Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I sampietrani, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale oltre che in località Vanzo e in case sparse. Il territorio, in passato occupato da un fitto sottobosco abbattuto per ragioni legate all’edilizia e all’agricoltura, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 5 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 8. L’abitato mostra segni evidenti di espansione edilizia e ha un andamento plano-altimetrico di pianura. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Il primo campo, azzurro, racchiude due chiavi dorate, decussate, accompagnate da due bisanti d’oro; nella seconda sezione, a sfondo argentato, si raffigura un cespuglio di vimini, posto su uno scoglio che emerge da un mare azzurro, con flutti argentati.

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I sampietrani, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale oltre che in località Vanzo e in case sparse. Il territorio, in passato occupato da un fitto sottobosco abbattuto per ragioni legate all’edilizia e all’agricoltura, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 5 metri sul livello del mare ad un massimo di appena 8. L’abitato mostra segni evidenti di espansione edilizia e ha un andamento plano-altimetrico di pianura. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Il primo campo, azzurro, racchiude due chiavi dorate, decussate, accompagnate da due bisanti d’oro; nella seconda sezione, a sfondo argentato, si raffigura un cespuglio di vimini, posto su uno scoglio che emerge da un mare azzurro, con flutti argentati.

Storia

Il toponimo deriva dall’agionimo San Pietro, dal nome dell’antico monastero di San Pietro in Maoni, appartenuto in un primo momento all’ordine benedettino e successivamente, alla fine del XIV secolo, ai francescani. La seconda parte del nome deriva dal fetonimo latino VINEM-IMIS, ‘vimine’, e fa riferimento ad un luogo con piante da cui si ricavano vimini, cioè salici e simili. Sulle sue origini non vi sono precise indicazioni: il documento più antico in cui è menzionata risale alla seconda metà dell’undicesimo secolo; solo un secolo più tardi viene citata in un altro documento con la denominazione attuale. Agli inizi del Quattrocento il suo territorio fu occupato dall’esercito veneziano, che provocò devastazioni e saccheggi, decimando la popolazione e arrecando seri danni all’economia. A testimonianza del fatto che viene da sempre considerata luogo di profonda spiritualità, il patrimonio architettonico è costituito essenzialmente da strutture sacre, tra le quali spicca l’antica parrocchiale francescana risalente al Quattrocento.

Il toponimo deriva dall’agionimo San Pietro, dal nome dell’antico monastero di San Pietro in Maoni, appartenuto in un primo momento all’ordine benedettino e successivamente, alla fine del XIV secolo, ai francescani. La seconda parte del nome deriva dal fetonimo latino VINEM-IMIS, ‘vimine’, e fa riferimento ad un luogo con piante da cui si ricavano vimini, cioè salici e simili. Sulle sue origini non vi sono precise indicazioni: il documento più antico in cui è menzionata risale alla seconda metà dell’undicesimo secolo; solo un secolo più tardi viene citata in un altro documento con la denominazione attuale. Agli inizi del Quattrocento il suo territorio fu occupato dall’esercito veneziano, che provocò devastazioni e saccheggi, decimando la popolazione e arrecando seri danni all’economia. A testimonianza del fatto che viene da sempre considerata luogo di profonda spiritualità, il patrimonio architettonico è costituito essenzialmente da strutture sacre, tra le quali spicca l’antica parrocchiale francescana risalente al Quattrocento.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. Per quanto riguarda le fonti di reddito locali va segnalata la presenza di imprese operanti nei comparti edile, alimentare, meccanico e metalmeccanico. Si registra, inoltre, la presenza di mobilifici, fabbriche di calzature e di articoli in plastica, industrie automobilistiche e di confezioni di articoli di vestiario. Non è stata, comunque, abbandonata l’attività agricola: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; parte della popolazione si dedica alla zootecnia: si allevano bovini e avicoli. Il terziario è sufficiente a soddisfare le esigenze di base della comunità, non si registra, tuttavia, la presenza di agenzie assicurative, attività di consulenza informatica e sportelli bancari. Mancano, inoltre, strutture destinate all’arricchimento culturale quali biblioteche e musei, mentre tra le strutture sociali vi è un asilo nido. Nelle scuole locali si impartisce sia l’istruzione primaria che quella secondaria di primo grado. Le strutture ricettive non offrono possibilità di ristorazione né di soggiorno. Non si rileva la presenza né di particolari strutture sportive né di attrezzature per il tempo libero. Per le strutture sanitarie è presente la farmacia; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. Per quanto riguarda le fonti di reddito locali va segnalata la presenza di imprese operanti nei comparti edile, alimentare, meccanico e metalmeccanico. Si registra, inoltre, la presenza di mobilifici, fabbriche di calzature e di articoli in plastica, industrie automobilistiche e di confezioni di articoli di vestiario. Non è stata, comunque, abbandonata l’attività agricola: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; parte della popolazione si dedica alla zootecnia: si allevano bovini e avicoli. Il terziario è sufficiente a soddisfare le esigenze di base della comunità, non si registra, tuttavia, la presenza di agenzie assicurative, attività di consulenza informatica e sportelli bancari. Mancano, inoltre, strutture destinate all’arricchimento culturale quali biblioteche e musei, mentre tra le strutture sociali vi è un asilo nido. Nelle scuole locali si impartisce sia l’istruzione primaria che quella secondaria di primo grado. Le strutture ricettive non offrono possibilità di ristorazione né di soggiorno. Non si rileva la presenza né di particolari strutture sportive né di attrezzature per il tempo libero. Per le strutture sanitarie è presente la farmacia; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Non può certo essere considerata una meta turistica e non offre, comunque, grandi opportunità lavorative. Poco rilevanti sono, quindi, i rapporti con i centri vicini forse anche per l’assenza di eventi e manifestazioni ricorrenti, religiose, fieristiche o folcloristiche, in grado di attirare periodicamente turisti e visitatori. La festa del Patrono, San Pietro, viene celebrata il 29 giugno.

Non può certo essere considerata una meta turistica e non offre, comunque, grandi opportunità lavorative. Poco rilevanti sono, quindi, i rapporti con i centri vicini forse anche per l’assenza di eventi e manifestazioni ricorrenti, religiose, fieristiche o folcloristiche, in grado di attirare periodicamente turisti e visitatori. La festa del Patrono, San Pietro, viene celebrata il 29 giugno.

Località

Vanzo

Vanzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Pietro Viminario rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.