Descrizione

Comune collinare, di origine antica, la cui economia si basa sull’agricoltura e sull'industria. I sampietrini, con un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale e le località di Azzida, Clenia, Ponteacco, Sorzento e Vernasso. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Ponte San Quirino, Vernassino, Becis, Biarzo, Cedron, Cocevaro, Costa, Mezzana, Oculis, Puoie, Sottovernassino, Tarpezzo e Tiglio, presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca una croce argentea capovolta.

Comune collinare, di origine antica, la cui economia si basa sull’agricoltura e sull'industria. I sampietrini, con un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale e le località di Azzida, Clenia, Ponteacco, Sorzento e Vernasso. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Ponte San Quirino, Vernassino, Becis, Biarzo, Cedron, Cocevaro, Costa, Mezzana, Oculis, Puoie, Sottovernassino, Tarpezzo e Tiglio, presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca una croce argentea capovolta.

Storia

Abitata fin da epoca molto antica, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcuni reperti preistorici, si è chiamata San Pietro degli Schiavi fino al 1869. La prima parte del toponimo deriva dal nome di uno dei Santi Patroni, mentre la seconda si richiama chiaramente all’ubicazione dell’abitato nei pressi dell’omonimo fiume. Le sue origini sono da porre in relazione con lo sviluppo dei traffici lungo il Natisone: sorse infatti nei pressi di un guado del fiume, attraverso cui passavano le merci, in particolare il ferro, provenienti dal Nord e dirette ai paesi della pianura friulana e del Veneto. Sotto i longobardi acquistò una certa rilevanza strategico-militare, svolgendo la funzione di posto di guardia a protezione di Cividale del Friuli. Importante scalo commerciale durante la dominazione patriarcale, quando divenne luogo di fiere e mercati, con l'avvento della Repubblica Veneta, nel 1420, perse gran parte della sua rilevanza economica, in seguito alla decisione del governo veneziano di chiudere il valico di Pulfero, da cui entravano nel Friuli i minerali provenienti dalle località d’oltralpe. La storia successiva al declino della Serenissima, sancito dala pace di Campoformio, del 1797, ha seguito quella dei territori circostanti che, tornati sotto il dominio austriaco dopo la parentesi napoleonica del Regno Italico, furono annessi all’Italia nel 1866. Il patrimonio storico-artistico annovera alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la chiesetta di San Quirino, risalente alla fine del XV secolo; la piccola chiesa di Vernasso, molto simile architettonicamente a quest'ultima, e la chiesa di San Luca, a Tiglio, in cui è possibile ammirare un pregevole altare seicentesco. Interessante è la cappella ricavata nella grotta di San Giovanni d'Antro.

Abitata fin da epoca molto antica, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di alcuni reperti preistorici, si è chiamata San Pietro degli Schiavi fino al 1869. La prima parte del toponimo deriva dal nome di uno dei Santi Patroni, mentre la seconda si richiama chiaramente all’ubicazione dell’abitato nei pressi dell’omonimo fiume. Le sue origini sono da porre in relazione con lo sviluppo dei traffici lungo il Natisone: sorse infatti nei pressi di un guado del fiume, attraverso cui passavano le merci, in particolare il ferro, provenienti dal Nord e dirette ai paesi della pianura friulana e del Veneto. Sotto i longobardi acquistò una certa rilevanza strategico-militare, svolgendo la funzione di posto di guardia a protezione di Cividale del Friuli. Importante scalo commerciale durante la dominazione patriarcale, quando divenne luogo di fiere e mercati, con l'avvento della Repubblica Veneta, nel 1420, perse gran parte della sua rilevanza economica, in seguito alla decisione del governo veneziano di chiudere il valico di Pulfero, da cui entravano nel Friuli i minerali provenienti dalle località d’oltralpe. La storia successiva al declino della Serenissima, sancito dala <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>, del 1797, ha seguito quella dei territori circostanti che, tornati sotto il dominio austriaco dopo la parentesi napoleonica del Regno Italico, furono annessi all’Italia nel 1866. Il patrimonio storico-artistico annovera alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la chiesetta di San Quirino, risalente alla fine del XV secolo; la piccola chiesa di Vernasso, molto simile architettonicamente a quest'ultima, e la chiesa di San Luca, a Tiglio, in cui è possibile ammirare un pregevole altare seicentesco. Interessante è la cappella ricavata nella grotta di San Giovanni d'Antro.

Economia

È della Comunità montana. L'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, foraggi, ortaggi e frutta, è integrata dall'allevamento di bovini, suini e equini. L'industria, che contribuisce a elevare il reddito pro capite, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello per la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), chimico-farmaceutico, edile, meccanico e del legno; non mancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili e articoli in plastica. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto magistrale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È della Comunità montana. L'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, foraggi, ortaggi e frutta, è integrata dall'allevamento di bovini, suini e equini. L'industria, che contribuisce a elevare il reddito pro capite, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello per la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), chimico-farmaceutico, edile, meccanico e del legno; non mancano una centrale elettrica e fabbriche di mobili e articoli in plastica. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto magistrale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sta registrando un incremento nel numero dei visitatori, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale: tra gli elementi paesaggistici di un certa attrattiva vi è la cosiddetta “forra”, una gola scavata nella roccia dal fiume Natisone, che è oggetto di studio da parte di geologi e naturalisti. Intrattiene rapporti piuttosto intensi con i comuni vicini, grazie alla presenza sul posto dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno. È gemellata con Sambreville (Belgio).

Sta registrando un incremento nel numero dei visitatori, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell’ambiente naturale: tra gli elementi paesaggistici di un certa attrattiva vi è la cosiddetta “forra”, una gola scavata nella roccia dal fiume Natisone, che è oggetto di studio da parte di geologi e naturalisti. Intrattiene rapporti piuttosto intensi con i comuni vicini, grazie alla presenza sul posto dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno. È gemellata con Sambreville (Belgio).

Località

Azzida, Becis, Biarzo, Cedron, Clenia, Cocevaro, Correda, Costa, Mezzana, Oculis, Ponte San Quirino, Ponteacco, Puoie, Sorzento, Sottovernassino, Tiglio, Vernassino, Vernasso

Azzida, Becis, Biarzo, Cedron, Clenia, Cocevaro, Correda, Costa, Mezzana, Oculis, Ponte San Quirino, Ponteacco, Puoie, Sorzento, Sottovernassino, Tiglio, Vernassino, Vernasso

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Pietro al Natisone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.