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Descrizione

Piccola comunità di collina, di probabile origine medievale, la cui economia si basa sulle tradizionali attività agricole. I rovascesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, pochissimi aggregati urbani minori e molte case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che partono da un minimo di 380 e arrivano a un massimo di 713 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, rispecchia le caratteristiche del territorio comunale, mostrando un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari.

Storia

Il toponimo compare nella documentazione medievale con “Roaxius”, alla cui origine è possibile vedere il latino RUBUS, inteso come ‘rovo’, accostato al suffisso aggettivale -AXIUS. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo e alle sue origini: si sa che divenne comune autonomo soltanto nel 1947 dopo aver gravitato per secoli, specialmente in epoca medievale, intorno a Ceva. Oltre ai marchesi di Ceva, nel passato vi esercitarono la propria giurisdizione i Beccaria, i Bianchi di Dronero, i Del Carretto, i Cordero di Pamparato e i Ferrero di Ormea. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la torre, unico resto dell’antico castello, che nel Settecento fu trasformata nel campanile della chiesa parrocchiale, mentre le fondamenta del maniero distrutto vennero utilizzate per costruire la parrocchiale dell’Immacolata Concezione, di origini settecentesche. Nel suo territorio sono ancora evidenti i resti delle antiche gallerie che costituivano il complesso inespugnabile del forte di Ceva, costruito tra il 1500 e il 1600 da Emanuele Filiberto e concluso ai tempi di Carlo Emanuele II. Dopo alterne vicende il forte venne distrutto su ordine di Napoleone. Interessanti alcuni caseggiati costruiti interamente in pietra arenaria e la cappella di San Grato, isolata sulla collina di fronte al concentrico, ornata da pregevoli affreschi del Quattrocento.

Economia

Visto le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente con la produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Non vi è stato praticamente alcuno sviluppo industriale, data l’esiguità numerica della popolazione, costituita per lo più da anziani. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva di cui si compone, è comunque sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Mancano scuole di ogni ordine e grado, nonché una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza della farmacia costringe i rovascesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Relazioni

Alla scarsa affluenza turistica, legata all’assenza di attrattive particolari, si aggiunge uno scarso afflusso dall’esterno anche nel mondo del lavoro. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si segnalano particolari manifestazioni folcloristiche che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai centri vicini, ad eccezione della festa di San Giovanni, a giugno. La festa patronale, dedicata all’Immacolata Concezione, si celebra l’8 dicembre.

Località

Mondoni, San Rocco, Sant'Anna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Roascio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 97
  • Lat 44° 24' 55,44'' 44.41540000
  • Long 8° 1' 15,3'' 8.02084167
  • CAP 12073
  • Prefisso 0174
  • Codice ISTAT 004184
  • Codice Catasto H363
  • Altitudine slm 458 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2883
  • Superficie 6.54 Km2
  • Densità 14,83 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 04:55
  • Tramonto 19:53
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE ACCOGLIENZA INFANZIA N.S. DI FATIMA ONLUSREGIONE PRATOLUNGO N 9
ASSOCIAZIONE CEBANA AMICI DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DAVIDE AMERIOSTRADA MALPOTREMO NR. 2
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO IL TEMPO AMICOPIAZZA SAN FRANCESCO S C
ASSOCIAZIONE FUTURO DONNALOC SAN BERNARDINO VIA CASE ROSSE 1
ASSOCIAZIONE LAVORATORI ACNA DI CENGIOVIA ANDREA DORIA N 40
ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO VINCENZIANOVIA SAULI 20
CROCE BIANCA CEVA ASS.PUBBLICA ASSISTENZAVIA DELLA REPUBBLICA 11
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