Descrizione

Centro di pianura, di origini non molto antiche, la cui popolazione è dedita, oltre che alle attività agricole, anche ad attività di tipo commerciale e industriale. La comunità dei sanmartinesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo a Pavai e alla località Rotta del comune di Travacò Siccomario-, interessato da un fenomeno di espansione edilizia e raccolto in maniera ordinata intorno al suo corso principale; tra le altre località le più popolose sono Bivio Cava Manara -contigua alle località Cava Manara e Gallo del comune di Cava Manara-, Case Nuove, Madonna, Molinello, Santa Croce, Colombarolo e Zerbi. Il territorio, del tutto pianeggiante, disegna un profilo geometrico molto regolare, con lievi variazioni altimetriche. La sua vicinanza a due grandi fiumi (il Ticino e il Po) ha influito sull'aspetto del terreno, un tempo particolarmente paludoso e oggi ricoperto da un rigoglioso manto boscoso. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo rosso, tre spighe di grano d'oro, ordinate in fascia e accostate in capo e in punta da due fasce ondate d'argento.

Centro di pianura, di origini non molto antiche, la cui popolazione è dedita, oltre che alle attività agricole, anche ad attività di tipo commerciale e industriale. La comunità dei sanmartinesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo a Pavai e alla località Rotta del comune di Travacò Siccomario-, interessato da un fenomeno di espansione edilizia e raccolto in maniera ordinata intorno al suo corso principale; tra le altre località le più popolose sono Bivio Cava Manara -contigua alle località Cava Manara e Gallo del comune di Cava Manara-, Case Nuove, Madonna, Molinello, Santa Croce, Colombarolo e Zerbi. Il territorio, del tutto pianeggiante, disegna un profilo geometrico molto regolare, con lievi variazioni altimetriche. La sua vicinanza a due grandi fiumi (il Ticino e il Po) ha influito sull'aspetto del terreno, un tempo particolarmente paludoso e oggi ricoperto da un rigoglioso manto boscoso. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo rosso, tre spighe di grano d'oro, ordinate in fascia e accostate in capo e in punta da due fasce ondate d'argento.

Storia

La sua storia è strettamente legata al mutevole andamento del Po, che con le sue frequenti alluvioni ha provocato grandi distruzioni e mutamenti territoriali, come quello riguardante la località di Mezzanino che, situata in origine sulla sponda sinistra del fiume, venne a trovarsi su quella opposta, nell'Oltrepò, dopo la rovinosa inondazione del 18 ottobre del 1839, che provocò anche la totale distruzione di Mezzano, località del vicino comune di Travacò Siccomario. L'aspetto del terreno, un tempo molto paludoso, sembra aver ispirato il nome di questo centro, da alcuni ricollegato all'espressione SICUT MARE e da altri al patronimico di origine germanica "Sigemar". A partire dal Medioevo furono avviati i lavori di bonifica di queste terre, nel tentativo di metterle al riparo dalla forza devastante delle acque mediante la costruzione di argini, rivelatisi però inadeguati, come testimoniato dai disastri provocati dalle piene in tempi non molto lontani: alla grande alluvione del 1839 ne seguì un'altra nel 1857. Le sue vicende storiche hanno ricalcato quelle del vicino capoluogo di provincia: si ricorda in particolare la sosta effettua qui da Carlo Alberto di Savoia nel marzo 1848 prima della battaglia contro gli austriaci. Tra i monumenti spiccano il seicentesco santuario della Madonna delle Grazie e la chiesa parrocchiale di San Martino, costruita nella prima metà del XVIII secolo su un precedente edificio di culto dell'undicesimo secolo.

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Economia

Il centro non è sede di uffici, fatta eccezione per quelli deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia rimane legata per tradizione all'agricoltura, praticata attraverso varie aziende agricole e dedita alla coltivazione di cereali, frumento, foraggi e frutteti. Nell'industria si registra lo sviluppo del comparto metalmeccanico, seguito da quelli edile, chimico e tessile mentre non mancano alcune falegnamerie. Tali attività e la presenza di più sportelli bancari sono accompagnate da un tenore di vita piuttosto elevato. Ben rappresentato è anche il terziario, che affianca all'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria una buona rete commerciale e sviluppati servizi amministrativi, scolastici e di consulenza informatica. Tra le strutture sociali vi è un asilo nido mentre nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione primaria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive comprendono un buon numero di ristoranti e alcuni esercizi alberghieri mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Il centro non è sede di uffici, fatta eccezione per quelli deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia rimane legata per tradizione all'agricoltura, praticata attraverso varie aziende agricole e dedita alla coltivazione di cereali, frumento, foraggi e frutteti. Nell'industria si registra lo sviluppo del comparto metalmeccanico, seguito da quelli edile, chimico e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> mentre non mancano alcune falegnamerie. Tali attività e la presenza di più sportelli bancari sono accompagnate da un tenore di vita piuttosto elevato. Ben rappresentato è anche il terziario, che affianca all'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria una buona rete commerciale e sviluppati servizi amministrativi, scolastici e di consulenza informatica. Tra le strutture sociali vi è un asilo nido mentre nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione primaria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive comprendono un buon numero di ristoranti e alcuni esercizi alberghieri mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non faccia registrare un particolare movimento turistico, nonostante la sua appartenenza al  Parco della Valle del Ticino, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie allo sviluppo dell'industria meccanica, che favorisce l'assorbimento di consistenti flussi di manodopera. La comunità svolge una vita molto tranquilla senza i ritmi frenetici delle grandi città, ponendosi, per le sue attività commerciali, al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni limitrofi. Il Patrono è San Martino, la cui festa viene celebrata l'11 novembre.

Sebbene non faccia registrare un particolare movimento turistico, nonostante la sua appartenenza al  <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PARCODELLAVALLEDELTICINO'>Parco della Valle del Ticino</a>, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie allo sviluppo dell'industria meccanica, che favorisce l'assorbimento di consistenti flussi di manodopera. La comunità svolge una vita molto tranquilla senza i ritmi frenetici delle grandi città, ponendosi, per le sue attività commerciali, al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni limitrofi. Il Patrono è San Martino, la cui festa viene celebrata l'11 novembre.

Località

Bivio Cava Manara, Case Nuove, Colombarolo, Madonna, Molinello, Santa Croce, Stazione FF.SS. Cava Manara

Bivio Cava Manara, Case Nuove, Colombarolo, Madonna, Molinello, Santa Croce, Stazione FF.SS. Cava Manara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Martino Siccomario rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.