Descrizione

Centro collinare, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I sandanielesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Cimano e Villanova. Il territorio, molto fertile, perché abbondantemente irrigato, presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata nella parte centrale. L’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico leggermente vario. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una croce di Sant’Andrea d’argento.

Centro collinare, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I sandanielesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Cimano e Villanova. Il territorio, molto fertile, perché abbondantemente irrigato, presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata nella parte centrale. L’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico leggermente vario. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una croce di Sant’Andrea d’argento.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoca preistorica, come testimoniato dal rinvenimento delle tracce di un castelliere, databile tra il 900 e il 700 a.C.; a questi subentrarono stanziamenti di etruschi e celti, popolazioni nomadi che, dedite all'allevamento e al commercio, vi introdussero l'uso di conservare la carne sotto sale. Numerosi reperti del I secolo d.C., tra cui diverse ville rustiche, attestano la presenza romana nel territorio. Il toponimo riflette il nome del Santo Patrono; la specificazione “del Friuli” fu aggiunta nel 1867. Superato il periodo delle invasioni barbariche, registrò una ripresa economica sotto i bizantini e i longobardi. Con la discesa dei franchi, alla fine del secolo VIII secolo, si instaurò un ordinamento feudale oppressivo e deleterio per i contadini, che continuò per tutto il Medioevo. Feudo del patriarca di Aquileia, fu dotata di fortificazioni e venne assegnata ai signori di Varmo. Dalla seconda metà del Quattrocento si sviluppò una comunità piuttosto libera, svincolata dal potere dei feudatari e che conservò una certa autonomia amministrativa anche durante la signoria veneziana, sotto la quale conobbe un grande sviluppo in campo artistico e letterario. Con la pace di Campoformio, del 1797, passò sotto la dominazione austriaca che, sia pure con la parentesi del Regno Italico, si protrasse fino al 1866, quando fu annessa all’Italia. Ai danni causati dai due conflitti mondiali si sono aggiunti quelli del terribile terremoto del 1976. Tra le testimonianze storico-artistiche, oltre ai ruderi del castello medievale, spiccano: il Duomo di S. Michele Arcangelo; le chiese di S. Daniele, Sant’Antonio Abate, della Madonna della Fratta e della Madonna di Strada; i palazzi Polcenigo, Masetti de Concina, municipale e del Monte di Pietà.

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoca preistorica, come testimoniato dal rinvenimento delle tracce di un castelliere, databile tra il 900 e il 700 a.C.; a questi subentrarono stanziamenti di etruschi e celti, popolazioni nomadi che, dedite all'allevamento e al commercio, vi introdussero l'uso di conservare la carne sotto sale. Numerosi reperti del I secolo d.C., tra cui diverse ville rustiche, attestano la presenza romana nel territorio. Il toponimo riflette il nome del Santo Patrono; la specificazione “del Friuli” fu aggiunta nel 1867. Superato il periodo delle invasioni barbariche, registrò una ripresa economica sotto i bizantini e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>. Con la discesa dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=FRANCHI'>franchi</a>, alla fine del secolo VIII secolo, si instaurò un ordinamento feudale oppressivo e deleterio per i contadini, che continuò per tutto il Medioevo. Feudo del patriarca di Aquileia, fu dotata di fortificazioni e venne assegnata ai signori di Varmo. Dalla seconda metà del Quattrocento si sviluppò una comunità piuttosto libera, svincolata dal potere dei feudatari e che conservò una certa autonomia amministrativa anche durante la signoria veneziana, sotto la quale conobbe un grande sviluppo in campo artistico e letterario. Con la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>, del 1797, passò sotto la dominazione austriaca che, sia pure con la parentesi del Regno Italico, si protrasse fino al 1866, quando fu annessa all’Italia. Ai danni causati dai due conflitti mondiali si sono aggiunti quelli del terribile terremoto del 1976. Tra le testimonianze storico-artistiche, oltre ai ruderi del castello medievale, spiccano: il Duomo di S. Michele Arcangelo; le chiese di S. Daniele, Sant’Antonio Abate, della Madonna della Fratta e della Madonna di Strada; i palazzi Polcenigo, Masetti de Concina, municipale e del Monte di Pietà.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 4, della stazione dei carabinieri, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco. L'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, foraggi, ortaggi e vite, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Sviluppate sono le industrie calzaturiera e alimentare, in particolare la lavorazione e la conservazione di carne e prodotti a base di carne. A queste si affiancano numerose aziende che operano nei comparti edile, cartario, elettrico, lattiero-caseario, tessile, metalmeccanico, dei materiali da costruzione, della tipografia, della pelletteria, della produzione di gas, della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi; non mancano gioiellerie, oreficerie e fabbriche di mobili e articoli in plastica. Il terziario si compone dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono l’istituto professionale industriale e gli istituti tecnici commerciale e per geometri, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo civico. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Sono garantiti il servizio farmaceutico e le prestazioni fornite dal locale ospedale.

È sede del distretto scolastico n. 4, della stazione dei carabinieri, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco. L'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, foraggi, ortaggi e vite, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Sviluppate sono le industrie calzaturiera e alimentare, in particolare la lavorazione e la conservazione di carne e prodotti a base di carne. A queste si affiancano numerose aziende che operano nei comparti edile, cartario, elettrico, lattiero-caseario, tessile, metalmeccanico, dei materiali da costruzione, della tipografia, della pelletteria, della produzione di gas, della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi; non mancano gioiellerie, oreficerie e fabbriche di mobili e articoli in plastica. Il terziario si compone dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e includono l’istituto professionale industriale e gli istituti tecnici commerciale e per geometri, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca e dal museo civico. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Sono garantiti il servizio farmaceutico e le prestazioni fornite dal locale ospedale.

Relazioni

I rapporti con il circondario risultano molto intensi, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, e alla presenza del presidio ospedaliero e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Non mancano manifestazioni di vario genere, che contribuiscono ad aumentare il flusso dei visitatori; tra queste meritano di essere citati: la “Cavalchina”, sfilata carnascialesca, che si tiene a febbraio; i concerti e le rassegne cinematografiche, ad agosto; la sfilata “Aria di moda”, a settembre, e la sagra del prosciutto. La festa del Patrono, S. Daniele, si celebra il 28 agosto. Dal 1985 è gemellata con Altkirch (Francia).

I rapporti con il circondario risultano molto intensi, grazie agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, e alla presenza del presidio ospedaliero e degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Non mancano manifestazioni di vario genere, che contribuiscono ad aumentare il flusso dei visitatori; tra queste meritano di essere citati: la “Cavalchina”, sfilata carnascialesca, che si tiene a febbraio; i concerti e le rassegne cinematografiche, ad agosto; la sfilata “Aria di moda”, a settembre, e la sagra del prosciutto. La festa del Patrono, S. Daniele, si celebra il 28 agosto. Dal 1985 è gemellata con Altkirch (Francia).

Località

Aonedis di Là, Aonedis di Qua, Cimano, Lago di Ragogna, Soprapaludo, Villanova

Aonedis di Là, Aonedis di Qua, Cimano, Lago di Ragogna, Soprapaludo, Villanova

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Daniele del Friuli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.