Descrizione

Comune di pianura, popolato fin dalla remota preistoria, le cui attività economiche principali sono quelle agricole e industriali. I sambassanesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, abitano, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Asperti, Ballante, San Giacomo e Ferie, quest'ultima interessata da una forte espansione edilizia, che ne ha determinato la contiguità con la località di Pizzighettone del comune omonimo. Il territorio si estende in prossimità di una zona paludosa (un tempo occupata dal lago Gerundo, originato dai frequenti straripamenti dei fiumi Adda, Brembo e Serio) e presenta un profilo geometrico decisamente regolare. Le variazioni plano-altimetriche del comprensorio sono, pertanto, quasi irrilevanti.

Comune di pianura, popolato fin dalla remota preistoria, le cui attività economiche principali sono quelle agricole e industriali. I sambassanesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, abitano, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Asperti, Ballante, San Giacomo e Ferie, quest'ultima interessata da una forte espansione edilizia, che ne ha determinato la contiguità con la località di Pizzighettone del comune omonimo. Il territorio si estende in prossimità di una zona paludosa (un tempo occupata dal lago Gerundo, originato dai frequenti straripamenti dei fiumi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a>, Brembo e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>) e presenta un profilo geometrico decisamente regolare. Le variazioni plano-altimetriche del comprensorio sono, pertanto, quasi irrilevanti.

Storia

I primi stanziamenti stabili nella zona interessarono la fascia costiera dell'antico lago Gerundo, lungo il quale sorsero insediamenti palafitticoli. Successivamente, con la colonizzazione romana, la località prese il nome di VICUS SERIOSUS, cioè villaggio del fiume Serio. Il toponimo odierno è, quindi, più recente ed è legato a San Bassano, vescovo di Lodi. Le prime attestazioni nelle fonti documentali si hanno intorno al 990, quando viene citata nel Codex Diplomaticus Longobardorum. Non se ne hanno altre notizie documentali fino al periodo dei Comuni. Nel 1162 fu reso "borgo franco" dal Barbarossa, la cui moglie soggiornò per sette mesi a San Bassano. Posta in una zona strategica fra Milano e Cremona, sarebbe stata sede di due castelli, ubicati sulle opposte sponde del fiume Serio. All'inizio del XII secolo risale la distruzione di uno dei due, ad opera dell'esercito al seguito dell'imperatore Lotario II; l'altro ne seguì la sorte verso la fine dello stesso secolo, per ordine di Federico Barbarossa, che volle così punire i cremonesi che non avevano voluto partecipare alle nozze del figlio Enrico VI a Milano. Da allora perse il suo ruolo strategico e agli inizi del XV secolo venne inglobata nel marchesato di Castellone, di cui era signore Cabrino Fondulo. L'antica parrocchiale di San Martino venne soppressa alla fine del XVIII secolo, che già aveva assunto le funzioni di oratorio. Appartengono al patrimonio storico-artistico del luogo l'oratorio della Beata Vergine del Rosario (che svolse dal XVI secolo anche funzione di parrocchiale e fu rimaneggiato nel Settecento) e l'attuale parrocchiale: dedicata a San Bassano, è un edificio a tre navate e conserva pregevoli opere d'arte, tra cui un'"Ascensione della Vergine con ai piedi San Bassano".

I primi stanziamenti stabili nella zona interessarono la fascia costiera dell'antico lago Gerundo, lungo il quale sorsero insediamenti palafitticoli. Successivamente, con la colonizzazione romana, la località prese il nome di VICUS SERIOSUS, cioè villaggio del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>. Il toponimo odierno è, quindi, più recente ed è legato a San Bassano, vescovo di Lodi. Le prime attestazioni nelle fonti documentali si hanno intorno al 990, quando viene citata nel Codex Diplomaticus Longobardorum. Non se ne hanno altre notizie documentali fino al periodo dei Comuni. Nel 1162 fu reso "borgo franco" dal Barbarossa, la cui moglie soggiornò per sette mesi a San Bassano. Posta in una zona strategica fra Milano e Cremona, sarebbe stata sede di due castelli, ubicati sulle opposte sponde del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>. All'inizio del XII secolo risale la distruzione di uno dei due, ad opera dell'esercito al seguito dell'imperatore Lotario II; l'altro ne seguì la sorte verso la fine dello stesso secolo, per ordine di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, che volle così punire i cremonesi che non avevano voluto partecipare alle nozze del figlio Enrico VI a Milano. Da allora perse il suo ruolo strategico e agli inizi del XV secolo venne inglobata nel marchesato di Castellone, di cui era signore Cabrino Fondulo. L'antica parrocchiale di San Martino venne soppressa alla fine del XVIII secolo, che già aveva assunto le funzioni di oratorio. Appartengono al patrimonio storico-artistico del luogo l'oratorio della Beata Vergine del Rosario (che svolse dal XVI secolo anche funzione di parrocchiale e fu rimaneggiato nel Settecento) e l'attuale parrocchiale: dedicata a San Bassano, è un edificio a tre navate e conserva pregevoli opere d'arte, tra cui un'"Ascensione della Vergine con ai piedi San Bassano".

