Descrizione

“Comune sparso” con sede in Valzemola; ha origini medievali e alle tradizionali attività agricole ha affiancato una modesta presenza industriale. I roccavignalesi, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Camponuovo, Martinetto, Pianissolo, Case Facelli, Case Rossi, Fracce e Strada, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio, classificato di montagna, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, non mostra segni di espansione edilizia, conservando un aspetto rurale; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

“Comune sparso” con sede in Valzemola; ha origini medievali e alle tradizionali attività agricole ha affiancato una modesta presenza industriale. I roccavignalesi, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Camponuovo, Martinetto, Pianissolo, Case Facelli, Case Rossi, Fracce e Strada, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio, classificato di montagna, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, non mostra segni di espansione edilizia, conservando un aspetto rurale; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Il toponimo, che in un diploma imperiale della fine del X secolo compare nella forma Vineale, è attesto come Rocca Vignalis nel 1100; è composto dal termine “rocca”, inteso nel senso di ‘rupe o castello’, e dall’aggettivo “vineale”, poi sostantivato, derivato dal latino VINEA, avente il significato di ‘zona coltivata a vigneto’. Possedimento della nobile famiglia dei Del Carretto, fu da questi trasformata in un luogo fortificato, con la costruzione di un castello, e ceduta, sul finire del XIV secolo, al marchese del Monferrato, che si confermò alla guida del feudo. Annessa al regno di Sardegna, nella prima metà del Settecento, insieme agli altri feudi imperiali, fu quasi completamente distrutta dalle truppe napoleoniche, verso la fine del XVIII secolo. La storia successiva alla restaurazione dei Savoia, disposta dal congresso di Vienna del 1815, non fa registrare avvenimenti significativi, segue, quindi, quella dei territori circostanti travagliati dalle alterne vicende del Novecento. Sotto il profilo storico-artistico non si segnalano testimonianze di rilievo; l’unico edificio di un certo pregio architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale.

Il toponimo, che in un diploma imperiale della fine del X secolo compare nella forma Vineale, è attesto come Rocca Vignalis nel 1100; è composto dal termine “rocca”, inteso nel senso di ‘rupe o castello’, e dall’aggettivo “vineale”, poi sostantivato, derivato dal latino VINEA, avente il significato di ‘zona coltivata a vigneto’. Possedimento della nobile famiglia dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DELCARRETTO'>Del Carretto</a>, fu da questi trasformata in un luogo fortificato, con la costruzione di un castello, e ceduta, sul finire del XIV secolo, al marchese del Monferrato, che si confermò alla guida del feudo. Annessa al regno di Sardegna, nella prima metà del Settecento, insieme agli altri feudi imperiali, fu quasi completamente distrutta dalle truppe napoleoniche, verso la fine del XVIII secolo. La storia successiva alla restaurazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, disposta dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a> del 1815, non fa registrare avvenimenti significativi, segue, quindi, quella dei territori circostanti travagliati dalle alterne vicende del Novecento. Sotto il profilo storico-artistico non si segnalano testimonianze di rilievo; l’unico edificio di un certo pregio architettonico è rappresentato dalla chiesa parrocchiale.

Economia

Come vari comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici articolata: oltre all’ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. I principali prodotti agricoli sono i cereali, il frumento, gli ortaggi, l’uva e l’altra frutta; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile e metallurgica, sono poco rilevanti. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: la rete commerciale, di cui si compone, è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità; non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Come vari comuni del circondario, anche questo non vanta una rete di uffici articolata: oltre all’ufficio postale e al municipio, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. I principali prodotti agricoli sono i cereali, il frumento, gli ortaggi, l’uva e l’altra frutta; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, suini, caprini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola impresa edile e metallurgica, sono poco rilevanti. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario: la rete commerciale, di cui si compone, è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità; non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; si può però usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre l’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, gustando i genuini piatti della cucina locale, godendo dell’aria salubre ed effettuando interessanti escursioni alla vota del vicino Parco naturale regionale di Bric Tana. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono prevalentemente per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, oltre che per usufruire dei servizi non forniti localmente; comunque, si registra un saldo attivo del movimento migratorio. Tra le manifestazioni che sono solite animare il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la fiera del 17 giugno, a Valzemola; quella del 3 agosto, a Strada, e il presepe vivente. La festa del Patrono, Sant’Antonio, viene celebrata il 13 giugno.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, gustando i genuini piatti della cucina locale, godendo dell’aria salubre ed effettuando interessanti escursioni alla vota del vicino <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=PARCONATURALEREGIONALEDIBRICTANA'>Parco naturale regionale di Bric Tana</a>. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono prevalentemente per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, oltre che per usufruire dei servizi non forniti localmente; comunque, si registra un saldo attivo del movimento migratorio. Tra le manifestazioni che sono solite animare il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la fiera del 17 giugno, a Valzemola; quella del 3 agosto, a Strada, e il presepe vivente. La festa del Patrono, Sant’Antonio, viene celebrata il 13 giugno.

Località

Camponuovo, Case Facelli, Case Rossi, Fracce, Martinetto, Pianissolo, Strada, Vaie, Valzemola

Camponuovo, Case Facelli, Case Rossi, Fracce, Martinetto, Pianissolo, Strada, Vaie, