Descrizione

Centro di pianura, classificato “comune sparso” con sede in località Pieris, è di antiche origini e ha un’economia di tipo agricolo e industriale. I sancanzianesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono distribuiti per la maggior parte tra l’omonima località Begliano, Isola Morosini e, ovviamente, il capoluogo comunale. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Marcorina I, Marcorina II, Paradiso, Rondon, Terranova e Zoccato nonché numerose case sparse, è molto fertile, perché abbondantemente irrigato; il suo profilo geometrico è del tutto uniforme, con variazioni di altitudine quasi irrilevanti, che imprimono all’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Lo stemma comunale ufficiale è in attesa del decreto di approvazione e concessione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quello usato dal comune è riprodotto in alto.

Centro di pianura, classificato “comune sparso” con sede in località Pieris, è di antiche origini e ha un’economia di tipo agricolo e industriale. I sancanzianesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono distribuiti per la maggior parte tra l’omonima località Begliano, Isola Morosini e, ovviamente, il capoluogo comunale. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Marcorina I, Marcorina II, Paradiso, Rondon, Terranova e Zoccato nonché numerose case sparse, è molto fertile, perché abbondantemente irrigato; il suo profilo geometrico è del tutto uniforme, con variazioni di altitudine quasi irrilevanti, che imprimono all’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico decisamente pianeggiante. Lo stemma comunale ufficiale è in attesa del decreto di approvazione e concessione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quello usato dal comune è riprodotto in alto.

Storia

Abitata fin da epoca preistorica, registrò in seguito stanziamenti di celti e romani, la cui presenza nella zona è testimoniata dai numerosi reperti archeologici rinvenuti. Teatro, all’inizio del IV secolo d.C., del martirio dei Santi Cancio, Canciano e Cancianilla, dal nome dei quali cui deriva il toponimo, fu anticamente chiamata Aquae Gradatae. La specificazione “d’Isonzo” fu aggiunta nel 1923. Dopo la caduta dell’impero romano si aprì alle invasioni barbariche e venne devastata dagli unni. Conquistata poi dai longobardi, tra la fine del IX e l’inizio del X secolo subì le incursioni degli ungari, che seminarono morte e distruzione in tutto il Friuli. Possedimento del patriarcato di Aquileia, ne seguì le sorti, passando alla repubblica veneta nel 1420. Con la pace di Campoformio, del 1797, che sancì il declino della Serenissima, fu assegnata all’Austria, sotto il cui dominio tornò anche dopo la parentesi napoleonica. Campo di battaglia durante la prima guerra mondiale, al termine della quale fu annessa all’Italia, fece parte della provincia di Trieste fino al 1947. Il patrimonio storico-architettonico annovera vari edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale, affiancata da un’antica torre campanaria; la chiesetta di Santo Spirito, di forma circolare, perché sorta sui resti del battistero della pieve del XII secolo, e la quattrocentesca chiesetta di San Proto, in cui sono conservati i sarcofagi dei Santi Proto e Crisogono. Interessante è anche il cosiddetto Antiquarium Cansianensis, contenente vari reperti di epoca romana.

Abitata fin da epoca preistorica, registrò in seguito stanziamenti di celti e romani, la cui presenza nella zona è testimoniata dai numerosi reperti archeologici rinvenuti. Teatro, all’inizio del IV secolo d.C., del martirio dei Santi Cancio, Canciano e Cancianilla, dal nome dei quali cui deriva il toponimo, fu anticamente chiamata Aquae Gradatae. La specificazione “d’Isonzo” fu aggiunta nel 1923. Dopo la caduta dell’impero romano si aprì alle invasioni barbariche e venne devastata dagli unni. Conquistata poi dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, tra la fine del IX e l’inizio del X secolo subì le incursioni degli ungari, che seminarono morte e distruzione in tutto il Friuli. Possedimento del patriarcato di Aquileia, ne seguì le sorti, passando alla repubblica veneta nel 1420. Con la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>, del 1797, che sancì il declino della Serenissima, fu assegnata all’Austria, sotto il cui dominio tornò anche dopo la parentesi napoleonica. Campo di battaglia durante la prima guerra mondiale, al termine della quale fu annessa all’Italia, fece parte della provincia di Trieste fino al 1947. Il patrimonio storico-architettonico annovera vari edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale, affiancata da un’antica torre campanaria; la chiesetta di Santo Spirito, di forma circolare, perché sorta sui resti del battistero della pieve del XII secolo, e la quattrocentesca chiesetta di San Proto, in cui sono conservati i sarcofagi dei Santi Proto e Crisogono. Interessante è anche il cosiddetto Antiquarium Cansianensis, contenente vari reperti di epoca romana.

Economia

L’economia locale, alquanto florida, è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, frutta e vite; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, elettrico, metalmeccanico, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione e della fabbricazione di strumenti ottici e fotografici. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono una buona possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

L’economia locale, alquanto florida, è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, frutta e vite; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, elettrico, metalmeccanico, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione e della fabbricazione di strumenti ottici e fotografici. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono una buona possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, raggiungendo facilmente le vicine località costiere, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con il circondario si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, tra i quali sono: l’esposizione di fossili e il concerto d’inizio d’anno, a gennaio; il mercatino delle pulci, ad aprile; il mercato dell’antiquariato e dell’artigianato, a maggio; la festa di San Canciano o Canziano, a giugno; la rassegna “Hobbistica e collezionismo”, la lucciolata e la conferenza medica, a settembre. La Patrona è la Madonna della Salute, la cui festa si celebra il 21 novembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, raggiungendo facilmente le vicine località costiere, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti, alquanto rilevanti, con il circondario si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti, tra i quali sono: l’esposizione di fossili e il concerto d’inizio d’anno, a gennaio; il mercatino delle pulci, ad aprile; il mercato dell’antiquariato e dell’artigianato, a maggio; la festa di San Canciano o Canziano, a giugno; la rassegna “Hobbistica e collezionismo”, la lucciolata e la conferenza medica, a settembre. La Patrona è la Madonna della Salute, la cui festa si celebra il 21 novembre.

Località

Amministrazione, Begliano, Isola Morosini, Le Pezzate, Marcorina, Paradiso, Pieris, Zoccato

Amministrazione, Begliano, Isola Morosini, Le Pezzate, Marcorina, Paradiso, Pieris, Zoccato

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Canzian d'Isonzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.