Economia

È sede della Pro Loco; all'occorrenza, il sindaco rappresenta anche l'autorità di pubblica sicurezza, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. L'economia si basa sulle attività dei settori primario e secondario. Quest'ultimo è rappresentato da numerose imprese edili, particolarmente attive sul territorio, ma anche da quelle tessili e dell'abbigliamento, da opifici del mobile, oltre che da industrie alimentari. Vanto della produzione agro-industriale è l'ottimo miele. L'agricoltura trova espressione nella coltivazione di cereali, ortaggi e foraggi, alla quale si associa un discreto allevamento bovino, suino ed avicolo. Il livello di reddito e la capacità di risparmio della popolazione giustificano la presenza del servizio bancario; il quadro del terziario comprende inoltre una rete distributiva sufficiente a soddisfare le necessità della comunità. Se mancano strutture sociali, quali case di riposo o asili nido, l'offerta di strutture scolastiche consente almeno il conseguimento del titolo di studio obbligatorio. Il servizio di biblioteca, per parte sua, favorisce la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, oltre a fornire i mezzi per l'approfondimento personale della cultura. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. I servizi offerti dalle strutture sanitarie consistono nell'assistenza farmaceutica.

È sede della Pro Loco; all'occorrenza, il sindaco rappresenta anche l'autorità di pubblica sicurezza, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. L'economia si basa sulle attività dei settori primario e secondario. Quest'ultimo è rappresentato da numerose imprese edili, particolarmente attive sul territorio, ma anche da quelle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e dell'abbigliamento, da opifici del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>, oltre che da industrie alimentari. Vanto della produzione agro-industriale è l'ottimo miele. L'agricoltura trova espressione nella coltivazione di cereali, ortaggi e foraggi, alla quale si associa un discreto allevamento bovino, suino ed avicolo. Il livello di reddito e la capacità di risparmio della popolazione giustificano la presenza del servizio bancario; il quadro del terziario comprende inoltre una rete distributiva sufficiente a soddisfare le necessità della comunità. Se mancano strutture sociali, quali case di riposo o asili nido, l'offerta di strutture scolastiche consente almeno il conseguimento del titolo di studio obbligatorio. Il servizio di biblioteca, per parte sua, favorisce la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, oltre a fornire i mezzi per l'approfondimento personale della cultura. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. I servizi offerti dalle strutture sanitarie consistono nell'assistenza farmaceutica.

Relazioni

È abbastanza famosa oltre i confini municipali per l'ottima produzione di miele e attrae manodopera dal circondario grazie alle possibilità offerte dalle sue industrie. La promozione delle risorse locali è attuata mediante l'organizzazione di eventi culturali, come l'annuale rassegna canora, che ha inizio nel mese di luglio, o il settembre sambassanese, manifestazione di promozione dell'arte, della cultura e dello sport. A dicembre viene allestito un presepe vivente, mentre tra gennaio e febbraio si può prendere parte alla festa dei "Canti della merla". Per settembre, inoltre, viene organizzata la sagra autunnale. Il Patrono, San Bassano, si festeggia il 19 gennaio.

È abbastanza famosa oltre i confini municipali per l'ottima produzione di miele e attrae manodopera dal circondario grazie alle possibilità offerte dalle sue industrie. La promozione delle risorse locali è attuata mediante l'organizzazione di eventi culturali, come l'annuale rassegna canora, che ha inizio nel mese di luglio, o il settembre sambassanese, manifestazione di promozione dell'arte, della cultura e dello sport. A dicembre viene allestito un presepe vivente, mentre tra gennaio e febbraio si può prendere parte alla festa dei "Canti della merla". Per settembre, inoltre, viene organizzata la sagra autunnale. Il Patrono, San Bassano, si festeggia il 19 gennaio.

Località

Asperti, Ballante, Ferie, San Giacomo

Asperti, Ballante, Ferie, San Giacomo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di San Bassano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.