Descrizione

Comune di pianura, di origini romane, con un'economia principalmente agricola, anche se non mancano modeste attività industriali e commerciali. I sangiorgesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che ha conservato un'impronta rurale, non manifestando evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio disegna un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti (che vanno da un minimo di 94 metri sul livello del mare ad un massimo di 104 metri); di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Un tipico elemento naturalistico di questa zona è rappresentato dai "dossi", formazioni di sabbia dall'aspetto di piccole dune ricoperte da vegetazione spontanea erbacea e arborea; la fauna, inoltre, è costituita da specie rare. In passato i dossi erano diffusi in tutta la Lomellina ma le bonifiche agrarie ne hanno causato la scomparsa.

Comune di pianura, di origini romane, con un'economia principalmente agricola, anche se non mancano modeste attività industriali e commerciali. I sangiorgesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che ha conservato un'impronta rurale, non manifestando evidenti segni di espansione edilizia. Il territorio disegna un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti (che vanno da un minimo di 94 metri sul livello del mare ad un massimo di 104 metri); di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Un tipico elemento naturalistico di questa zona è rappresentato dai "dossi", formazioni di sabbia dall'aspetto di piccole dune ricoperte da vegetazione spontanea erbacea e arborea; la fauna, inoltre, è costituita da specie rare. In passato i dossi erano diffusi in tutta la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a> ma le bonifiche agrarie ne hanno causato la scomparsa.

Storia

Sebbene non si conoscano con precisione le origini del suo toponimo, fatto risalire da alcuni studiosi ai longobardi, che avevano un presidio nella vicina Lomello e come Patrono veneravano San Giorgio, è certa la sua esistenza fin da epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento di alcune tombe riferibili ad età non posteriore al IV secolo d.C. Molto si discute anche sulle vicende del borgo nel corso del Medioevo; si ipotizza che, da dipendenza del convento benedettino di San Maurizio, sito in una piccola località limitrofa, chiamata Monticello, esso col tempo non solo abbia acquistato l'autonomia ma, sul finire del XV secolo, si sia esteso a tal punto da assorbire anche Monticello. Saccheggiata più volte da truppe francesi verso la metà del XVII secolo, vide varie nobili famiglie susseguirsi alla sua guida: il feudo infatti passò dai Birago ai Simonetta, ai Pusterla, ai Guasco, ai Visconti e, dal 1742 all'invasione francese della fine del Settecento, fu dei marchesi Grattarola di Alessandria. Tra i monumenti figurano: la settecentesca parrocchiale di San Giorgio, in stile barocco e di dimensioni imponenti, edificata in sostituzione di una precedente costruzione in rovina; la chiesa di San Rocco del XVIII secolo, che occupa una piccola altura al centro dell'abitato, su cui un tempo sorgeva il castello; le chiesette di San Paolo e San Bernardo, realizzati nelle campagne circostanti l'abitato rispettivamente nel XIX e nel XX secolo; il convento e la chiesa di San Francesco, che, perse le caratteristiche originarie a causa di un incendio, sono ormai adibiti ad abitazioni e depositi.

Sebbene non si conoscano con precisione le origini del suo toponimo, fatto risalire da alcuni studiosi ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, che avevano un presidio nella vicina Lomello e come Patrono veneravano San Giorgio, è certa la sua esistenza fin da epoca romana, come testimoniato dal rinvenimento di alcune tombe riferibili ad età non posteriore al IV secolo d.C. Molto si discute anche sulle vicende del borgo nel corso del Medioevo; si ipotizza che, da dipendenza del convento benedettino di San Maurizio, sito in una piccola località limitrofa, chiamata Monticello, esso col tempo non solo abbia acquistato l'autonomia ma, sul finire del XV secolo, si sia esteso a tal punto da assorbire anche Monticello. Saccheggiata più volte da truppe francesi verso la metà del XVII secolo, vide varie nobili famiglie susseguirsi alla sua guida: il feudo infatti passò dai Birago ai Simonetta, ai Pusterla, ai Guasco, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e, dal 1742 all'invasione francese della fine del Settecento, fu dei marchesi Grattarola di Alessandria. Tra i monumenti figurano: la settecentesca parrocchiale di San Giorgio, in stile barocco e di dimensioni imponenti, edificata in sostituzione di una precedente costruzione in rovina; la chiesa di San Rocco del XVIII secolo, che occupa una piccola altura al centro dell'abitato, su cui un tempo sorgeva il castello; le chiesette di San Paolo e San Bernardo, realizzati nelle campagne circostanti l'abitato rispettivamente nel XIX e nel XX secolo; il convento e la chiesa di San Francesco, che, perse le caratteristiche originarie a causa di un incendio, sono ormai adibiti ad abitazioni e depositi.

Economia

Oltre che degli uffici destinati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede di una stazione dei carabinieri. L'economia locale si basa soprattutto sulle attività agricole, favorite dalle caratteristiche del terreno (che permettono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi e foraggi) e su uno sviluppatissimo allevamento di suini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole fabbriche tessili e meccaniche, oltre ad occupare un modesto numero di addetti nel comparto dell'edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta fra le strutture sociali un asilo nido e una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione primaria; mancano strutture destinate all'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non garantiscono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre che degli uffici destinati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede di una stazione dei carabinieri. L'economia locale si basa soprattutto sulle attività agricole, favorite dalle caratteristiche del terreno (che permettono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi e foraggi) e su uno sviluppatissimo allevamento di suini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e meccaniche, oltre ad occupare un modesto numero di addetti nel comparto dell'edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta fra le strutture sociali un asilo nido e una casa di riposo; nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione primaria; mancano strutture destinate all'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non garantiscono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non faccia registrare un particolare movimento turistico, per l'assenza di attrattive di rilievo, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle buone opportunità offerte dallo sviluppo degli allevamenti avicoli e suini; non manca tuttavia un certo pendolarismo verso le aree maggiormente industrializzate. I rapporti con i comuni vicini sono abbastanza intensi e legati in particolare alle sue attività commerciali. La festa del Patrono, San Giorgio, viene celebrata il 23 aprile.

Sebbene non faccia registrare un particolare movimento turistico, per l'assenza di attrattive di rilievo, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle buone opportunità offerte dallo sviluppo degli allevamenti avicoli e suini; non manca tuttavia un certo pendolarismo verso le aree maggiormente industrializzate. I rapporti con i comuni vicini sono abbastanza intensi e legati in particolare alle sue attività commerciali. La festa del Patrono, San Giorgio, viene celebrata il 23 aprile.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Giorgio di Lomellina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.