Descrizione

Piccola comunità di pianura, di origine medievale, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole. I salaschesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in pochi nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, che sorge ai due lati della strada per Tronzano Vercellese ed è attraversato dal Naviglio di Salasco, presenta una pianta irregolare. L’abitato non presenta alcuna espansione edilizia e ha un andamento plano-altimetrico tipico di pianura. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo argentato del primo campo spicca una torre rossa fondata su una pianura verde; nella seconda sezione, smaltata di rosso, campeggiano due spighe di riso d’oro, decussate; il terzo campo, azzurro, racchiude due spighe di grano d’oro, anch’esse decussate.

Piccola comunità di pianura, di origine medievale, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole. I salaschesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in pochi nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, che sorge ai due lati della strada per Tronzano Vercellese ed è attraversato dal Naviglio di Salasco, presenta una pianta irregolare. L’abitato non presenta alcuna espansione edilizia e ha un andamento plano-altimetrico tipico di pianura. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo argentato del primo campo spicca una torre rossa fondata su una pianura verde; nella seconda sezione, smaltata di rosso, campeggiano due spighe di riso d’oro, decussate; il terzo campo, azzurro, racchiude due spighe di grano d’oro, anch’esse decussate.

Storia

Il toponimo, di origine longobarda, è composto da “sala”, nei suoi svariati significati di ‘casa di campagna nobiliare, magazzino in cui venivano depositate le merci’, e dal suffisso -ASCO, subentrato nella toponomastica nel periodo dell’alto Medioevo. La sua storia è costellata da molti avvenimenti bellici: a cavallo tra il XIII e il XIV secolo fu quasi distrutta negli scontri tra guelfi e ghibellini, appartenendo l’antica famiglia Margheria alla fazione guelfa. Conobbe un periodo di pace durante la signoria dei Visconti nel 1353, ma già nel 1355 fu teatro di battaglie fra i signori di Milano e la lega anti-viscontea guidata dai marchesi di Monferrato, le cui milizie, una volta morto Gian Galeazzo Visconti nel 1402, invasero il vercellese per strappare i territori ai signori di Milano. Subentrarono definitivamente i Savoia solo nel 1427, in conseguenza di un atto di dedizione ad Amedeo VIII da parte dei Margaria del 1404. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Interessante, sotto il profilo storico-artistico, è il famoso castello, oggi adibito ad azienda agricola, sorto, più che per esigenze difensive, come luogo atto alla conservazione delle merci: esso si presenta a pianta quadrata con quattro torri agli angoli. Durante i lavori di ricostruzione l’ingresso principale è stato spostato da nord a est. Nell’edilizia religiosa, degne di nota sona anche: la parrocchiale di San Giacomo, costruita nella seconda metà del XVIII secolo, con un caratteristico campanile, e l’abbazia dei Santi Pietro e Benedetto, anch’essa del XVIII secolo.

Il toponimo, di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>, è composto da “sala”, nei suoi svariati significati di ‘casa di campagna nobiliare, magazzino in cui venivano depositate le merci’, e dal suffisso -ASCO, subentrato nella toponomastica nel periodo dell’alto Medioevo. La sua storia è costellata da molti avvenimenti bellici: a cavallo tra il XIII e il XIV secolo fu quasi distrutta negli scontri tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFI'>guelfi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GHIBELLINI'>ghibellini</a>, appartenendo l’antica famiglia Margheria alla fazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFA'>guelfa</a>. Conobbe un periodo di pace durante la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> nel 1353, ma già nel 1355 fu teatro di battaglie fra i signori di Milano e la lega anti-viscontea guidata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDIMONFERRATO'>marchesi di Monferrato</a>, le cui milizie, una volta morto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GIANGALEAZZOVISCONTI'>Gian Galeazzo Visconti</a> nel 1402, invasero il vercellese per strappare i territori ai signori di Milano. Subentrarono definitivamente i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> solo nel 1427, in conseguenza di un atto di dedizione ad <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AMEDEOVIII'>Amedeo VIII</a> da parte dei Margaria del 1404. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Interessante, sotto il profilo storico-artistico, è il famoso castello, oggi adibito ad azienda agricola, sorto, più che per esigenze difensive, come luogo atto alla conservazione delle merci: esso si presenta a pianta quadrata con quattro torri agli angoli. Durante i lavori di ricostruzione l’ingresso principale è stato spostato da nord a est. Nell’edilizia religiosa, degne di nota sona anche: la parrocchiale di San Giacomo, costruita nella seconda metà del XVIII secolo, con un caratteristico campanile, e l’abbazia dei Santi Pietro e Benedetto, anch’essa del XVIII secolo.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo fondamentale: si producono riso e ortaggi. L’industria è del tutto inesistente. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, così come strutture culturali come biblioteche o musei per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo fondamentale: si producono riso e ortaggi. L’industria è del tutto inesistente. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, così come strutture culturali come biblioteche o musei per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, effettuare interessanti escursioni nei dintorni e gustare le specialità del luogo. Intrattiene rapporti abbastanza intensi con i comuni limitrofi: la popolazione vi si rivolge soprattutto per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l’assorbimento di manodopera. Vive altresì rapporti con il circondario per gli scambi commerciali, il servizio sanitario di base, il completamento degli studi, l’espletamento di pratiche burocratiche e i servizi in genere. Non vi si svolgono significative manifestazioni tradizionali, religiose, culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare, periodicamente, visitatori dai dintorni. La festa patronale, dedicata a San Giacomo, si celebra il 25 luglio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, effettuare interessanti escursioni nei dintorni e gustare le specialità del luogo. Intrattiene rapporti abbastanza intensi con i comuni limitrofi: la popolazione vi si rivolge soprattutto per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l’assorbimento di manodopera. Vive altresì rapporti con il circondario per gli scambi commerciali, il servizio sanitario di base, il completamento degli studi, l’espletamento di pratiche burocratiche e i servizi in genere. Non vi si svolgono significative manifestazioni tradizionali, religiose, culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare, periodicamente, visitatori dai dintorni. La festa patronale, dedicata a San Giacomo, si celebra il 25 luglio.

Località

Selve

Selve

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Salasco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.