Descrizione

Centro collinare, di origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I sampaolesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono in larga misura concentrati nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; la parte restante è distribuita tra numerose case sparse e le località di Tri Plok (contigua ai nuclei di Gorlago e Montello dei comuni omonimi), Portico e San Lorenzo. Il territorio disegna un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche di una certa entità, che però non influiscono sull'andamento plano-altimetrico dell'abitato, quasi completamente pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spiccano due spade d'argento poste in croce di Sant'Andrea e accompagnate: nel punto di incrocio, da una fiamma e, in un cantone del capo, da un'ape d'oro.

Centro collinare, di origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il commercio. I sampaolesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono in larga misura concentrati nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; la parte restante è distribuita tra numerose case sparse e le località di Tri Plok (contigua ai nuclei di Gorlago e Montello dei comuni omonimi), Portico e San Lorenzo. Il territorio disegna un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche di una certa entità, che però non influiscono sull'andamento plano-altimetrico dell'abitato, quasi completamente pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spiccano due spade d'argento poste in croce di Sant'Andrea e accompagnate: nel punto di incrocio, da una fiamma e, in un cantone del capo, da un'ape d'oro.

Storia

Chiamata Buzzone fino alla fine del XIX secolo, ha origini direttamente ricollegabili alla fondazione, nel 1079, del locale monastero cluniacense a opera di Giselberto, conte di Bergamo. La sua storia seguì di pari passo quella del cenobio, attorno al quale si sviluppò e che verso la fine del XV secolo divenne proprietà dei benedettini. I nuovi arrivati, con la loro instancabile e solerte attività, restaurarono e arricchirono di opere d'arte l'intero complesso, determinando l'inizio di un periodo particolarmente fiorente, dal punto di vista economico, sociale e culturale, per l'intera la comunità. Questa prosperità, protrattasi durante tutto il dominio veneziano, ebbe fine nel 1797, quando, per disposizione del governo della Repubblica bergamasca, il monastero venne soppresso. Dopo i moti risorgimentali e l'unità d'Italia partecipò alle vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Oltre al già citato complesso monastico, il patrimonio storico-artistico annovera anche alcuni edifici di culto, tra i quali meritano di essere citate: la chiesa di San Pietro delle Passare; la chiesa di San Lorenzo e soprattutto quella di Santa Maria d'Argon, il cui nucleo più antico ha caratteri e forme proprie dell'architettura paleocristiana.

Chiamata Buzzone fino alla fine del XIX secolo, ha origini direttamente ricollegabili alla fondazione, nel 1079, del locale monastero cluniacense a opera di Giselberto, conte di Bergamo. La sua storia seguì di pari passo quella del cenobio, attorno al quale si sviluppò e che verso la fine del XV secolo divenne proprietà dei benedettini. I nuovi arrivati, con la loro instancabile e solerte attività, restaurarono e arricchirono di opere d'arte l'intero complesso, determinando l'inizio di un periodo particolarmente fiorente, dal punto di vista economico, sociale e culturale, per l'intera la comunità. Questa prosperità, protrattasi durante tutto il dominio veneziano, ebbe fine nel 1797, quando, per disposizione del governo della Repubblica bergamasca, il monastero venne soppresso. Dopo i moti risorgimentali e l'unità d'Italia partecipò alle vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Oltre al già citato complesso monastico, il patrimonio storico-artistico annovera anche alcuni edifici di culto, tra i quali meritano di essere citate: la chiesa di San Pietro delle Passare; la chiesa di San Lorenzo e soprattutto quella di Santa Maria d'Argon, il cui nucleo più antico ha caratteri e forme proprie dell'architettura paleocristiana.

Economia

L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si avvale di proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, vite e frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di avicoli. Il maggior contributo alla crescita del reddito pro capite è dato, però, dal settore industriale: il comparto più sviluppato è quello della stampa e delle attività connesse, cui si affiancano imprese edili, falegnamerie e fabbriche metalmeccaniche, tessili, di mobili e bottoni. Il livello del reddito e la capacità di risparmio dei sampaolesi giustificano la presenza del servizio bancario. Il terziario si giova anche dell'attività di consulenza informatica (ulteriore indice di sviluppo e di capacità di diversificazione produttiva) nonché di una rete commerciale più che sufficiente per il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture sociali di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico, mentre per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si avvale di proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, vite e frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di avicoli. Il maggior contributo alla crescita del reddito pro capite è dato, però, dal settore industriale: il comparto più sviluppato è quello della stampa e delle attività connesse, cui si affiancano imprese edili, falegnamerie e fabbriche metalmeccaniche, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a>, di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e bottoni. Il livello del reddito e la capacità di risparmio dei sampaolesi giustificano la presenza del servizio bancario. Il terziario si giova anche dell'attività di consulenza informatica (ulteriore indice di sviluppo e di capacità di diversificazione produttiva) nonché di una rete commerciale più che sufficiente per il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture sociali di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico, mentre per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere della suggestiva cornice paesaggistica dei colli bergamaschi e di gustare l'apprezzato Valcalepio, vanto della sua produzione vinicola, è molto frequentata per lavoro, grazie soprattutto agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono molto intensi e ulteriormente alimentati dalle locali attività commerciali. Tra le manifestazioni che annualmente animano la vita del centro, richiamando numerosi visitatori dai dintorni, particolarmente sentita è la festa del santuario della Madonna delle Grazie, che si svolge la seconda domenica successiva alla Pasqua. La festa del Patrono, San Mauro, viene celebrata il 15 gennaio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere della suggestiva cornice paesaggistica dei colli bergamaschi e di gustare l'apprezzato Valcalepio, vanto della sua produzione vinicola, è molto frequentata per lavoro, grazie soprattutto agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono molto intensi e ulteriormente alimentati dalle locali attività commerciali. Tra le manifestazioni che annualmente animano la vita del centro, richiamando numerosi visitatori dai dintorni, particolarmente sentita è la festa del santuario della Madonna delle Grazie, che si svolge la seconda domenica successiva alla Pasqua. La festa del Patrono, San Mauro, viene celebrata il 15 gennaio.

Località

Portico, Tri Plok

Portico, Tri Plok

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Paolo d'Argon rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.