Descrizione

Centro di collina, di probabili origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole fa registrare un significativo sviluppo industriale. I rodenghesi e i saniesi fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra varie località minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con quote comprese tra i 145 e i 575 metri, e offre un panorama basso-collinare di indiscutibile fascino. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico leggermente vario. Lo stemma municipale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riporta una croce azzurra in campo argenteo e le lettere maiuscole d'argento R e S poste in fascia in campo azzurro.

Centro di collina, di probabili origini medievali, che accanto alle tradizionali attività agricole fa registrare un significativo sviluppo industriale. I rodenghesi e i saniesi fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media e risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra varie località minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con quote comprese tra i 145 e i 575 metri, e offre un panorama basso-collinare di indiscutibile fascino. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico leggermente vario. Lo stemma municipale, troncato, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, riporta una croce azzurra in campo argenteo e le lettere maiuscole d'argento R e S poste in fascia in campo azzurro.

Storia

Citata per la prima volta in un documento dell'inizio del X secolo, è nata dalla fusione delle due località, un tempo autonome, di Rodengo e Saiano, di cui la prima ha origini anteriori rispetto alla seconda. Il toponimo deriva dal personale germanico "Hroding", che è anche il nome di una nobile famiglia bresciana. Saiano, attestato nel Medioevo come Saliano, Siano e Sayano, riflette il nome latino di persona SALLIUS o SEIUS, con l'aggiunta del suffisso -anus, indicante appartenenza. La sua storia è strettamente legata alle vicende del locale monastero cluniacense che, esistente già nell'undicesimo secolo, ebbe un ruolo importante per la comunità: i monaci si dedicarono soprattutto all'accoglienza dei pellegrini diretti a Roma. A partire dal Trecento il cenobio registrò una lenta ma progressiva decadenza, divenendo oggetto di contesa tra Corradino Caprioli e gli olivetani che, avutone il controllo, lo risollevarono, raccogliendovi pregevoli opere d'arte. Seguendo gli avvenimenti dei territori circostanti, assoggettati dalla prima metà del XV alla fine del XVIII secolo alla repubblica di Venezia, partecipò alle vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte diverse residenze nobiliari, tra cui la villa Fenaroli, sorta intorno al Settecento e restaurata sul finire del XIX secolo. Degno di nota è anche il cinquecentesco complesso del Calvario, con l'adiacente convento adibito, dal 1937, a collegio francescano.

Citata per la prima volta in un documento dell'inizio del X secolo, è nata dalla fusione delle due località, un tempo autonome, di Rodengo e Saiano, di cui la prima ha origini anteriori rispetto alla seconda. Il toponimo deriva dal personale germanico "Hroding", che è anche il nome di una nobile famiglia bresciana. Saiano, attestato nel Medioevo come Saliano, Siano e Sayano, riflette il nome latino di persona SALLIUS o SEIUS, con l'aggiunta del suffisso -anus, indicante appartenenza. La sua storia è strettamente legata alle vicende del locale monastero cluniacense che, esistente già nell'undicesimo secolo, ebbe un ruolo importante per la comunità: i monaci si dedicarono soprattutto all'accoglienza dei pellegrini diretti a Roma. A partire dal Trecento il cenobio registrò una lenta ma progressiva decadenza, divenendo oggetto di contesa tra Corradino Caprioli e gli olivetani che, avutone il controllo, lo risollevarono, raccogliendovi pregevoli opere d'arte. Seguendo gli avvenimenti dei territori circostanti, assoggettati dalla prima metà del XV alla fine del XVIII secolo alla repubblica di Venezia, partecipò alle vicende nazionali e internazionali della seconda metà dell'Ottocento e della prima del Novecento. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte diverse residenze nobiliari, tra cui la villa Fenaroli, sorta intorno al Settecento e restaurata sul finire del XIX secolo. Degno di nota è anche il cinquecentesco complesso del Calvario, con l'adiacente convento adibito, dal 1937, a collegio francescano.

Economia

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: le uniche attività che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. L'agricoltura si mostra alquanto florida, grazie alle caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, vite e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l'industria metalmeccanica, che consente alti livelli occupazionali; a questa si affiancano numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), chimico, edile, elettronico, tessile, del legno, della stampa nonché della fabbricazione di mobili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un orfanotrofio. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Come altri comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici e servizi articolata: le uniche attività che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. L'agricoltura si mostra alquanto florida, grazie alle caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, vite e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l'industria metalmeccanica, che consente alti livelli occupazionali; a questa si affiancano numerose aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>), chimico, edile, elettronico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, del legno, della stampa nonché della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un orfanotrofio. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive e soprattutto agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. Tra gli appuntamenti consueti, che richiamano numerosi visitatori, merita di essere citata la mostra mercato dell'editoria cattolica "Chiostri e inchiostri", che si tiene nell'abbazia olivetana. La festa del Patrono, San Nicola, viene celebrata il 6 dicembre.

Sebbene non registri un significativo movimento turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive e soprattutto agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. Tra gli appuntamenti consueti, che richiamano numerosi visitatori, merita di essere citata la mostra mercato dell'editoria cattolica "Chiostri e inchiostri", che si tiene nell'abbazia olivetana. La festa del Patrono, San Nicola, viene celebrata il 6 dicembre.

Località

Bettolino, Calvario, Cantarana, Colombaia, Corneto, Moie di Sotto, Ponte Cingoli, Rodengo

Bettolino, Calvario, Cantarana, Colombaia, Corneto, Moie di Sotto, Ponte Cingoli, Rodengo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rodengo Saiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.