Descrizione

Città (titolo concessole con Decreto del Presidente della Repubblica) di pianura, di antica origine, che accanto all’agricoltura ha sviluppato l’industria e incrementato i servizi. I sanseveresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio, comprendente anche le isole amministrative di Durande, La Motta e Vulganello, presenta un profilo geometrico regolare. L’abitato, nei cui dintorni sorgono varie masserie (nuclei vitali dell’antica civiltà contadina), mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, in campo di cielo, San Severino in abito sacerdotale nell’atto di cavalcare un cavallo baio dorato che corre sulle nuvole; il Santo sostiene con la mano destra l’asta di una bandiera bifida rossa con una croce scorciata d’argento e ha la sinistra distesa a protezione della città, rappresentata nella punta dello scudo.

Città (titolo concessole con Decreto del Presidente della Repubblica) di pianura, di antica origine, che accanto all’agricoltura ha sviluppato l’industria e incrementato i servizi. I sanseveresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio, comprendente anche le isole amministrative di Durande, La Motta e Vulganello, presenta un profilo geometrico regolare. L’abitato, nei cui dintorni sorgono varie masserie (nuclei vitali dell’antica civiltà contadina), mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, in campo di cielo, San Severino in abito sacerdotale nell’atto di cavalcare un cavallo baio dorato che corre sulle nuvole; il Santo sostiene con la mano destra l’asta di una bandiera bifida rossa con una croce scorciata d’argento e ha la sinistra distesa a protezione della città, rappresentata nella punta dello scudo.

Storia

Abitata fin da tempi remoti, deriva il nome dall’omonimo Santo; non manca però chi ritiene sia stata così chiamata, nel VI secolo, dal governatore Severo. Sviluppatasi nel Medioevo, fu possedimento dei benedettini di Torremaggiore, acquistando l’autonomia, nella prima metà del 1100, in virtù delle costituzioni (insieme di norme disciplinanti la vita civile dei cittadini) dell’abate Adenolfo. Ceduta all’ordine dei templari da Federico II di Svevia, fu poi assegnata a diversi signori, riscattandosi dal dominio feudale col pagamento di un’ingente somma di denaro, di cui disponeva grazie a una florida attività commerciale. Concessa ai di Sangro da Alfonso I d’Aragona, acquistò in seguito piena libertà, divenendo capoluogo della Capitanata. Nel XVI secolo fu conquistata dagli spagnoli e venduta da Carlo V ai Di Sangro di Torremaggiore, che ne conservarono il possesso fino all’inizio dell’Ottocento. Colpita da un violento terremoto, nella prima metà del XVII secolo, e devastata dai francesi, sul finire del Settecento, ha registrato una progressiva crescita, pur tra alterne vicende legate alle guerre e all’emigrazione. Un ruolo fondamentale nel suo sviluppo ha avuto l’antica tradizione della transumanza che, attraverso i tratturi, portava pastori e armenti dai monti abruzzesi a svernare nella piana del Tavoliere. Tra i monumenti figurano: la cattedrale dell’Assunta, del secolo XI, rimaneggiata in epoca barocca; la chiesa di S. Severino, del 1100; quelle di S. Nicola, S. Giovanni Battista, S. Francesco, S. Lorenzo e del Carmine; il santuario della Madonna del Soccorso e il settecentesco palazzo dei celestini.

