Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I rovellesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alle località Rovello Porro del comune omonimo e Manera del comune di Lomazzo-. Il territorio, attraversato dal torrente Lura, disegna un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 235 metri sul livello del mare a un massimo di 256 metri. L'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante, mostra segni evidenti di forte espansione edilizia. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con decreto del 1986, è rappresentata un'aquila argentea posta su uno scoglio verde.

Centro di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I rovellesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alle località Rovello Porro del comune omonimo e Manera del comune di Lomazzo-. Il territorio, attraversato dal torrente Lura, disegna un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche, che vanno da un minimo di 235 metri sul livello del mare a un massimo di 256 metri. L'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante, mostra segni evidenti di forte espansione edilizia. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con decreto del 1986, è rappresentata un'aquila argentea posta su uno scoglio verde.

Storia

La nascita dei primi insediamenti si fa risalire al II secolo a.C., quando i romani, portando con sé anche gruppi di greci, iniziarono l'avanzata verso la Gallia. Il toponimo, secondo alcuni studiosi, deriverebbe da RODELLUM ('Rovello'), con l'aggiunta del suffisso -ascus a indicare appartenenza: da ciò si ricava che la nascita della vicina Rovello è anteriore a quella di Rovellasca. Nel Duecento era compresa nella pieve di Fino Mornasco, a sua volta inserita nel contado di Castelséprio. Nel corso del 1400 fu teatro, come attestano le cronache locali, delle scorribande e delle razzie della banda capeggiata da Giovanni Pietro da Carcano detto Zaccagnino, contro il quale gli abitanti chiesero l'aiuto del duca di Milano. Nel XVI secolo, insieme al feudo di Lomazzo, appartenne ad Antonio Carcano e, successivamente, a Giovanni Battista Arconati. Fu sotto la signoria degli Arconati dal XVI al XVIII secolo quando, alla morte dell'ultimo esponente di questa famiglia, la regia camera si appropriò del feudo. Nella carta catastale redatta alla metà del XVI secolo da Bernardino Ferrario è indicata come "villa", che nella cartografia del periodo corrisponde a un piccolo centro agricolo comprendente alcune aziende agricole; successivamente il nome del borgo non compare in altre carte famose. Accanto alla parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, costruita alla metà del XVII secolo e ampliata nel XIX secolo, vanno segnalate la chiesa dell'Immacolata (eretta dopo una vittoria di Napoleone per volere del generale Clerici) e la chiesa di Santa Marta, terminata nel XVI secolo.

La nascita dei primi insediamenti si fa risalire al II secolo a.C., quando i romani, portando con sé anche gruppi di greci, iniziarono l'avanzata verso la Gallia. Il toponimo, secondo alcuni studiosi, deriverebbe da RODELLUM ('Rovello'), con l'aggiunta del suffisso -ascus a indicare appartenenza: da ciò si ricava che la nascita della vicina Rovello è anteriore a quella di Rovellasca. Nel Duecento era compresa nella pieve di Fino Mornasco, a sua volta inserita nel contado di Castelséprio. Nel corso del 1400 fu teatro, come attestano le cronache locali, delle scorribande e delle razzie della banda capeggiata da Giovanni Pietro da Carcano detto Zaccagnino, contro il quale gli abitanti chiesero l'aiuto del duca di Milano. Nel XVI secolo, insieme al feudo di Lomazzo, appartenne ad Antonio Carcano e, successivamente, a Giovanni Battista Arconati. Fu sotto la signoria degli Arconati dal XVI al XVIII secolo quando, alla morte dell'ultimo esponente di questa famiglia, la regia camera si appropriò del feudo. Nella carta catastale redatta alla metà del XVI secolo da Bernardino Ferrario è indicata come "villa", che nella cartografia del periodo corrisponde a un piccolo centro agricolo comprendente alcune aziende agricole; successivamente il nome del borgo non compare in altre carte famose. Accanto alla parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, costruita alla metà del XVII secolo e ampliata nel XIX secolo, vanno segnalate la chiesa dell'Immacolata (eretta dopo una vittoria di Napoleone per volere del generale Clerici) e la chiesa di Santa Marta, terminata nel XVI secolo.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. I rovellaschesi vivono in parte dei prodotti agricoli, in particolare cereali, ortaggi e foraggi, e in misura meno rilevante dell'allevamento di bovini; la fonte più consistente di reddito è costituita senza dubbio dalle numerose e varie industrie operanti nei comparti tessile, chimico, metalmeccanico, edile e del mobile. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei rovellaschesi giustificano la presenza del servizio bancario, affiancato da attività di consulenza informatica e dai servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. La rete commerciale, adeguata ai bisogni di una comunità tanto vivace economicamente, completa il quadro delle attività nel settore terziario. Per quanto riguarda le strutture destinate all'arricchimento culturale va segnalata la presenza della biblioteca. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Fra le strutture sportive e per il tempo libero assumono rilievo quelle destinate all'esercizio del parapendio. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni del genere è necessario rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. I rovellaschesi vivono in parte dei prodotti agricoli, in particolare cereali, ortaggi e foraggi, e in misura meno rilevante dell'allevamento di bovini; la fonte più consistente di reddito è costituita senza dubbio dalle numerose e varie industrie operanti nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, chimico, metalmeccanico, edile e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei rovellaschesi giustificano la presenza del servizio bancario, affiancato da attività di consulenza informatica e dai servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. La rete commerciale, adeguata ai bisogni di una comunità tanto vivace economicamente, completa il quadro delle attività nel settore terziario. Per quanto riguarda le strutture destinate all'arricchimento culturale va segnalata la presenza della biblioteca. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Fra le strutture sportive e per il tempo libero assumono rilievo quelle destinate all'esercizio del parapendio. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni del genere è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Richiama un discreto flusso turistico, attirato dalle caratteristiche paesaggistiche e climatiche piuttosto che da eventi ricorrenti di particolare rilievo. La presenza di un tessuto industriale particolarmente sviluppato è causa di consistenti spostamenti per motivi di lavoro da e per i comuni vicini, con i quali la popolazione del luogo vive un rapporto particolarmente intenso, oltre che per motivi di lavoro, per l'istruzione secondaria di secondo grado, per la maggiore e più varia offerta in campo commerciale nonché per l'espletamento di gran parte delle pratiche burocratiche. La festa patronale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, viene celebrata il 29 giugno.

Richiama un discreto flusso turistico, attirato dalle caratteristiche paesaggistiche e climatiche piuttosto che da eventi ricorrenti di particolare rilievo. La presenza di un tessuto industriale particolarmente sviluppato è causa di consistenti spostamenti per motivi di lavoro da e per i comuni vicini, con i quali la popolazione del luogo vive un rapporto particolarmente intenso, oltre che per motivi di lavoro, per l'istruzione secondaria di secondo grado, per la maggiore e più varia offerta in campo commerciale nonché per l'espletamento di gran parte delle pratiche burocratiche. La festa patronale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, viene celebrata il 29 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rovellasca rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.