Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, ha un’economia basata sull’agricoltura, soprattutto sulla produzione di vini. I salesi, che presentano un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 150 a un massimo di 299 metri sul livello del mare. L’abitato, che sorge su un rilievo della dorsale collinare che separa i due corsi d’acqua, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di collina.

Comune collinare, di origine medievale, ha un’economia basata sull’agricoltura, soprattutto sulla produzione di vini. I salesi, che presentano un indice di vecchiaia raramente riscontrabile, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 150 a un massimo di 299 metri sul livello del mare. L’abitato, che sorge su un rilievo della dorsale collinare che separa i due corsi d’acqua, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di collina.

Storia

Il toponimo è attestato a partire dal 1218. L’unica variante presente nei documenti che la riguardano, è la forma “Sala”, appellativo derivante dalla voce longobarda “Sala” che designa ‘corte, edificio’ e, più specificatamente, ‘casa per la residenza padronale nella curtis o per la raccolta delle derrate dovute al padrone’. Successivamente assume il significato di ‘casa di campagna’. Tuttavia, nello studio della sua etimologia, può concorrere anche il termine italiano “Sala”, ‘grande stanza’, e quello latino indicante ‘canale, acquitrino’. Le sue origini risalgono all’epoca medievale. Come la maggior parte dei comuni della zona, partecipò anch’essa alle vicende storiche del marchesato del Monferrato, sebbene ebbe grande importanza anche il governo della famiglia dei Della Sala. La sua particolare posizione strategica la rese sempre oggetto di conquiste da parte di altri popoli, in particolar modo da parte dei francesi e degli spagnoli. Nel corso del XVIII secolo venne inglobata nei possedimenti dei Savoia. Interessanti sono le vestigia architettoniche di cui è dotata; maggiore suggestività le conferisce la piazza principale su cui è ubicata la parrocchiale di Santa Maria, nei cui pressi è visibile ciò che resta del castello medievale; degna di nota è anche la chiesa di San Giacomo, con le sue notevoli opere d’arte, e la cascina Narzo, un tempo sede di un antico monastero benedettino.

Il toponimo è attestato a partire dal 1218. L’unica variante presente nei documenti che la riguardano, è la forma “Sala”, appellativo derivante dalla voce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a> “Sala” che designa ‘corte, edificio’ e, più specificatamente, ‘casa per la residenza padronale nella curtis o per la raccolta delle derrate dovute al padrone’. Successivamente assume il significato di ‘casa di campagna’. Tuttavia, nello studio della sua etimologia, può concorrere anche il termine italiano “Sala”, ‘grande stanza’, e quello latino indicante ‘canale, acquitrino’. Le sue origini risalgono all’epoca medievale. Come la maggior parte dei comuni della zona, partecipò anch’essa alle vicende storiche del marchesato del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>, sebbene ebbe grande importanza anche il governo della famiglia dei Della Sala. La sua particolare posizione strategica la rese sempre oggetto di conquiste da parte di altri popoli, in particolar modo da parte dei francesi e degli spagnoli. Nel corso del XVIII secolo venne inglobata nei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Interessanti sono le vestigia architettoniche di cui è dotata; maggiore suggestività le conferisce la piazza principale su cui è ubicata la parrocchiale di Santa Maria, nei cui pressi è visibile ciò che resta del castello medievale; degna di nota è anche la chiesa di San Giacomo, con le sue notevoli opere d’arte, e la cascina Narzo, un tempo sede di un antico monastero benedettino.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. L’agricoltura, la principale voce dell’economia locale, è caratterizzata dalla coltivazioni di uva per la produzione dei vini Doc, cereali, verdura, foraggi, frumento e frutta; si pratica anche l’allevamento di suini. L’industria è scarsamente sviluppata; si registrano, tuttavia, la presenza di attività produttive che operano nei settori del legno, della lavorazione della pietra, della metallurgia, della meccanica e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza; quelle scolastiche non garantiscono neanche la frequenza delle classi dell’obbligo. Non manca, però, una biblioteca civica per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. L’agricoltura, la principale voce dell’economia locale, è caratterizzata dalla coltivazioni di uva per la produzione dei vini Doc, cereali, verdura, foraggi, frumento e frutta; si pratica anche l’allevamento di suini. L’industria è scarsamente sviluppata; si registrano, tuttavia, la presenza di attività produttive che operano nei settori del legno, della lavorazione della pietra, della metallurgia, della meccanica e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza; quelle scolastiche non garantiscono neanche la frequenza delle classi dell’obbligo. Non manca, però, una biblioteca civica per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze architettoniche e dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si registrano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della manifestazione “Pasquetta tra le colline in fiore”, passeggiata gastronomica su percorso predefinito, con visita a cantine tipiche e degustazione di prodotti locali. La festa patronale, in onore di San Giacomo, si celebra il 25 luglio.

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze architettoniche e dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non si registrano particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni, ad eccezione della manifestazione “Pasquetta tra le colline in fiore”, passeggiata gastronomica su percorso predefinito, con visita a cantine tipiche e degustazione di prodotti locali. La festa patronale, in onore di San Giacomo, si celebra il 25 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Sala Monferrato rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.