Descrizione

Piccola comunità di pianura, di origine antica, presenta un’economia di tipo prevalentemente agricolo. I sangiacomesi, che mostrano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte risiede nel nucleo urbano di Ruscallo nonché in molte case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che si sviluppa lungo la statale, ha la tipica struttura del borgo rurale; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di pianura. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, azzurra, si raffigura San Giacomo Apostolo e Martire, in maestà, nell’atto di benedire, con una mano, e di trattenere, con l’altra, la palma del martirio, verde; la seconda partizione è costituita da una croce rossa in campo argenteo; il terzo campo, a sfondo verde, racchiude una pianta di riso d’oro, sradicata.

Piccola comunità di pianura, di origine antica, presenta un’economia di tipo prevalentemente agricolo. I sangiacomesi, che mostrano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte risiede nel nucleo urbano di Ruscallo nonché in molte case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che si sviluppa lungo la statale, ha la tipica struttura del borgo rurale; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di pianura. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, azzurra, si raffigura San Giacomo Apostolo e Martire, in maestà, nell’atto di benedire, con una mano, e di trattenere, con l’altra, la palma del martirio, verde; la seconda partizione è costituita da una croce rossa in campo argenteo; il terzo campo, a sfondo verde, racchiude una pianta di riso d’oro, sradicata.

Storia

Il toponimo, mutato nel 1964 da Cascine San Giacomo a quello attuale, non ha mantenuto il suo significato etimologico, legato alle sue origini. Le sue vicende sono strettamente legate a quelle del feudo di Rovasenda, a cui apparteneva con il nome di Cascine di Rovasenda. Nel 1621 Carlo Emanuele I di Savoia la concesse, con il titolo comitale, al marchese Mercurino Carlo Antonio di Gattinara. La sua storia successiva non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Il suo patrimonio storico-architettonico non è particolarmente ricco ed è rappresentato soprattutto da edifici religiosi. Di particolare interesse è la parrocchiale di San Giacomo Apostolo, rimaneggiata e ampliata tante volte da stravolgerne l’impianto originario. Sebbene sia sprovvista di elementi decorativi di particolare pregio, presenta, nella volta a botte della navata centrale, alcuni discreti affreschi. All’Ottocento risale la costruzione del coro e dell’altare dedicato alla Madonna del Rosario. Degna di nota è anche la casa parrocchiale, del 1837, che presenta un loggiato ad arcate al piano superiore che si estende per tutta la lunghezza dell’edificio. Sul territorio comunale sono presenti, inoltre, due piccoli oratori interessanti seppure di modesto valore architettonico: uno dedicato a San Rocco, il più antico, e l’altro alla Madonna.

Il toponimo, mutato nel 1964 da Cascine San Giacomo a quello attuale, non ha mantenuto il suo significato etimologico, legato alle sue origini. Le sue vicende sono strettamente legate a quelle del feudo di Rovasenda, a cui apparteneva con il nome di Cascine di Rovasenda. Nel 1621 <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOEMANUELEIDISAVOIA'>Carlo Emanuele I di Savoia</a> la concesse, con il titolo comitale, al marchese Mercurino Carlo Antonio di Gattinara. La sua storia successiva non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Il suo patrimonio storico-architettonico non è particolarmente ricco ed è rappresentato soprattutto da edifici religiosi. Di particolare interesse è la parrocchiale di San Giacomo Apostolo, rimaneggiata e ampliata tante volte da stravolgerne l’impianto originario. Sebbene sia sprovvista di elementi decorativi di particolare pregio, presenta, nella volta a botte della navata centrale, alcuni discreti affreschi. All’Ottocento risale la costruzione del coro e dell’altare dedicato alla Madonna del Rosario. Degna di nota è anche la casa parrocchiale, del 1837, che presenta un loggiato ad arcate al piano superiore che si estende per tutta la lunghezza dell’edificio. Sul territorio comunale sono presenti, inoltre, due piccoli oratori interessanti seppure di modesto valore architettonico: uno dedicato a San Rocco, il più antico, e l’altro alla Madonna.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Nella struttura economica locale riveste un ruolo importante l’agricoltura: si producono cereali (soprattutto riso); parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di suini e avicoli. L’industria è costituita da poche imprese che operano nei comparti tessile, edile, della lavorazione del legno e metallurgico. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche del posto consentono di frequentare solamente le scuole materne ed elementari; mancano inoltre le strutture culturali, come biblioteche o musei, per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie sono del tutto assenti.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Nella struttura economica locale riveste un ruolo importante l’agricoltura: si producono cereali (soprattutto riso); parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di suini e avicoli. L’industria è costituita da poche imprese che operano nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, edile, della lavorazione del legno e metallurgico. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche del posto consentono di frequentare solamente le scuole materne ed elementari; mancano inoltre le strutture culturali, come biblioteche o musei, per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie sono del tutto assenti.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, effettuare interessanti escursioni nei dintorni e gustare le specialità gastronomiche locali. Alla scarsa affluenza turistica fa riscontro uno scarso afflusso dall’esterno anche nel mondo del lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire neppure l’impiego di tutta la manodopera locale costretta, pertanto, a raggiungere le aree più sviluppate. Non sono molto numerose le manifestazioni tradizionali, religiose, culturali o ricreative, che vi si svolgono e che concorrono ad allietare la comunità e a richiamare, periodicamente, numerosi visitatori dai centri limitrofi; tra queste si segnala la sagra del riso, che si svolge la prima domenica di luglio. La festa del Patrono, San Giacomo, si celebra il 25 luglio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, effettuare interessanti escursioni nei dintorni e gustare le specialità gastronomiche locali. Alla scarsa affluenza turistica fa riscontro uno scarso afflusso dall’esterno anche nel mondo del lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire neppure l’impiego di tutta la manodopera locale costretta, pertanto, a raggiungere le aree più sviluppate. Non sono molto numerose le manifestazioni tradizionali, religiose, culturali o ricreative, che vi si svolgono e che concorrono ad allietare la comunità e a richiamare, periodicamente, numerosi visitatori dai centri limitrofi; tra queste si segnala la sagra del riso, che si svolge la prima domenica di luglio. La festa del Patrono, San Giacomo, si celebra il 25 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Giacomo Vercellese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.