Descrizione

Cittadina collinare, di origine medievale ma dalle radici antiche, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. I puntesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio, fertile e produttivo, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili. L'abitato, che sorge ai piedi dell'imponente vulcano, mostra forti segni di espansione edilizia, dovuta, evidentemente, anche al massiccio incremento demografico, determinato sia dal saldo attivo del movimento naturale, sia, ancor più, da quello del movimento migratorio; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Cittadina collinare, di origine medievale ma dalle radici antiche, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza del settore industriale. I puntesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio, fertile e produttivo, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili. L'abitato, che sorge ai piedi dell'imponente vulcano, mostra forti segni di espansione edilizia, dovuta, evidentemente, anche al massiccio incremento demografico, determinato sia dal saldo attivo del movimento naturale, sia, ancor più, da quello del movimento migratorio; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Storia

Il toponimo riprende, nel determinato, il nome del Santo Patrono, mentre il determinante allude forse a qualche caratteristica morfologica del territorio in cui sorge la cittadina. Fu abitata sin dall'epoca antica, come testimoniano numerosi reperti archeologici della zona, di epoca greco-romana. In epoca medievale ci fu l'aggregazione di nuove abitazioni intorno a una preesistente “massa”, con successivo sviluppo lungo le direttrici viarie che collegavano questa con i centri vicini. Si formò, così, il nuovo borgo o “casale”, che rientrò nel territorio affidato, sul finire dell'undicesimo secolo, da Ruggero I il Normanno, conquistatore della Sicilia, all'Abbazia benedettina di Sant'Agata, con a capo il brettone Ansgherio. Nel 1239 il casale passò sotto Catania che, divenuta città demaniale, cioè alle dirette dipendenze del re Federico II di Svevia, estendeva la sua autorità amministrativa a un territorio più ampio. La situazione restò immutata anche durante le dominazioni angioina, aragonese e spagnola, fin quando, nel 1645, il casale fu venduto al duca Andrea Massa. Tra il 1652 e il 1654 tornò alle dipendenze di Catania, che però fu costretta a ridarlo ai Massa, non potendo far fronte agli impegni finanziari assunti con la Corona per averlo. In seguito, il governo del feudo passò nelle mani dei duchi di Aci Castello. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si segnalano: la chiesa madre, dedicata a San Giovanni, in stile tardo-barocco, che presenta la tipica facciata a tre ordini e una torre campanaria incorporata; accanto ad essa si erge l'elegante oratorio. Degne di nota per il loro valore artistico sono le numerose palazzine ottocentesche, con alcune forme settecentesche, che si possono ammirare lungo il corso principale.

Il toponimo riprende, nel determinato, il nome del Santo Patrono, mentre il determinante allude forse a qualche caratteristica morfologica del territorio in cui sorge la cittadina. Fu abitata sin dall'epoca antica, come testimoniano numerosi reperti archeologici della zona, di epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a>-romana. In epoca medievale ci fu l'aggregazione di nuove abitazioni intorno a una preesistente “massa”, con successivo sviluppo lungo le direttrici viarie che collegavano questa con i centri vicini. Si formò, così, il nuovo borgo o “casale”, che rientrò nel territorio affidato, sul finire dell'undicesimo secolo, da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RUGGEROI'>Ruggero I</a> il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>Normanno</a>, conquistatore della Sicilia, all'Abbazia benedettina di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SANTAGATA'>Sant'Agata</a>, con a capo il brettone Ansgherio. Nel 1239 il casale passò sotto Catania che, divenuta città demaniale, cioè alle dirette dipendenze del re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a>, estendeva la sua autorità amministrativa a un territorio più ampio. La situazione restò immutata anche durante le dominazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ANGIOINA'>angioina</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARAGONESE'>aragonese</a> e spagnola, fin quando, nel 1645, il casale fu venduto al duca Andrea Massa. Tra il 1652 e il 1654 tornò alle dipendenze di Catania, che però fu costretta a ridarlo ai Massa, non potendo far fronte agli impegni finanziari assunti con la Corona per averlo. In seguito, il governo del feudo passò nelle mani dei duchi di Aci Castello. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, si segnalano: la chiesa madre, dedicata a San Giovanni, in stile tardo-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>, che presenta la tipica facciata a tre ordini e una torre campanaria incorporata; accanto ad essa si erge l'elegante oratorio. Degne di nota per il loro valore artistico sono le numerose palazzine ottocentesche, con alcune forme settecentesche, che si possono ammirare lungo il corso principale.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L'agricoltura produce uva, olive, agrumi e altra frutta. L'industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, metalmeccanico, del legno, chimico, dei materiali da costruzione, degli strumenti ottici e attrezzature fotografiche, dei mobili, dell'edilizia e della produzione e distribuzione di energia elettrica e gas. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell'obbligo e vari istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca “Monsignor Giuseppe Scalia”. Alla diffusione dell'informazione e della cultura provvede anche un'emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L'agricoltura produce uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta. L'industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, metalmeccanico, del legno, chimico, dei materiali da costruzione, degli strumenti ottici e attrezzature fotografiche, dei mobili, dell'edilizia e della produzione e distribuzione di energia elettrica e gas. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell'obbligo e vari istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca “Monsignor Giuseppe Scalia”. Alla diffusione dell'informazione e della cultura provvede anche un'emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Grazie alla sua posizione, è coinvolta dal flusso turistico che interessa il capoluogo di provincia. Oltre alla possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni, offre anche l'opportunità di gustare i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale. Tra le manifestazioni si ricordano: i festeggiamenti del carnevale, con sfilate di carri allegorici; l'esposizione dell'antiquariato, a luglio, agosto e ottobre; l'estate puntese, con spettacoli d'arte varia e manifestazioni culturali. La festa del Patrono, San Giovanni Evangelista, si celebra il 27 dicembre. Ha dato i natali al vulcanologo Giuseppe Recupero (1720-1778) e al frate francescano, missionario in Cina, Gabriele Allegra (1907-1976).

Grazie alla sua posizione, è coinvolta dal flusso turistico che interessa il capoluogo di provincia. Oltre alla possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni, offre anche l'opportunità di gustare i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale. Tra le manifestazioni si ricordano: i festeggiamenti del carnevale, con sfilate di carri allegorici; l'esposizione dell'antiquariato, a luglio, agosto e ottobre; l'estate puntese, con spettacoli d'arte varia e manifestazioni culturali. La festa del Patrono, San Giovanni Evangelista, si celebra il 27 dicembre. Ha dato i natali al vulcanologo Giuseppe Recupero (1720-1778) e al frate francescano, missionario in Cina, Gabriele Allegra (1907-1976).

Località

Amato, Inchiuso, Indelicato, Villa Chiara

Amato, Inchiuso, Indelicato, Villa Chiara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Giovanni la Punta rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.