Descrizione

Comune di pianura, di probabili origini alto-medievali, la cui economia si basa sull’agricoltura e sull'industria. I rudesi, con un elevato indice di vecchiaia, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Alture, Mortesins, Perteole, Saciletto e San Nicolò. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Cortona Alta e La Fredda, è attraversato da più corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, trinciato, è stato concesso con Regio Decreto, e si compone di una croce ottagonale d’argento in campo nero e di quattro bande azzurre su sfondo aureo. Il significato dell’insegna è legato alle vicende storiche passate e recenti del comune: la croce si riferisce alla presenza, nei pressi dell’attuale frazione di San Nicolò, di un ospedale gestito dai Cavalieri di Malta, all’epoca chiamati ancora Cavalieri di San Giovanni. Le bande rappresentano invece le nove località che nel 1938 costituivano il comune: Ruda, Perteole, Saciletto, Alture, Mortesins, San Nicolò, Cortona (appartenenti all’attuale realtà municipale) e Villa Vicentina e Capodisopra, divenute comuni a sé stanti dopo la seconda guerra mondiale.

Comune di pianura, di probabili origini alto-medievali, la cui economia si basa sull’agricoltura e sull'industria. I rudesi, con un elevato indice di vecchiaia, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Alture, Mortesins, Perteole, Saciletto e San Nicolò. Il territorio, comprendente anche i nuclei di Cortona Alta e La Fredda, è attraversato da più corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con differenze di altitudine quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato, interessato da espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, trinciato, è stato concesso con Regio Decreto, e si compone di una croce ottagonale d’argento in campo nero e di quattro bande azzurre su sfondo aureo. Il significato dell’insegna è legato alle vicende storiche passate e recenti del comune: la croce si riferisce alla presenza, nei pressi dell’attuale frazione di San Nicolò, di un ospedale gestito dai Cavalieri di Malta, all’epoca chiamati ancora Cavalieri di San Giovanni. Le bande rappresentano invece le nove località che nel 1938 costituivano il comune: Ruda, Perteole, Saciletto, Alture, Mortesins, San Nicolò, Cortona (appartenenti all’attuale realtà municipale) e Villa Vicentina e Capodisopra, divenute comuni a sé stanti dopo la seconda guerra mondiale.

Storia

Fondata probabilmente dai longobardi, nel VII secolo, potrebbe derivare il toponimo, attestato in documenti medievali nelle forme di Rudia e Reuda, dal latino ROTA, ‘ruota’, in riferimento a qualche ruota di mulino, o dal termine slavo “rodu”, che significa ‘campagna’. Sottoposta, nell’alto Medioevo, a numerose devastazioni da parte dei barbari scesi dal Nord, fu ricostruita dai cavalieri crociati di San Giovanni, che la dotarono anche di un ospizio, detto la Commenda, e della chiesa di San Nicolò. Questi due edifici, che sorgevano nei pressi del torrente Torre, costituirono il complesso denominato San Nicolò alla Levata. I cavalieri, che assicuravano assistenza e ospitalità ai pellegrini diretti in Terrasanta, avviarono i lavori di bonifica del terreno paludoso, provvedendo, tra l’altro, a garantire la sicurezza dei viaggi lungo un'importante strada, la Pedrata, rendendola praticabile e tenendo lontani i briganti. Le operazioni di bonifica continuarono sotto la dominazione prima della Repubblica di Venezia e poi dell'Austria, fino all'annessione all'Italia dopo la prima guerra mondiale. Nel secondo dopoguerra fu teatro di una singolare protesta proletaria, il cosiddetto “sciopero a rovescio”, indetto dai disoccupati locali che, per protestare contro la grave crisi economica, lavorarono lungo gli argini del torrente Cormor per ben 38 giorni senza essere retribuiti. Da segnalare due importanti testimonianze storico-artistiche nella località di Perteole: la seicentesca chiesa di Santa Barbara, di pianta ottagonale, e quella di Sant'Andrea, le cui origini sono state fatte risalire al XVI o addirittura al XIII secolo. Nell’architettura civile spicca, a Saciletto, la villa Antonini Belgrado, risultato della trasformazione cinquecentesca di un castello medievale.

Fondata probabilmente dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, nel VII secolo, potrebbe derivare il toponimo, attestato in documenti medievali nelle forme di Rudia e Reuda, dal latino ROTA, ‘ruota’, in riferimento a qualche ruota di mulino, o dal termine slavo “rodu”, che significa ‘campagna’. Sottoposta, nell’alto Medioevo, a numerose devastazioni da parte dei barbari scesi dal Nord, fu ricostruita dai cavalieri crociati di San Giovanni, che la dotarono anche di un ospizio, detto la Commenda, e della chiesa di San Nicolò. Questi due edifici, che sorgevano nei pressi del torrente Torre, costituirono il complesso denominato San Nicolò alla Levata. I cavalieri, che assicuravano assistenza e ospitalità ai pellegrini diretti in Terrasanta, avviarono i lavori di bonifica del terreno paludoso, provvedendo, tra l’altro, a garantire la sicurezza dei viaggi lungo un'importante strada, la Pedrata, rendendola praticabile e tenendo lontani i briganti. Le operazioni di bonifica continuarono sotto la dominazione prima della Repubblica di Venezia e poi dell'Austria, fino all'annessione all'Italia dopo la prima guerra mondiale. Nel secondo dopoguerra fu teatro di una singolare protesta proletaria, il cosiddetto “sciopero a rovescio”, indetto dai disoccupati locali che, per protestare contro la grave crisi economica, lavorarono lungo gli argini del torrente Cormor per ben 38 giorni senza essere retribuiti. Da segnalare due importanti testimonianze storico-artistiche nella località di Perteole: la seicentesca chiesa di Santa Barbara, di pianta ottagonale, e quella di Sant'Andrea, le cui origini sono state fatte risalire al XVI o addirittura al XIII secolo. Nell’architettura civile spicca, a Saciletto, la villa Antonini Belgrado, risultato della trasformazione cinquecentesca di un castello medievale.

Economia

L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa su proficue coltivazioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, vite e frutta; si allevano bovini, suini, equini e avicoli. L’altra fonte di reddito, l'industria, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, dei materiali da costruzione, della produzione di mobili, della gioielleria e oreficeria. È presente il servizio bancario. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa su proficue coltivazioni di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, vite e frutta; si allevano bovini, suini, equini e avicoli. L’altra fonte di reddito, l'industria, è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, dei materiali da costruzione, della produzione di mobili, della gioielleria e oreficeria. È presente il servizio bancario. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono favoriti da un agevole sistema di collegamenti. La festa del Patrono, Santo Stefano, viene celebrata il 26 dicembre.

I rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, sono favoriti da un agevole sistema di collegamenti. La festa del Patrono, Santo Stefano, viene celebrata il 26 dicembre.

Località

Alture, Cortona Alta, La Fredda, Mortesins, Perteole, Saciletto, San Nicolò

Alture, Cortona Alta, La Fredda, Mortesins, Perteole, Saciletto, San Nicolò

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ruda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.