Descrizione

Cittadina di origine incerta situata in pianura; l'agricoltura costituisce la sua principale risorsa. I sangiuseppesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e per la maggior parte vivono concentrati nel capoluogo comunale, saldatosi ai comuni di Ottaviano e Terzigno per effetto della forte espansione edilizia degli ultimi decenni; una piccola parte della comunità risiede anche nella località di Piano del Principe, ampliatasi in direzione di Poggiomarino. L'abitato, dominato dalla mole del vulcano Somma-Vesuvio, presenta la tipica pianta dei centri di crocicchio; il paesaggio che lo circonda ha un aspetto assai vario in quanto si dispiega dalle ripide pendici del vulcano Vesuvio a quelle del Somma, ricche di boschi cedui e di vegetazione ad alto fusto, fino alla sottostante pianura, caratterizzata dalla presenza massiccia di insediamenti urbani e industriali. Lo stemma comunale, concesso con regio Decreto, è attraversato da una sbarra contenente un giglio di giardino.  

Cittadina di origine incerta situata in pianura; l'agricoltura costituisce la sua principale risorsa. I sangiuseppesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e per la maggior parte vivono concentrati nel capoluogo comunale, saldatosi ai comuni di Ottaviano e Terzigno per effetto della forte espansione edilizia degli ultimi decenni; una piccola parte della comunità risiede anche nella località di Piano del Principe, ampliatasi in direzione di Poggiomarino. L'abitato, dominato dalla mole del vulcano Somma-Vesuvio, presenta la tipica pianta dei centri di crocicchio; il paesaggio che lo circonda ha un aspetto assai vario in quanto si dispiega dalle ripide pendici del vulcano Vesuvio a quelle del Somma, ricche di boschi cedui e di vegetazione ad alto fusto, fino alla sottostante pianura, caratterizzata dalla presenza massiccia di insediamenti urbani e industriali. Lo stemma comunale, concesso con regio Decreto, è attraversato da una sbarra contenente un giglio di giardino.  

Storia

Denominata San Giuseppe fino al 1894, deve il nome al suo Patrono e alla vicinanza del Vesuvio. Il territorio comunale appartenne alla vicina Ottaviano e nelle fonti si trova citato appunto come TERRA OCTAJANI. Nel 1622, infatti, Scipione Boccia donò a Ottaviano una piccola estensione di terreno della sua masseria per la costruzione di una chiesa dedicata a San Giuseppe, presso la quale un gran numero di abitanti della stessa Ottaviano trovò riparo dalla grande eruzione del Vesuvio del 1631. Comune dal 1893, nel 1906 fu colpita da una pioggia di materiali vulcanici, che causò la morte di oltre 100 persone. Il patrimonio storico-architettonico del comune comprende, tra l'altro, la villa del duca Pironti e numerose chiese: il santuario di San Giuseppe, la chiesa di San Francesco ai Casilli, la chiesa di Santa Maria della Scala, la chiesa dedicata a San Leonardo e alla Vergine Maria Madre di Dio e la cappella di Piano del Principe. Dagli anni Sessanta ad oggi l'evoluzione demografica ha mostrato un andamento crescente.  

Denominata San Giuseppe fino al 1894, deve il nome al suo Patrono e alla vicinanza del Vesuvio. Il territorio comunale appartenne alla vicina Ottaviano e nelle fonti si trova citato appunto come TERRA OCTAJANI. Nel 1622, infatti, Scipione Boccia donò a Ottaviano una piccola estensione di terreno della sua masseria per la costruzione di una chiesa dedicata a San Giuseppe, presso la quale un gran numero di abitanti della stessa Ottaviano trovò riparo dalla grande eruzione del Vesuvio del 1631. Comune dal 1893, nel 1906 fu colpita da una pioggia di materiali vulcanici, che causò la morte di oltre 100 persone. Il patrimonio storico-architettonico del comune comprende, tra l'altro, la villa del duca Pironti e numerose chiese: il santuario di San Giuseppe, la chiesa di San Francesco ai Casilli, la chiesa di Santa Maria della Scala, la chiesa dedicata a San Leonardo e alla Vergine Maria Madre di Dio e la cappella di Piano del Principe. Dagli anni Sessanta ad oggi l'evoluzione demografica ha mostrato un andamento crescente.  

