Descrizione

Centro di pianura, di origine medievale, che ha affiancato un significativo sviluppo industriale alle tradizionali attività agricole. I sambenedettini, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono distribuiti in numerose case sparse e in svariati aggregati urbani, dei quali, oltre al capoluogo comunale, i più popolosi sono: Bardelle-Camatta-Gorgo, Mirasole, Portiolo, San Siro, Zovo e Brede. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate: di questa sua conformazione risente il capoluogo comunale, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, aureo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di un serpente verde, curvato in ovale, che racchiude una fede posta in campo di cielo e accompagnata in punta da un'azzurra campagna fluttuosa d'argento.

Centro di pianura, di origine medievale, che ha affiancato un significativo sviluppo industriale alle tradizionali attività agricole. I sambenedettini, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono distribuiti in numerose case sparse e in svariati aggregati urbani, dei quali, oltre al capoluogo comunale, i più popolosi sono: Bardelle-Camatta-Gorgo, Mirasole, Portiolo, San Siro, Zovo e Brede. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate: di questa sua conformazione risente il capoluogo comunale, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, aureo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di un serpente verde, curvato in ovale, che racchiude una fede posta in campo di cielo e accompagnata in punta da un'azzurra campagna fluttuosa d'argento.

Storia

Le sue vicende si intrecciano strettamente con quelle del locale monastero benedettino, a cui Tedaldo di Canossa assegnò questo territorio all'inizio dell'XI secolo e dal quale deriva probabilmente anche il toponimo. Nel corso dei secoli il convento acquistò grande prestigio, tanto da diventare un importante punto di riferimento per la vita politica e religiosa della zona. Ceduto sul finire dell'undicesimo secolo da Matilde di Canossa a papa Gregorio VII e da questi ai cluniacensi francesi, estese man mano il suo dominio sulle terre circostanti, strappate alle acque grazie all'intenso lavoro di bonifica attuato dai suoi monaci. Nel 1419 vi si affermò la signoria dei Gonzaga, sotto i quali, nel XVI secolo, il borgo raggiunse il suo massimo splendore. Crebbe però nel frattempo il malcontento dei contadini, che reclamavano la proprietà dei terreni: si arrivò alla rivolta e alla dura repressione, protrattasi fino a quando l'imperatrice Maria Teresa d'Austria non accolse le ragioni dei coloni. Iniziò così il lento ma progressivo declino del cenobio, prolungatosi fino al 1797, quando Napoleone Bonaparte ne decretò la soppressione. Successivamente questi luoghi furono al centro del movimento di protesta contadina per la conquista di migliori condizioni di vita. Del suo patrimonio storico-monumentale fanno parte, oltre alle chiese, ai chiostri e agli edifici che compongono il complesso abbaziale, la chiesa di Santa Maria in Valverde (di origini romaniche), il palazzo dei Gonzaga di Vescovato a Portiolo nonché le parrocchiali e le corti rurali delle varie località.

Le sue vicende si intrecciano strettamente con quelle del locale monastero benedettino, a cui Tedaldo di Canossa assegnò questo territorio all'inizio dell'XI secolo e dal quale deriva probabilmente anche il toponimo. Nel corso dei secoli il convento acquistò grande prestigio, tanto da diventare un importante punto di riferimento per la vita politica e religiosa della zona. Ceduto sul finire dell'undicesimo secolo da Matilde di Canossa a papa Gregorio VII e da questi ai cluniacensi francesi, estese man mano il suo dominio sulle terre circostanti, strappate alle acque grazie all'intenso lavoro di bonifica attuato dai suoi monaci. Nel 1419 vi si affermò la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, sotto i quali, nel XVI secolo, il borgo raggiunse il suo massimo splendore. Crebbe però nel frattempo il malcontento dei contadini, che reclamavano la proprietà dei terreni: si arrivò alla rivolta e alla dura repressione, protrattasi fino a quando l'imperatrice Maria Teresa d'Austria non accolse le ragioni dei coloni. Iniziò così il lento ma progressivo declino del cenobio, prolungatosi fino al 1797, quando Napoleone Bonaparte ne decretò la soppressione. Successivamente questi luoghi furono al centro del movimento di protesta contadina per la conquista di migliori condizioni di vita. Del suo patrimonio storico-monumentale fanno parte, oltre alle chiese, ai chiostri e agli edifici che compongono il complesso abbaziale, la chiesa di Santa Maria in Valverde (di origini romaniche), il palazzo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a> di Vescovato a Portiolo nonché le parrocchiali e le corti rurali delle varie località.

Economia

Ospita una stazione dei carabinieri, oltre ai consueti uffici municipali e postali. Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini e caprini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da stabilimenti metalmeccanici; a questi si affiancano industrie alimentari (comprese quelle lattiero-casearie), del legno, di articoli in plastica, automobilistiche, tessili, dell'abbigliamento ed edili nonché fabbriche di macchine per la realizzazione di pozzi trivellati e di veicoli, carpenterie metalliche e filtri. Il terziario si compone della rete distributiva (le cui dimensioni sono tali da soddisfare almeno le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, è presente il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, se si eccettua una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono alcuni istituti professionali agrari, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo di etnografia e antropologia. Le strutture ricettive, che comprendono più esercizi di ristorazione, offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Ospita una stazione dei carabinieri, oltre ai consueti uffici municipali e postali. Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini e caprini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto da stabilimenti metalmeccanici; a questi si affiancano industrie alimentari (comprese quelle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIE'>lattiero-casearie</a>), del legno, di articoli in plastica, automobilistiche, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a>, dell'abbigliamento ed edili nonché fabbriche di macchine per la realizzazione di pozzi trivellati e di veicoli, carpenterie metalliche e filtri. Il terziario si compone della rete distributiva (le cui dimensioni sono tali da soddisfare almeno le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, è presente il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo, se si eccettua una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono alcuni istituti professionali agrari, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo di etnografia e antropologia. Le strutture ricettive, che comprendono più esercizi di ristorazione, offrono anche possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Meta di un significativo flusso turistico, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini grazie alle sue attività produttive e in particolare al suo sviluppo industriale, che consente di assorbire discreti flussi di manodopera esterna, nonché alla presenza degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Attirano visitatori anche alcuni tradizionali appuntamenti folcloristici, tra i quali vanno segnalati il mercatino dei ricordi, con l'esposizione mensile di oggetti di antiquariato, la fiera agricola di agosto e la festa agricolo-alimentare "Dal Nedar", che si svolge ad ottobre. La festa del Patrono, San Benedetto, viene celebrata il 21 marzo.

Meta di un significativo flusso turistico, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini grazie alle sue attività produttive e in particolare al suo sviluppo industriale, che consente di assorbire discreti flussi di manodopera esterna, nonché alla presenza degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Attirano visitatori anche alcuni tradizionali appuntamenti folcloristici, tra i quali vanno segnalati il mercatino dei ricordi, con l'esposizione mensile di oggetti di antiquariato, la fiera agricola di agosto e la festa agricolo-alimentare "Dal Nedar", che si svolge ad ottobre. La festa del Patrono, San Benedetto, viene celebrata il 21 marzo.

Località

Bardelle-Camatta-Gorgo, Brede, Cantiere Grisona, Case al Ponte, Cavecchia Boschi, Cittadella, Fortino, Mirasole, Portiolo, Ronco Nuovo, San Siro, Zara, Zovo

Bardelle-Camatta-Gorgo, Brede, Cantiere Grisona, Case al Ponte, Cavecchia Boschi, Cittadella, Fortino, Mirasole, Portiolo, Ronco Nuovo, San Siro, Zara, Zovo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Benedetto Po rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.