Descrizione

Centro di pianura, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I sancesariani, con un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Aria Sana e Lequile. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo aureo, un grappolo d’uva; la seconda sezione, trinciata, riporta una stella d’oro a otto raggi posta in capo, in campo rosso, e un’altra identica posta in punta, in campo azzurro. Sullo sfondo azzurro del capo spiccano le lettere d’oro S e C maiuscole.

Centro di pianura, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I sancesariani, con un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Aria Sana e Lequile. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo aureo, un grappolo d’uva; la seconda sezione, trinciata, riporta una stella d’oro a otto raggi posta in capo, in campo rosso, e un’altra identica posta in punta, in campo azzurro. Sullo sfondo azzurro del capo spiccano le lettere d’oro S e C maiuscole.

Storia

La sua fondazione risale alla prima metà del III secolo a.C., quando nella zona intorno a Lecce, divenuta un importante insediamento militare romano, sorsero varie ville che, col tempo, si estesero, dando vita al nucleo originario dell’attuale abitato. Chiamata semplicemente San Cesario fino a un regio decreto del 1863, che aggiunse la specificazione, deriva il toponimo dal culto del Santo Patrono. Dopo la caduta dell’impero romano si aprì alle invasioni barbariche, subendo inevitabili saccheggi. Assoggettata a più dominazioni, appartenne a diversi signori: possedimento degli Orsini del Balzo, passò successivamente nelle mani degli Acaya, ai quali subentrarono i Condò, i Bonsecolo, i Guarini e i Vaaz d’Andrada. Ultimi proprietari furono i duchi Marulli, che ne conservarono il possesso fino all’abolizione del feudalesimo, all’inizio dell’Ottocento. Tra i monumenti spiccano: il seicentesco palazzo ducale, oggi sede municipale, edificato dai Vaaz d’Andrada e rimaneggiato dai Marulli, nel XVIII secolo; la chiesetta di San Giovanni Evangelista, del Trecento, contenente, tra l’altro, un sarcofago di epoca alto-medievale; la parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, in cui si possono ammirare pregevoli opere d’arte, e la chiesa di Sant’Elia, in stile barocco, eretta su una precedente struttura, del Medioevo.

La sua fondazione risale alla prima metà del III secolo a.C., quando nella zona intorno a Lecce, divenuta un importante insediamento militare romano, sorsero varie ville che, col tempo, si estesero, dando vita al nucleo originario dell’attuale abitato. Chiamata semplicemente San Cesario fino a un regio decreto del 1863, che aggiunse la specificazione, deriva il toponimo dal culto del Santo Patrono. Dopo la caduta dell’impero romano si aprì alle invasioni barbariche, subendo inevitabili saccheggi. Assoggettata a più dominazioni, appartenne a diversi signori: possedimento degli Orsini del Balzo, passò successivamente nelle mani degli Acaya, ai quali subentrarono i Condò, i Bonsecolo, i Guarini e i Vaaz d’Andrada. Ultimi proprietari furono i duchi Marulli, che ne conservarono il possesso fino all’abolizione del feudalesimo, all’inizio dell’Ottocento. Tra i monumenti spiccano: il seicentesco palazzo ducale, oggi sede municipale, edificato dai Vaaz d’Andrada e rimaneggiato dai Marulli, nel XVIII secolo; la chiesetta di San Giovanni Evangelista, del Trecento, contenente, tra l’altro, un sarcofago di epoca alto-medievale; la parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, in cui si possono ammirare pregevoli opere d’arte, e la chiesa di Sant’Elia, in stile barocco, eretta su una precedente struttura, del Medioevo.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede del distretto scolastico n. 39 e della stazione dei carabinieri. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, elettronico, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, della lavorazione del tabacco, della pesca e piscicoltura; a queste si affiancano fabbriche della gomma, oltre che di mobili, laterizi, prodotti petroliferi raffinati e macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale completa il quadro delle attività terziarie. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e un centro per anziani. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale, dalla raccolta “Leandro” e dal museo civico. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche l’emittente radiotelevisiva del posto. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dall’ospedale locale.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede del distretto scolastico n. 39 e della stazione dei carabinieri. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta, è integrata dall’allevamento di bovini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, elettronico, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, della lavorazione del tabacco, della pesca e piscicoltura; a queste si affiancano fabbriche della gomma, oltre che di mobili, laterizi, prodotti petroliferi raffinati e macchine per l’agricoltura e la silvicoltura. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale completa il quadro delle attività terziarie. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e un centro per anziani. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale, dalla raccolta “Leandro” e dal museo civico. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche l’emittente radiotelevisiva del posto. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dall’ospedale locale.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i piatti tipici della locale cucina, tra cui gli “zumari e ceci” e i “cagghjubbi al ragù”. Frequentata per lavoro, poichè i suoi stabilimenti industriali consentono di richiamare manodopera dai dintorni, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni del circondario, grazie anche alla presenza del presidio ospedaliero. Tra gli appuntamenti consueti merita di essere citata la festa di San Giuseppe della Stella, che si svolge il 6 aprile. Il mercato settimanale ha luogo il martedì. La festa del Patrono, San Cesario, viene celebrata la quarta domenica di luglio.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare i piatti tipici della locale cucina, tra cui gli “zumari e ceci” e i “cagghjubbi al ragù”. Frequentata per lavoro, poichè i suoi stabilimenti industriali consentono di richiamare manodopera dai dintorni, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni del circondario, grazie anche alla presenza del presidio ospedaliero. Tra gli appuntamenti consueti merita di essere citata la festa di San Giuseppe della Stella, che si svolge il 6 aprile. Il mercato settimanale ha luogo il martedì. La festa del Patrono, San Cesario, viene celebrata la quarta domenica di luglio.

Località

Aria Sana, Lequile

Aria Sana, Lequile

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Cesario di Lecce rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.