Descrizione

Centro di montagna, di origini altomedioevali, la cui economia, oltre che sull'industria e sul commercio, si basa anche sulle attività connesse in vario modo allo sfruttamento delle locali terme. I sampellegrinesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono in prevalenza concentrati nel capoluogo comunale, contiguo al nucleo di San Rocco del comune di San Giovanni Bianco; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e varie località, di cui le più popolose sono: Santa Croce, Antea e Frasnadello. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 1.502 metri del monte Foldone che, con altri rilievi orobici, quali il monte Zucco, il Castello Regina e, a est, il monte Gioco, disegna la lussureggiante cornice verde, con predominio di faggi, in cui è immerso l'abitato, dall'andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è uno scudo suddiviso in quattro sezioni in cui si raffigurano due croci bianche in campo rosso e due pini verdi stilizzati su sfondo bianco. Il motto su lista è STATUTIS FRUITA SUIS, la scritta in alto è COMMUNITAS SANCTI PEREGRINI. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Centro di montagna, di origini altomedioevali, la cui economia, oltre che sull'industria e sul commercio, si basa anche sulle attività connesse in vario modo allo sfruttamento delle locali terme. I sampellegrinesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono in prevalenza concentrati nel capoluogo comunale, contiguo al nucleo di San Rocco del comune di San Giovanni Bianco; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e varie località, di cui le più popolose sono: Santa Croce, Antea e Frasnadello. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 1.502 metri del monte Foldone che, con altri rilievi orobici, quali il monte Zucco, il Castello Regina e, a est, il monte Gioco, disegna la lussureggiante cornice verde, con predominio di faggi, in cui è immerso l'abitato, dall'andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è uno scudo suddiviso in quattro sezioni in cui si raffigurano due croci bianche in campo rosso e due pini verdi stilizzati su sfondo bianco. Il motto su lista è STATUTIS FRUITA SUIS, la scritta in alto è COMMUNITAS SANCTI PEREGRINI. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

I primi insediamenti nel territorio risalgono all'epoca immediatamente successiva alla caduta dell'impero romano d'occidente, quando le popolazioni delle vallate, incalzate dalle orde barbariche, si rifugiarono nelle vicine località montane. In età medioevale esistevano già diversi villaggi, ciascuno dotato di una propria chiesa parrocchiale; una di queste era dedicata a San Pellegrino e da essa, nel XIII secolo, prese nome l'intero abitato. Durante le lotte tra guelfi e ghibellini parteggiò per i primi, divenendo teatro di scontri e violenze. Dal Quattrocento, con l'inizio della dominazione veneziana, registrò un lungo periodo di pace ma anche di stasi economica, che portò a un graduale spopolamento della zona. Le vicende successive alla caduta della Repubblica veneta, sul finire del XVIII secolo, hanno seguito quelle del resto del Bergamasco. Dal punto di vista monumentale spicca il complesso termale, del principio del XX secolo, che, con la stazione ferroviaria, il Grand Hotel e il Casinò, costituisce un insieme contraddistinto da unità stilistica, nel segno delle tendenze architettoniche del primo Novecento italiano, col predominio del liberty.

I primi insediamenti nel territorio risalgono all'epoca immediatamente successiva alla caduta dell'impero romano d'occidente, quando le popolazioni delle vallate, incalzate dalle orde barbariche, si rifugiarono nelle vicine località montane. In età medioevale esistevano già diversi villaggi, ciascuno dotato di una propria chiesa parrocchiale; una di queste era dedicata a San Pellegrino e da essa, nel XIII secolo, prese nome l'intero abitato. Durante le lotte tra guelfi e ghibellini parteggiò per i primi, divenendo teatro di scontri e violenze. Dal Quattrocento, con l'inizio della dominazione veneziana, registrò un lungo periodo di pace ma anche di stasi economica, che portò a un graduale spopolamento della zona. Le vicende successive alla caduta della Repubblica veneta, sul finire del XVIII secolo, hanno seguito quelle del resto del Bergamasco. Dal punto di vista monumentale spicca il complesso termale, del principio del XX secolo, che, con la stazione ferroviaria, il Grand Hotel e il Casinò, costituisce un insieme contraddistinto da unità stilistica, nel segno delle tendenze architettoniche del primo Novecento italiano, col predominio del liberty.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 27. L'industria è costituita da numerose aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico, dell'elettronica, della fabbricazione di mobili e soprattutto dell'imbottigliamento delle acque minerali e della produzione di bevande analcoliche. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria nonché attività radiotelevisive. Non si registra la presenza di strutture sociali degne di nota. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto professionale alberghiero, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo brembano di scienze naturali. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono un'ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, accanto al servizio farmaceutico, sono assicurate anche altre prestazioni, compreso il ricovero.

È sede del distretto scolastico n. 27. L'industria è costituita da numerose aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico, dell'elettronica, della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e soprattutto dell'imbottigliamento delle acque minerali e della produzione di bevande analcoliche. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria nonché attività radiotelevisive. Non si registra la presenza di strutture sociali degne di nota. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto professionale alberghiero, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo brembano di scienze naturali. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono un'ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, accanto al servizio farmaceutico, sono assicurate anche altre prestazioni, compreso il ricovero.

Relazioni

Rinomato centro termale e di villeggiatura, registra un consistente afflusso di turisti anche nei mesi freddi, per la possibilità di usufruire di attrezzati impianti sciistici. È molto frequentata pure per lavoro, grazie agli insediamenti industriali e allo sviluppo dell'indotto turistico, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. Gli intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per i servizi non forniti sul posto, sono ulteriormente alimentati dalle sue attività commerciali e dalla presenza dell'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il mercatino dell'antiquariato, che si svolge tra maggio e giugno; la festa del monte Zucco, a luglio, con illuminazione della locale torre e pranzo all'aperto; la festa dell'ospite, ad agosto; il palio degli asini e il concorso nazionale di poesia "Città di San Pellegrino Terme", a settembre. La festa patronale, dedicata alla Madonna del Caravaggio, si celebra il 26 maggio. Dal 1988 è gemellata con La Salle Les Alpes (Francia) e Burgdorf (Svizzera).

Rinomato centro termale e di villeggiatura, registra un consistente afflusso di turisti anche nei mesi freddi, per la possibilità di usufruire di attrezzati impianti sciistici. È molto frequentata pure per lavoro, grazie agli insediamenti industriali e allo sviluppo dell'indotto turistico, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. Gli intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per i servizi non forniti sul posto, sono ulteriormente alimentati dalle sue attività commerciali e dalla presenza dell'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il mercatino dell'antiquariato, che si svolge tra maggio e giugno; la festa del monte Zucco, a luglio, con illuminazione della locale torre e pranzo all'aperto; la festa dell'ospite, ad agosto; il palio degli asini e il concorso nazionale di poesia "Città di San Pellegrino Terme", a settembre. La festa patronale, dedicata alla Madonna del Caravaggio, si celebra il 26 maggio. Dal 1988 è gemellata con La Salle Les Alpes (Francia) e Burgdorf (Svizzera).

Località

Alino, Antea, Aplecchio, Caderizzi, Castello Regina, Frasdanello, Frasnito, La Vetta, Piazzacava, Salvarizza, Sambusso, San Pellegrino, Santa Croce, Spettino, Vettarola

Alino, Antea, Aplecchio, Caderizzi, Castello Regina, Frasdanello, Frasnito, La Vetta, Piazzacava, Salvarizza, Sambusso, San Pellegrino, Santa Croce, Spettino, Vettarola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Pellegrino Terme rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.