Descrizione

Piccola comunità di collina, di probabile origine romana; ha un’economia basata sulla tradizionale attività agricola (soprattutto viticola), affiancate da un crescente sviluppo del turismo. I rocchettesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte in case sparse; solo la restante parte risiede nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche accentuate, che partono da un minimo di 263 e arrivano a un massimo di 642 metri sul livello del mare. L’abitato è interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La prima sezione, troncata da una fascia dorata, raffigura, in campo azzurro, un grappolo d’uva purpureo e, su sfondo rosso, sette spighe di grano d’oro; nella seconda partizione, smaltata di verde, campeggia un leone dorato.

Piccola comunità di collina, di probabile origine romana; ha un’economia basata sulla tradizionale attività agricola (soprattutto viticola), affiancate da un crescente sviluppo del turismo. I rocchettesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte in case sparse; solo la restante parte risiede nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche accentuate, che partono da un minimo di 263 e arrivano a un massimo di 642 metri sul livello del mare. L’abitato è interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. La prima sezione, troncata da una fascia dorata, raffigura, in campo azzurro, un grappolo d’uva purpureo e, su sfondo rosso, sette spighe di grano d’oro; nella seconda partizione, smaltata di verde, campeggia un leone dorato.

Storia

Il toponimo compare nella documentazione del 1200 con “Rocheta” che rappresenterebbe un diminutivo di “rocca”. Il determinate allude, invece, al torrente che nasce alle falde del Montezemolo. Recenti ritrovamenti archeologici sulla dorsale della collina verso San Donato di Mango hanno confermato quanto si era ipotizzato: la presenza nel territorio di insediamenti romani. Interessato dalla “via magistra Langarumi”, il borgo ha seguito, per tutto il Medioevo, le vicende storiche della valle Belbo. Una parte dell’abitato antico venne cancellata nel 1857 da una alluvione. Interessante sotto il profilo storico-architettonico è la grande chiesa parrocchiale dedicata a San Nicolao. La sua costruzione è relativamente recente perché risale alla seconda meta dell’Ottocento. Molto semplice la facciata, in pietra arenaria a vista, di ispirazione neoclassica, con timpano triangolare sia sul portale di ingresso, sia alla sommità. Sul lato sinistro, a filo di facciata si alza il campanile, realizzato negli stessi anni.

Il toponimo compare nella documentazione del 1200 con “Rocheta” che rappresenterebbe un diminutivo di “rocca”. Il determinate allude, invece, al torrente che nasce alle falde del Montezemolo. Recenti ritrovamenti archeologici sulla dorsale della collina verso San Donato di Mango hanno confermato quanto si era ipotizzato: la presenza nel territorio di insediamenti romani. Interessato dalla “via magistra Langarumi”, il borgo ha seguito, per tutto il Medioevo, le vicende storiche della valle Belbo. Una parte dell’abitato antico venne cancellata nel 1857 da una alluvione. Interessante sotto il profilo storico-architettonico è la grande chiesa parrocchiale dedicata a San Nicolao. La sua costruzione è relativamente recente perché risale alla seconda meta dell’Ottocento. Molto semplice la facciata, in pietra arenaria a vista, di ispirazione neoclassica, con timpano triangolare sia sul portale di ingresso, sia alla sommità. Sul lato sinistro, a filo di facciata si alza il campanile, realizzato negli stessi anni.

Economia

Visto le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, uva, nocciole e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole imprese che operano nei comparti edile e dell’industria metallurgica. Altra realtà produttiva importante è la produzione dei famosi vini piemontesi Doc, caratteristici delle Langhe. Modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Mancano scuole di ogni ordine e grado, nonché una biblioteca per l’arricchimento culturale. La dotazione di strutture ricettive consente solo la ristorazione. L’assenza della farmacia, infine, costringe i rocchettesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Visto le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, uva, nocciole e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole imprese che operano nei comparti edile e dell’industria metallurgica. Altra realtà produttiva importante è la produzione dei famosi vini piemontesi Doc, caratteristici delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LANGHE'>Langhe</a>. Modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Mancano scuole di ogni ordine e grado, nonché una biblioteca per l’arricchimento culturale. La dotazione di strutture ricettive consente solo la ristorazione. L’assenza della farmacia, infine, costringe i rocchettesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Relazioni

Sebbene deficiti di numerosi servizi e funzionali infrastrutture, negli ultimi decenni ha saputo sviluppare un turismo residenziale affascinato dalle antiche costruzioni contadine, che sta riportando al recupero di molte testimonianze di architettura rurale della zona. La dedizione dei rocchettesi alla coltivazione di vigneti di moscato, noccioleti e frutteti ha contribuito, inoltre, alla nascita di una vitalità imprenditoriale che ha il proprio fulcro nell’agricoltura. Sebbene sia in una fase evolutiva, non ha ancora intrapreso quell’opera di valorizzazione atta a richiamare visitatori dai dintorni, con manifestazioni culturali e ricreative che ricalcano le radici del territorio. La Patrona, Sant’Anna, si festeggia il 26 luglio.

Sebbene deficiti di numerosi servizi e funzionali infrastrutture, negli ultimi decenni ha saputo sviluppare un turismo residenziale affascinato dalle antiche costruzioni contadine, che sta riportando al recupero di molte testimonianze di architettura rurale della zona. La dedizione dei rocchettesi alla coltivazione di vigneti di moscato, noccioleti e frutteti ha contribuito, inoltre, alla nascita di una vitalità imprenditoriale che ha il proprio fulcro nell’agricoltura. Sebbene sia in una fase evolutiva, non ha ancora intrapreso quell’opera di valorizzazione atta a richiamare visitatori dai dintorni, con manifestazioni culturali e ricreative che ricalcano le radici del territorio. La Patrona, Sant’Anna, si festeggia il 26 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rocchetta Belbo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.