vito, si celebra il 15 giugno.

Località

Crauglio, Nogaredo al Torre

Crauglio, Nogaredo al Torre

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Vito al Torre rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.