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Descrizione

Comune collinare, di origini medievali, con un’economia di tipo essenzialmente agricolo. I samprocopiesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale; il resto della popolazione vive in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 513 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, non mostra segni di espansione edilizia, conservando un aspetto rurale; situato su un crinale, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, inquartato in croce di Sant’Andrea, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Il primo e il quarto riquadro sono a sfondo nero; nella seconda e terza sezione, d’argento, spicca una croce patente nera; il tutto è attraversato da una spada d’oro.

Storia

Citata in un documento della prima metà del XIV secolo, deriva il toponimo dal Santo Patrono. Casale di Sinopoli, ne condivise le sorti, restando assoggettata alla signoria dei Ruffo fino all’abolizione del feudalesimo, sancita dalle leggi napoleoniche. Ai tempi della Repubblica Partenopea, fu compresa nel cantone di Seminara, insieme a tutto il circondario. Con le riforme amministrative attuate dai francesi, all’inizio dell’Ottocento, venne dapprima inclusa tra le università del cosiddetto governo di Sant’Eufemia di Sinopoli e poi elevata a comune autonomo e inserita nel circondario sinopolita, allora istituito. Annessa al Regno d’Italia, al termine del restaurato dominio borbonico, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali. Distrutta quasi interamente dai terremoti della seconda metà del XVIII secolo, della fine del XIX e del principio del XX, fu ricostruita ogni volta nello stesso posto. Povera è la presenza di monumenti: non vi sono, infatti, edifici di grande pregio storico-architettonico, fatta eccezione per la chiesa del Rosario, in cui si può ammirare una statua marmorea della Madonna col Bambino, risalente al Cinquecento.

Economia

Non è sede di particolari strutture burocratiche, ospitando soltanto la stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. L’agricoltura si basa soprattutto sulla produzione di ortaggi, olive e agrumi; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di ovini. L’industria è costituita da qualche piccola azienda che opera nei comparti edile, estrattivo e della fabbricazione di mobili. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole locali si impartisce solo l’istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Non vi sono strutture ricettive. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, raggiungere agevolmente la vicina costa tirrenica ed effettuare interessanti escursioni sui rilievi circostanti. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni limitrofi non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono per motivi di studio e per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le manifestazioni tradizionali, che animano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citati: il concerto di musica classica, ad aprile; le feste della Madonna della Melia e della Madonna degli Afflitti, rispettivamente il 6 e il 20 settembre. Il Patrono, San Procopio, si festeggia l’8 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Procopio rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 534
  • Lat 38° 16' 52,77'' 38.28132500
  • Long 15° 53' 26,69'' 15.89074722
  • CAP 89020
  • Prefisso 0966
  • Codice ISTAT 080076
  • Codice Catasto I132
  • Altitudine slm 352 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1390
  • Superficie 10.72 Km2
  • Densità 49,81 ab/Km2
  • Sismicità Zona 1
  • Alba 04:39
  • Tramonto 19:08
Contatti
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