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SAN LàZZARO DI SàVENA (BO)

 
Stemma del comune non disponibile
 

Servizi

  • Stazione ferroviaria: a Bologna
  • Porto: a Ravenna
  • Aeroporto: a Bologna/Borgo Panigale e a Milano/Malpensa
  • Carabinieri: a San Làzzaro di Sàvena
  • Guardia di finanza: a Bologna
  • Vigili del fuoco: a Bologna
  • Corte d'Appello: a Bologna
  • Tribunale: a Bologna
  • Farmacia: a San Làzzaro di Sàvena
  • Ospedale: a Bologna
  • Scuole: a San Làzzaro di Sàvena
  • Biblioteche: a San Làzzaro di Sàvena
  • Musei: a San Làzzaro di Sàvena
  • Uff.Postale: a San Làzzaro di Sàvena
 

Località

  • Salta elenco località
  • Borgatella, 
  • Case Grandi, 
  • Caselle, 
  • Casette, 
  • Castel dei Britti, 
  • Castiglia, 
  • Colunga, 
  • Croara, 
  • Farneto, 
  • La Fabbreria, 
  • La Mura San Carlo, 
  • Martiri di Pizzacalvo, 
  • Mirandola, 
  • Pizzocalvo, 
  • Ponticella, 
  • Pulce, 
  • San Lazzaro, 
  • Tortorella Vecchia, 
  • Villa Bianca. 
   

Comune di San Làzzaro di Sàvena - Statistiche

Cittadina collinare, di antiche origini, presenta un quadro economico fiorente, grazie allo sviluppo dell’industria e del terziario. I sanlazzaresi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale; tra le altre località le più popolose sono: Case Grandi, Castel dei Britti, Farneto, Martiri di Pizzocalvo, Ponticella e Pulce. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche più accentuate nella parte meridionale. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, “inquartato”, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nella prima sezione, smaltata di bianco, è raffigurato il “ponte delle sirene”, che divide il territorio da quello dell’Appodiato degli Alemanni; sullo sfondo verde del secondo e del terzo campo spicca il motto LIBERTAS, a ricordo del periodo in cui il comune fu soggetto a Bologna, nella cui arma è presente la leggenda; la quarta partizione, infine, racchiude, su sfondo bianco, l’immagine del mendico Lazzaro col suo cane. Lo scudo è sormontato da una lupa, simbolo di carità, che allatta Romolo e Remo.

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