Descrizione

Centro di montagna, di origine medioevale, che ha sviluppato il tessuto industriale e il terziario. I sangiovannesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e varie località, delle quali le più popolose sono: Cornalita, San Gallo, D'Orzio, Roncaglia Entro, Capatelli, Portiera e Costa San Gallo-Santuario. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Centrale Bergamasca, San Rocco, Bosco Fuori, Brembilla, Callameri, Grumo, Mulera, Ornico, Palazzo, Pianca, Ronchi e Sentino, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 1.835 metri del monte Cancervo che, con il monte Sornadello, ne delimita la parte occidentale. L'abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Alla banda ondata azzurra che attraversa lo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con decreto del 1951, si sovrappone un castello di pietra merlato alla guelfa e posto su una pianura verde.

Centro di montagna, di origine medioevale, che ha sviluppato il tessuto industriale e il terziario. I sangiovannesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e varie località, delle quali le più popolose sono: Cornalita, San Gallo, D'Orzio, Roncaglia Entro, Capatelli, Portiera e Costa San Gallo-Santuario. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Centrale Bergamasca, San Rocco, Bosco Fuori, Brembilla, Callameri, Grumo, Mulera, Ornico, Palazzo, Pianca, Ronchi e Sentino, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 1.835 metri del monte Cancervo che, con il monte Sornadello, ne delimita la parte occidentale. L'abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Alla banda ondata azzurra che attraversa lo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con decreto del 1951, si sovrappone un castello di pietra merlato alla guelfa e posto su una pianura verde.

Storia

Posta in posizione favorevole per il controllo della vallata circostante, si sviluppò nel Medioevo, quando venne trasformata in un luogo fortificato; sono ancora visibili i resti di un castello appartenuto alla potente famiglia dei Boselli. I secoli successivi furono contrassegnati dalla dominazione veneziana senza che, peraltro, si possano segnalare episodi di particolare rilevanza storico-politica. Molto importante, invece, per la comunità cristiana fu la donazione, avvenuta nel 1495, di una spina che si ritiene provenga dalla corona di Cristo. Autore della singolare donazione fu un soldato della Repubblica veneta, originario della zona, che aveva a sua volta ricevuto la reliquia dalle autorità veneziane, come premio per l'eroismo dimostrato in battaglia. La spina, oggetto di grande venerazione, è attualmente custodita nella chiesa parrocchiale di San Giovanni. Numerose sono le testimonianze storico-architettoniche; fra queste meritano di essere citate: la parrocchiale e la chiesetta di Sant'Anna, a Pianca, entrambe quattrocentesche; la chiesa del Corpus Domini, in località Cornalita; la casa dell'Arlecchino, un edificio in stile veneziano, del XV secolo, così chiamato per la presenza, all'esterno, di un affresco con l'immagine della celebre maschera. Gran parte degli edifici sacri è abbellita dalle opere pittoriche di Carlo Ceresa, artista del luogo, operante nel XVII secolo.

Posta in posizione favorevole per il controllo della vallata circostante, si sviluppò nel Medioevo, quando venne trasformata in un luogo fortificato; sono ancora visibili i resti di un castello appartenuto alla potente famiglia dei Boselli. I secoli successivi furono contrassegnati dalla dominazione veneziana senza che, peraltro, si possano segnalare episodi di particolare rilevanza storico-politica. Molto importante, invece, per la comunità cristiana fu la donazione, avvenuta nel 1495, di una spina che si ritiene provenga dalla corona di Cristo. Autore della singolare donazione fu un soldato della Repubblica veneta, originario della zona, che aveva a sua volta ricevuto la reliquia dalle autorità veneziane, come premio per l'eroismo dimostrato in battaglia. La spina, oggetto di grande venerazione, è attualmente custodita nella chiesa parrocchiale di San Giovanni. Numerose sono le testimonianze storico-architettoniche; fra queste meritano di essere citate: la parrocchiale e la chiesetta di Sant'Anna, a Pianca, entrambe quattrocentesche; la chiesa del Corpus Domini, in località Cornalita; la casa dell'Arlecchino, un edificio in stile veneziano, del XV secolo, così chiamato per la presenza, all'esterno, di un affresco con l'immagine della celebre maschera. Gran parte degli edifici sacri è abbellita dalle opere pittoriche di Carlo Ceresa, artista del luogo, operante nel XVII secolo.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura ha decisamente perso terreno rispetto all'industria, costituita da numerose aziende che operano nei comparti tessile, cartario, automobilistico, lattiero-caseario, edile e della falegnameria. La capacità produttiva e di risparmio della popolazione giustifica la presenza di un articolato servizio bancario; una buona rete commerciale e attività di consulenza informatica completano il panorama del terziario. Priva di servizi pubblici particolarmente significati, non registra la presenza di strutture sociali di rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; a livello sanitario sono garantite le prestazioni fornite dal locale ospedale.

Nell'economia locale l'agricoltura ha decisamente perso terreno rispetto all'industria, costituita da numerose aziende che operano nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, cartario, automobilistico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>, edile e della falegnameria. La capacità produttiva e di risparmio della popolazione giustifica la presenza di un articolato servizio bancario; una buona rete commerciale e attività di consulenza informatica completano il panorama del terziario. Priva di servizi pubblici particolarmente significati, non registra la presenza di strutture sociali di rilievo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; a livello sanitario sono garantite le prestazioni fornite dal locale ospedale.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla vicinanza del Parco naturale delle Alpi Orobie bergamasche, richiama anche numerosi appassionati di canottaggio, che praticano questo sport lungo le rapide del Brembo. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività commerciali e alla presenza dell'ospedale, è molto frequentata pure per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali e lo sviluppo delle attività connesse al turismo consentono un notevole assorbimento di manodopera. Tra gli appuntamenti che annualmente animano la vita del centro, richiamando visitatori dai dintorni, vanno ricordate le numerose feste religiose e le manifestazioni culturali del mese di luglio. Il Patrono, San Giovanni Evangelista, viene festeggiato il 27 dicembre.

Meta di un significativo movimento di turisti, ai quali offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla vicinanza del Parco naturale delle Alpi Orobie bergamasche, richiama anche numerosi appassionati di canottaggio, che praticano questo sport lungo le rapide del Brembo. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività commerciali e alla presenza dell'ospedale, è molto frequentata pure per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali e lo sviluppo delle attività connesse al turismo consentono un notevole assorbimento di manodopera. Tra gli appuntamenti che annualmente animano la vita del centro, richiamando visitatori dai dintorni, vanno ricordate le numerose feste religiose e le manifestazioni culturali del mese di luglio. Il Patrono, San Giovanni Evangelista, viene festeggiato il 27 dicembre.

Località

Bosco Fuori, Cancervo-Sornadello, Capatelli, Centrale Bergamasca, Cornalita, Costa San Gallo, D'Orzio, Foppa, Grumo, Mulera, Ornico, Palazzo, Pianca, Piazzalina, Portiera, Pralungo, Roncaglia Entro, San Gallo, San Rocco, Sentino

Bosco Fuori, Cancervo-Sornadello, Capatelli, Centrale Bergamasca, Cornalita, Costa San Gallo, D'Orzio, Foppa, Grumo, Mulera, Ornico, Palazzo, Pianca, Piazzalina, Portiera, Pralungo, Roncaglia Entro, San Gallo, San Rocco, Sentino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Giovanni Bianco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.