Descrizione

Centro di pianura, di origini antiche, con un’economia di tipo prevalentemente agricolo e industriale. I sandonacesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con differenze di altitudine impercettibili; vi si trova una zona denominata “Paludi”, in quanto per lunghi periodi è soggetta a impaludamenti, che arrecano danni alle colture, favorendo al tempo stesso la presenza di uccelli migratori. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è circondato da numerose masserie, nuclei vitali dell’antica civiltà contadina; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante.

Centro di pianura, di origini antiche, con un’economia di tipo prevalentemente agricolo e industriale. I sandonacesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con differenze di altitudine impercettibili; vi si trova una zona denominata “Paludi”, in quanto per lunghi periodi è soggetta a impaludamenti, che arrecano danni alle colture, favorendo al tempo stesso la presenza di uccelli migratori. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è circondato da numerose masserie, nuclei vitali dell’antica civiltà contadina; il suo andamento plano-altimetrico è pianeggiante.

Storia

Abitata fin da tempi preistorici (III millennio a.C.), stando alle armi litiche e agli altri reperti ritrovati in una grotta scoperta in località Mariana, registrò in seguito stanziamenti di messapi e romani, di cui pure sono pervenute varie testimonianze. La sua fondazione probabilmente va posta in relazione con l’opera dei monaci basiliani, i quali, abbandonate le terre d’Oriente, per sfuggire alle persecuzioni iconoclaste, si rifugiarono nel Salento, dove acquisirono vasti territori, rendendoli produttivi con una grande opera di bonifica. Lo sviluppo dell’agricoltura fece affluire nella zona numerosi lavoratori, che vi costruirono delle abitazioni, dando così vita al primo nucleo del borgo. Il toponimo, in origine Donaci, si ritiene costituito dal termine indoeuropeo “san” o “sand”, ‘acqua”, e dal greco “donakes”, ‘canne’, per cui avrebbe il significato di ‘acqua nel canneto’. Attraversata dal cosiddetto “Limitone dei greci”, la via messapica e romana, poi trasformata in linea di frontiera fortificata tra i possedimenti bizantini e i domini longobardi del ducato di Benevento, nel Medioevo fu feudo della Chiesa di Brindisi. La sua storia, in cui mancano avvenimenti di particolare rilievo, ha seguito quella del resto della regione, assoggettata nel corso dei secoli a diverse dominazioni. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: l’ottocentesca parrocchiale; la chiesa di San Luigi e quella di Santa Maria di Crepacore, risalente forse al VII-IX secolo, presso la masseria Le Torri. Interessanti sono i resti dell’antico tempietto di San Misirino, in località Monticello; sorto probabilmente, in età tardo-romana, come edificio sepolcrale, fu trasformato in chiesa nel periodo bizantino, tra il VI e il VII secolo; importante luogo di culto cristiano del Salento, presenta elementi della tecnica costruttiva armeno-bizantina innestati su quella romana.

Abitata fin da tempi preistorici (III millennio a.C.), stando alle armi litiche e agli altri reperti ritrovati in una grotta scoperta in località Mariana, registrò in seguito stanziamenti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPI'>messapi</a> e romani, di cui pure sono pervenute varie testimonianze. La sua fondazione probabilmente va posta in relazione con l’opera dei monaci basiliani, i quali, abbandonate le terre d’Oriente, per sfuggire alle persecuzioni iconoclaste, si rifugiarono nel Salento, dove acquisirono vasti territori, rendendoli produttivi con una grande opera di bonifica. Lo sviluppo dell’agricoltura fece affluire nella zona numerosi lavoratori, che vi costruirono delle abitazioni, dando così vita al primo nucleo del borgo. Il toponimo, in origine Donaci, si ritiene costituito dal termine indoeuropeo “san” o “sand”, ‘acqua”, e dal greco “donakes”, ‘canne’, per cui avrebbe il significato di ‘acqua nel canneto’. Attraversata dal cosiddetto “Limitone dei greci”, la via <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPICA'>messapica</a> e romana, poi trasformata in linea di frontiera fortificata tra i possedimenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINI'>bizantini</a> e i domini <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> del ducato di Benevento, nel Medioevo fu feudo della Chiesa di Brindisi. La sua storia, in cui mancano avvenimenti di particolare rilievo, ha seguito quella del resto della regione, assoggettata nel corso dei secoli a diverse dominazioni. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: l’ottocentesca parrocchiale; la chiesa di San Luigi e quella di Santa Maria di Crepacore, risalente forse al VII-IX secolo, presso la masseria Le Torri. Interessanti sono i resti dell’antico tempietto di San Misirino, in località Monticello; sorto probabilmente, in età tardo-romana, come edificio sepolcrale, fu trasformato in chiesa nel periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINO'>bizantino</a>, tra il VI e il VII secolo; importante luogo di culto cristiano del Salento, presenta elementi della tecnica costruttiva armeno-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINA'>bizantina</a> innestati su quella romana.

Economia

L’agricoltura, pratica con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta; si allevano ovini e caprini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, dell’abbigliamento, del legno, della produzione e distribuzione di gas. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto magistrale. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede pure l’emittente radiotelevisiva del posto. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; c’è la Pro Loco. Sono assicurate le prestazioni fornite da un poliambulatorio.

L’agricoltura, pratica con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta; si allevano ovini e caprini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, dell’abbigliamento, del legno, della produzione e distribuzione di gas. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono un istituto magistrale. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede pure l’emittente radiotelevisiva del posto. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; c’è la Pro Loco. Sono assicurate le prestazioni fornite da un poliambulatorio.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i genuini prodotti locali e ammirare le pregevoli tracce che la storia ha lasciato lungo il “Limitone dei greci”. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti; tra questi meritano di essere citati: il mercato settimanale, il martedì; la fiera di San Vincenzo Ferreri, il 5 aprile; la festa di San Luigi Gonzaga, il 21 giugno; l’“Estate sandonacese”, con varie manifestazioni nei mesi di luglio, agosto e settembre; la festa di San Vincenzo Ferreri, accompagnata dalla sagra del vino nuovo, il 12 ottobre, e la sagra del “pizzu” (pane tradizionale senza lievito), la prima domenica di novembre. La festa della Patrona, Santa Maria delle Grazie, si celebra il 5 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i genuini prodotti locali e ammirare le pregevoli tracce che la storia ha lasciato lungo il “Limitone dei greci”. I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti; tra questi meritano di essere citati: il mercato settimanale, il martedì; la fiera di San Vincenzo Ferreri, il 5 aprile; la festa di San Luigi Gonzaga, il 21 giugno; l’“Estate sandonacese”, con varie manifestazioni nei mesi di luglio, agosto e settembre; la festa di San Vincenzo Ferreri, accompagnata dalla sagra del vino nuovo, il 12 ottobre, e la sagra del “pizzu” (pane tradizionale senza lievito), la prima domenica di novembre. La festa della Patrona, Santa Maria delle Grazie, si celebra il 5 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Donaci rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.