Economia

Nonostante la vita attiva e l'apertura alle novità, l'attaccamento alle tradizioni rimane ancora solido; dopo tutto buona parte dei sangiuseppesi è occupata nel settore primario, che produce cereali, ortaggi e frutta (uva, nocciole, susine e albicocche). Per quanto riguarda il settore industriale, spicca la presenza di alcune imprese di medie dimensioni nei comparti della trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli e della lavorazione della pietra. Assai carente, soprattutto nel campo dell'intermediazione bancaria, è la dotazione di servizi privati mentre, per ciò che riguarda le infrastrutture sociali destinate alla formazione scolastica e alla diffusione della cultura, sono presenti una biblioteca comunale, le scuole dell'obbligo e vari istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado (scuola e istituto magistrale, istituto tecnico per geometri e istituto tecnico commerciale), compresi un seminario, un'accademia musicale e un'accademia della moda. Oltre che degli uffici municipali, postali e della guardia di finanza, il comune è sede di distretto sanitario e dispone di un presidio di guardia medica, di una casa di riposo e di una casa di cura convenzionata; l'apparato ricettivo non comprende alberghi.  

Nonostante la vita attiva e l'apertura alle novità, l'attaccamento alle tradizioni rimane ancora solido; dopo tutto buona parte dei sangiuseppesi è occupata nel settore primario, che produce cereali, ortaggi e frutta (uva, nocciole, susine e albicocche). Per quanto riguarda il settore industriale, spicca la presenza di alcune imprese di medie dimensioni nei comparti della trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli e della lavorazione della pietra. Assai carente, soprattutto nel campo dell'intermediazione bancaria, è la dotazione di servizi privati mentre, per ciò che riguarda le infrastrutture sociali destinate alla formazione scolastica e alla diffusione della cultura, sono presenti una biblioteca comunale, le scuole dell'obbligo e vari istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado (scuola e istituto magistrale, istituto tecnico per geometri e istituto tecnico commerciale), compresi un seminario, un'accademia musicale e un'accademia della moda. Oltre che degli uffici municipali, postali e della guardia di finanza, il comune è sede di distretto sanitario e dispone di un presidio di guardia medica, di una casa di riposo e di una casa di cura convenzionata; l'apparato ricettivo non comprende alberghi.  

Relazioni

Esercita un forte richiamo commerciale, soprattutto per ciò che riguarda l'abbigliamento. Numerose e interessanti manifestazioni, che si svolgono tra Natale e Capodanno, rendono l'ultima settimana dell'anno particolarmente animata: il presepe vivente (28-29 dicembre), il Natale in piazza (30 dicembre) e soprattutto il Natale dei mestieri (dal 27 al 30 dicembre), esposizione delle sorprendenti opere di mastri fiorai e pasticceri e di altri prodotti di artigianato artistico. Il Patrono San Giuseppe si celebra il 19 marzo.

Esercita un forte richiamo commerciale, soprattutto per ciò che riguarda l'abbigliamento. Numerose e interessanti manifestazioni, che si svolgono tra Natale e Capodanno, rendono l'ultima settimana dell'anno particolarmente animata: il presepe vivente (28-29 dicembre), il Natale in piazza (30 dicembre) e soprattutto il Natale dei mestieri (dal 27 al 30 dicembre), esposizione delle sorprendenti opere di mastri fiorai e pasticceri e di altri prodotti di artigianato artistico. Il Patrono San Giuseppe si celebra il 19 marzo.

Località

Piano del Principe

Piano del Principe

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Giuseppe Vesuviano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.