Abitata fin da tempi remoti, deriva il nome dall’omonimo Santo; non manca però chi ritiene sia stata così chiamata, nel VI secolo, dal governatore Severo. Sviluppatasi nel Medioevo, fu possedimento dei benedettini di Torremaggiore, acquistando l’autonomia, nella prima metà del 1100, in virtù delle costituzioni (insieme di norme disciplinanti la vita civile dei cittadini) dell’abate Adenolfo. Ceduta all’ordine dei templari da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a>, fu poi assegnata a diversi signori, riscattandosi dal dominio feudale col pagamento di un’ingente somma di denaro, di cui disponeva grazie a una florida attività commerciale. Concessa ai di Sangro da Alfonso I d’Aragona, acquistò in seguito piena libertà, divenendo capoluogo della Capitanata. Nel XVI secolo fu conquistata dagli spagnoli e venduta da Carlo V ai Di Sangro di Torremaggiore, che ne conservarono il possesso fino all’inizio dell’Ottocento. Colpita da un violento terremoto, nella prima metà del XVII secolo, e devastata dai francesi, sul finire del Settecento, ha registrato una progressiva crescita, pur tra alterne vicende legate alle guerre e all’emigrazione. Un ruolo fondamentale nel suo sviluppo ha avuto l’antica tradizione della transumanza che, attraverso i tratturi, portava pastori e armenti dai monti abruzzesi a svernare nella piana del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=TAVOLIERE'>Tavoliere</a>. Tra i monumenti figurano: la cattedrale dell’Assunta, del secolo XI, rimaneggiata in epoca barocca; la chiesa di S. Severino, del 1100; quelle di S. Nicola, S. Giovanni Battista, S. Francesco, S. Lorenzo e del Carmine; il santuario della Madonna del Soccorso e il settecentesco palazzo dei celestini.

Economia

Oltre che degli uffici solitamente esistenti in una città, è sede del distretto scolastico n. 26 e della Usl n. 1. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, chimico, conciario, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, della tipografia, della gioielleria e oreficeria, della produzione e distribuzione di gas; non mancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili, articoli in gomma, prodotti petroliferi raffinati e macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e attività radiotelevisive arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figurano un asilo nido e una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; altre strutture culturali sono rappresentate dal museo civico e dalla biblioteca civica “Minuziano”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie comprendono l’ospedale e più farmacie.

Oltre che degli uffici solitamente esistenti in una città, è sede del distretto scolastico n. 26 e della Usl n. 1. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, chimico, conciario, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, dei laterizi, della tipografia, della gioielleria e oreficeria, della produzione e distribuzione di gas; non mancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili, articoli in gomma, prodotti petroliferi raffinati e macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e attività radiotelevisive arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figurano un asilo nido e una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado; altre strutture culturali sono rappresentate dal museo civico e dalla biblioteca civica “Minuziano”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie comprendono l’ospedale e più farmacie.

Relazioni

È meta turistica tra le più celebrate della zona. Specialità gastronomiche locali sono: la “battute” (polenta di grano duro), la frittata di maccheroni, i torcinelli e mozzarella, i lampascioni (cipolline), con funghi e patate al forno. Prodotti del posto sono anche il formaggio pecorino e i vini, come il “San Severo” bianco, rosso, rosato e spumante. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: la fiera “Città di San Severo-Daunia Nord Expo”, a metà maggio; quella dei Santi Pietro e Paolo, il 29 e il 30 giugno; la sagra dell’uva, a settembre, e la fiera di Santa Lucia, il 18 ottobre. La Patrona, la Madonna del Soccorso, si festeggia la terza domenica di maggio, con l’omonima fiera. Compatrono è S. Severino.

È meta turistica tra le più celebrate della zona. Specialità gastronomiche locali sono: la “battute” (polenta di grano duro), la frittata di maccheroni, i torcinelli e mozzarella, i lampascioni (cipolline), con funghi e patate al forno. Prodotti del posto sono anche il formaggio pecorino e i vini, come il “San Severo” bianco, rosso, rosato e spumante. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: la fiera “Città di San Severo-Daunia Nord Expo”, a metà maggio; quella dei Santi Pietro e Paolo, il 29 e il 30 giugno; la sagra dell’uva, a settembre, e la fiera di Santa Lucia, il 18 ottobre. La Patrona, la Madonna del Soccorso, si festeggia la terza domenica di maggio, con l’omonima fiera. Compatrono è S. Severino.

Località

Durande, La Motta, Vulganello

Durande, La Motta, Vulganello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Severo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.