Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I sangiorgini, il cui indice di vecchiaia è piuttosto alto, sono distribuiti per la maggior parte tra il capoluogo comunale, numerose case sparse e le località di Porto Nogaro, Villanova e Zellina. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Galli e Boscat, è attraversato da più corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è del tutto uniforme, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che determinano nell'abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, su sfondo azzurro, San Giorgio a cavallo, rappresentato nell'atto di uccidere un drago.

Centro di pianura, di antiche origini, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I sangiorgini, il cui indice di vecchiaia è piuttosto alto, sono distribuiti per la maggior parte tra il capoluogo comunale, numerose case sparse e le località di Porto Nogaro, Villanova e Zellina. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Galli e Boscat, è attraversato da più corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è del tutto uniforme, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che determinano nell'abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, su sfondo azzurro, San Giorgio a cavallo, rappresentato nell'atto di uccidere un drago.

Storia

Citata in un documento del secolo XI, ha origini più antiche: probabilmente i primi insediamenti nella zona risalgono all'epoca della fondazione della prestigiosa colonia di Aquileia, cioè al II a.C., quando il governo romano inviò in Friuli numerosi coloni per rendere produttivi i terreni fino ad allora incolti. Se la prima parte del toponimo si richiama al culto dell'omonimo Santo, la seconda potrebbe derivare dal termine latino NUCARIUS, ‘albero di noce', o dal nome di qualche antico gruppo stanziatosi lungo il fiume Corno. Seguendo le sorti di Aquileia, durante i secoli bui dell'alto Medioevo registrò un progressivo impoverimento, aggravato dall'impaludamento della fascia costiera. Possedimento del patriarcato aquileiese, nel 1420 entrò a far parte dei domini della repubblica veneta, che si servì del Corno per far arrivare al mare grandi quantitativi di legname, provenienti dal boschi della Carnia e diretti agli arsenali veneziani. Nel 1521, con la dieta di Worms, passò sotto la dominazione austriaca, che si protrasse, sia pure con la parentesi napoleonica del regno italico, fino al 1866, quando fu annessa all'Italia, venendosi a trovare a confine con l'impero asburgico. Durante il primo conflitto mondiale fu sede della “Università castrense”, in cui effettuavano il tirocinio i medici in servizio di leva. Dal punto di vista storico-architettonico va ricordata la settecentesca chiesa di San Giorgio, sul cui portone domina una scultura raffigurante il Santo e il drago.

Citata in un documento del secolo XI, ha origini più antiche: probabilmente i primi insediamenti nella zona risalgono all'epoca della fondazione della prestigiosa colonia di Aquileia, cioè al II a.C., quando il governo romano inviò in Friuli numerosi coloni per rendere produttivi i terreni fino ad allora incolti. Se la prima parte del toponimo si richiama al culto dell'omonimo Santo, la seconda potrebbe derivare dal termine latino NUCARIUS, ‘albero di noce', o dal nome di qualche antico gruppo stanziatosi lungo il fiume Corno. Seguendo le sorti di Aquileia, durante i secoli bui dell'alto Medioevo registrò un progressivo impoverimento, aggravato dall'impaludamento della fascia costiera. Possedimento del patriarcato aquileiese, nel 1420 entrò a far parte dei domini della repubblica veneta, che si servì del Corno per far arrivare al mare grandi quantitativi di legname, provenienti dal boschi della Carnia e diretti agli arsenali veneziani. Nel 1521, con la dieta di Worms, passò sotto la dominazione austriaca, che si protrasse, sia pure con la parentesi napoleonica del regno italico, fino al 1866, quando fu annessa all'Italia, venendosi a trovare a confine con l'impero asburgico. Durante il primo conflitto mondiale fu sede della “Università castrense”, in cui effettuavano il tirocinio i medici in servizio di leva. Dal punto di vista storico-architettonico va ricordata la settecentesca chiesa di San Giorgio, sul cui portone domina una scultura raffigurante il Santo e il drago.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede delle stazioni dei carabinieri e della guardia di finanza. L'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori opportunità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, cantieristico, tessile, metalmeccanico, elettronico, conciario, della lavorazione del legno e della produzione di mobili, laterizi, apparecchi medicali, articoli in plastica nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone della rete distributiva (sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l'economia locale. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo e includono un istituto professionale industriale e un istituto tecnico per periti aziendali, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede delle stazioni dei carabinieri e della guardia di finanza. L'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si basa sulla coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori opportunità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, cantieristico, tessile, metalmeccanico, elettronico, conciario, della lavorazione del legno e della produzione di mobili, laterizi, apparecchi medicali, articoli in plastica nonché di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone della rete distributiva (sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l'economia locale. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo e includono un istituto professionale industriale e un istituto tecnico per periti aziendali, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

È abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamento industriali, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I rapporti con il circondario, cui gli abitanti si rivolgono per i servizi non forniti localmente, sono piuttosto intensi. La festa più importante è quella del venerdì Santo, (di ringraziamento alla Madonna Addolorata), in ricordo di una guarigione avvenuta durante un'epidemia di peste, nel corso del XVIII secolo. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra il 23 gennaio.

È abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamento industriali, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I rapporti con il circondario, cui gli abitanti si rivolgono per i servizi non forniti localmente, sono piuttosto intensi. La festa più importante è quella del venerdì Santo, (di ringraziamento alla Madonna Addolorata), in ricordo di una guarigione avvenuta durante un'epidemia di peste, nel corso del XVIII secolo. La festa del Patrono, San Giorgio, si celebra il 23 gennaio.

Località

Boscat, Galli, Porto Nogaro, Villanova, Zellina

Boscat, Galli, Porto Nogaro, Villanova, Zellina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Giorgio di Nogaro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.