Descrizione

Comune collinare, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I ronaghesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in misura assai minore, nelle località di Fornace, Galletto, Lampona e Ronco, nonché in case sparse. Il territorio, adagiato sui colli che sovrastano la valle di Chiasso, è attraversato dal torrente Faloppia e disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, si estende su un terrazzo, che uno smottamento di forma conoidale separa dalla valle del torrente Faloppia.

Comune collinare, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I ronaghesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in misura assai minore, nelle località di Fornace, Galletto, Lampona e Ronco, nonché in case sparse. Il territorio, adagiato sui colli che sovrastano la valle di Chiasso, è attraversato dal torrente Faloppia e disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, si estende su un terrazzo, che uno smottamento di forma conoidale separa dalla valle del torrente Faloppia.

Storia

Il toponimo, la cui radice (di origine celtica) indica uno scorrimento d'acqua, dovrebbe fare riferimento all'ubicazione del borgo nei pressi di una frana. I rinvenimenti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti di età preistorica e attestano la colonizzazione romana. Nel Medioevo appartenne alla pieve di Uggiate, sotto la giurisdizione civile e religiosa di Como. Nel XII secolo fu dapprima coinvolta nella decennale guerra tra Como e Milano (il poema detto dell'Anonimo Cumano, che narra del conflitto che oppose le due città lombarde, colloca in questi luoghi uno dei tanti episodi di guerriglia) e successivamente oggetto di trattative fra le due città per la spartizione del contado. Come luogo di frontiera fu teatro di scontri in epoca napoleonica e durante i moti patriottici del 1848. Durante la resistenza fu luogo di transito per Ferruccio Parri, che teneva i contatti con gli alleati e gli esuli che preparavano la liberazione. Fu luogo di passaggio, oltre che per i contrabbandieri, anche per disertori ed ebrei che cercavano rifugio nella vicina Svizzera. La parrocchiale, dedicata a San Vittore Martire, sorse in epoca rinascimentale sul sito di un'antica postazione militare romana ma fu riedificata nella seconda metà del XVIII secolo e abbellita con affre schi di scuola ticinese. Esempi significativi di archeologia industriale sono alcuni edifici sorti negli ultimi decenni dell'Ottocento per ospitare svariate iniziative industriali, fra cui una fornace e un mulino meccanico.

Il toponimo, la cui radice (di origine celtica) indica uno scorrimento d'acqua, dovrebbe fare riferimento all'ubicazione del borgo nei pressi di una frana. I rinvenimenti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti di età preistorica e attestano la colonizzazione romana. Nel Medioevo appartenne alla pieve di Uggiate, sotto la giurisdizione civile e religiosa di Como. Nel XII secolo fu dapprima coinvolta nella decennale guerra tra Como e Milano (il poema detto dell'Anonimo Cumano, che narra del conflitto che oppose le due città lombarde, colloca in questi luoghi uno dei tanti episodi di guerriglia) e successivamente oggetto di trattative fra le due città per la spartizione del contado. Come luogo di frontiera fu teatro di scontri in epoca napoleonica e durante i moti patriottici del 1848. Durante la resistenza fu luogo di transito per Ferruccio Parri, che teneva i contatti con gli alleati e gli esuli che preparavano la liberazione. Fu luogo di passaggio, oltre che per i contrabbandieri, anche per disertori ed ebrei che cercavano rifugio nella vicina Svizzera. La parrocchiale, dedicata a San Vittore Martire, sorse in epoca rinascimentale sul sito di un'antica postazione militare romana ma fu riedificata nella seconda metà del XVIII secolo e abbellita con affre schi di scuola ticinese. Esempi significativi di archeologia industriale sono alcuni edifici sorti negli ultimi decenni dell'Ottocento per ospitare svariate iniziative industriali, fra cui una fornace e un mulino meccanico.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. I ronaghesi vivono dei prodotti agricoli, in particolare ortaggi e frutta, in misura più scarsa dell'allevamento (bovino, ovino, caprino, suino e avicolo), e del lavoro offerto dalle industrie operanti nei comparti alimentare ed edile. Il terziario conta una rete commerciale sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità e i servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole; mancano invece i servizi propri dei sistemi economici più avanzati (servizio bancario, servizi assicurativi, attività di consulenza informatica). L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: non si segnalano, infatti, strutture sociali di particolare rilievo, come asili nido o case di riposo, mentre fra quelle destinate all'arricchimento culturale c'è la biblioteca. Nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria; le strutture ricettive non offono possibilità di soggiorno e, per l'assenza di strutture sanitarie, la popolazione è costretta a spostarsi per usufruire dei servizi di questo genere.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. I ronaghesi vivono dei prodotti agricoli, in particolare ortaggi e frutta, in misura più scarsa dell'allevamento (bovino, ovino, caprino, suino e avicolo), e del lavoro offerto dalle industrie operanti nei comparti alimentare ed edile. Il terziario conta una rete commerciale sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità e i servizi offerti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole; mancano invece i servizi propri dei sistemi economici più avanzati (servizio bancario, servizi assicurativi, attività di consulenza informatica). L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: non si segnalano, infatti, strutture sociali di particolare rilievo, come asili nido o case di riposo, mentre fra quelle destinate all'arricchimento culturale c'è la biblioteca. Nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria; le strutture ricettive non offono possibilità di soggiorno e, per l'assenza di strutture sanitarie, la popolazione è costretta a spostarsi per usufruire dei servizi di questo genere.

Relazioni

La natura dei luoghi costituisce in misura abbastanza significativa valido elemento di attrattiva turistica, sia pure a carattere prettamente giornaliero. Un richiamo particolare è esercitato dalla fiera degli uccelli, manifestazione che si svolge annualmente nel mese di maggio; al di là di tale evento non si segnalano appuntamenti religiosi, fieristici o folcloristici tali da determinare un rilevante flusso di visitatori. La presenza di stabilimenti industriali è all'origine di un discreto spostamento di forza-lavoro dai comuni vicini, ai quali, tuttavia, la popolazione si rivolge, oltre che per motivi di lavoro, anche per l'istruzione secondaria, nonché per la più ampia e variegata offerta in campo commerciale e ovviamente per l'espletamento di gran parte delle pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Vittore, si celebra l'8 maggio.

La natura dei luoghi costituisce in misura abbastanza significativa valido elemento di attrattiva turistica, sia pure a carattere prettamente giornaliero. Un richiamo particolare è esercitato dalla fiera degli uccelli, manifestazione che si svolge annualmente nel mese di maggio; al di là di tale evento non si segnalano appuntamenti religiosi, fieristici o folcloristici tali da determinare un rilevante flusso di visitatori. La presenza di stabilimenti industriali è all'origine di un discreto spostamento di forza-lavoro dai comuni vicini, ai quali, tuttavia, la popolazione si rivolge, oltre che per motivi di lavoro, anche per l'istruzione secondaria, nonché per la più ampia e variegata offerta in campo commerciale e ovviamente per l'espletamento di gran parte delle pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Vittore, si celebra l'8 maggio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ronago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.