Descrizione

Comune medievale arroccato sul cocuzzolo di un colle, con un'economia piuttosto articolata, che include attività rurali, industriali e commerciali. La maggior parte della comunità dei sammartinesi, che presenta un indice di vecchiaia nettamente superiore alla media, è concentrata nel capoluogo comunale ma il moderno processo di espansione edilizia ha incrementato soprattutto l'insediamento sparso, ovvero i minuscoli aggregati (Colle di Paolo, Fonte Giardino e Gamberale) e le molte case disseminate nell'agro sammartinese. Il territorio comunale abbraccia l'area collinare dal profilo smussato che separa i torrenti Dendalo e Vesola San Martino; l'impronta del paesaggio è quella tipica della collina abruzzese, terra feconda e abbondantemente irrigata, regno assolato della coltura specializzata e ambiente docile all'intervento dell'uomo. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato San Martino a cavallo nell'atto caritatevole di tagliare con la spada una parte del suo mantello per darla al povero che è inginocchiato ai suoi piedi.

Comune medievale arroccato sul cocuzzolo di un colle, con un'economia piuttosto articolata, che include attività rurali, industriali e commerciali. La maggior parte della comunità dei sammartinesi, che presenta un indice di vecchiaia nettamente superiore alla media, è concentrata nel capoluogo comunale ma il moderno processo di espansione edilizia ha incrementato soprattutto l'insediamento sparso, ovvero i minuscoli aggregati (Colle di Paolo, Fonte Giardino e Gamberale) e le molte case disseminate nell'agro sammartinese. Il territorio comunale abbraccia l'area collinare dal profilo smussato che separa i torrenti Dendalo e Vesola San Martino; l'impronta del paesaggio è quella tipica della collina abruzzese, terra feconda e abbondantemente irrigata, regno assolato della coltura specializzata e ambiente docile all'intervento dell'uomo. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato San Martino a cavallo nell'atto caritatevole di tagliare con la spada una parte del suo mantello per darla al povero che è inginocchiato ai suoi piedi.

Storia

La prima citazione del feudo è contenuta nel Catalogus Baronum, che, con il nome di SANCTUM MARTINUM, lo attribuisce ad un sub-feudatario di un certo Riccardu Togisii. Prima di essere infeudato ai Tambella di Vasto, nella prima metà del XV secolo, il borgo fu possesso dei Furlani. I bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale si sono accaniti con esiti devastanti sul patrimonio architettonico del centro storico. Il borgo conserva tuttavia angoli e scorci suggestivi che incorniciano la monumentale chiesa di S. Cristinziano, in cui è conservata una croce processionale di Pier Paolo Gallucci da Guardiagrele; questa moderna struttura religiosa è sorta all'indomani del crollo, nel 1919, di un'omonima chiesa di antichissima costruzione (1151).

La prima citazione del feudo è contenuta nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a>, che, con il nome di SANCTUM MARTINUM, lo attribuisce ad un sub-feudatario di un certo Riccardu Togisii. Prima di essere infeudato ai Tambella di Vasto, nella prima metà del XV secolo, il borgo fu possesso dei Furlani. I bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale si sono accaniti con esiti devastanti sul patrimonio architettonico del centro storico. Il borgo conserva tuttavia angoli e scorci suggestivi che incorniciano la monumentale chiesa di S. Cristinziano, in cui è conservata una croce processionale di Pier Paolo Gallucci da Guardiagrele; questa moderna struttura religiosa è sorta all'indomani del crollo, nel 1919, di un'omonima chiesa di antichissima costruzione (1151).

Economia

Il complesso delle attività economiche riesce agarantire alla comunità un certo benessere ma trarrebbe sicuri benefici da più forti legami di interazione fra i diversi settori produttivi. In altre parole, agricoltura, zootecnia (allevamento di ovini e bovini), industria e terziario non si integrano e sostengono a vicenda come dovrebbero: mancano infatti una solida industria di trasformazione a cui destinare i raccolti di cereali, ortaggi, uva e olive -sono presenti invece nel comprensorio un certo numero di imprese manifatturiere dei materiali da costruzione e di officine metallurgiche concentrate in un insediamento produttivo- e un'efficace rete di distribuzione in grado di gestire il mercato dei prodotti agricoli. Sarebbe inoltre auspicabile un impegno collettivo teso al potenziamento del sistema delle infrastrutture di servizio. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative ed è capace di una limitata offerta di istruzione con le sole scuole materne ed elementari di cui dispone -è dotato inoltre di una biblioteca comunale attualmente non funzionante-; privo di strutture alberghiere, vanta tuttavia un discreto complesso di impianti sportivi, che comprende un bocciodromo e alcuni campi da tennis, di bocce, di pallacanestro e di calcio, a disposizione della squadra locale (San Martino sulla Marrucina Associazione Sportiva), che milita nei campionati minori. La domanda interna di servizi sanitari ha come imprescindibile riferimento una farmacia.

Il complesso delle attività economiche riesce agarantire alla comunità un certo benessere ma trarrebbe sicuri benefici da più forti legami di interazione fra i diversi settori produttivi. In altre parole, agricoltura, zootecnia (allevamento di ovini e bovini), industria e terziario non si integrano e sostengono a vicenda come dovrebbero: mancano infatti una solida industria di trasformazione a cui destinare i raccolti di cereali, ortaggi, uva e olive -sono presenti invece nel comprensorio un certo numero di imprese manifatturiere dei materiali da costruzione e di officine metallurgiche concentrate in un insediamento produttivo- e un'efficace rete di distribuzione in grado di gestire il mercato dei prodotti agricoli. Sarebbe inoltre auspicabile un impegno collettivo teso al potenziamento del sistema delle infrastrutture di servizio. Il comune non ospita importanti sedi burocratico-amministrative ed è capace di una limitata offerta di istruzione con le sole scuole materne ed elementari di cui dispone -è dotato inoltre di una biblioteca comunale attualmente non funzionante-; privo di strutture alberghiere, vanta tuttavia un discreto complesso di impianti sportivi, che comprende un bocciodromo e alcuni campi da tennis, di bocce, di pallacanestro e di calcio, a disposizione della squadra locale (San Martino sulla Marrucina Associazione Sportiva), che milita nei campionati minori. La domanda interna di servizi sanitari ha come imprescindibile riferimento una farmacia.

Relazioni

La scarsa attenzione che i turisti riservano a questi luoghi è determinata dalla mancanza di forti elementi ambientali di richiamo, a cui si cerca di ovviare offrendo momenti di aggregazione e di rievocazione dei tratti più tipici della cultura e del folclore locale. La festa del Patrono S. Giuseppe si celebra il 19 marzo, con funzioni religiose e festeggiamenti popolari.

La scarsa attenzione che i turisti riservano a questi luoghi è determinata dalla mancanza di forti elementi ambientali di richiamo, a cui si cerca di ovviare offrendo momenti di aggregazione e di rievocazione dei tratti più tipici della cultura e del folclore locale. La festa del Patrono S. Giuseppe si celebra il 19 marzo, con funzioni religiose e festeggiamenti popolari.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Martino sulla Marrucina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.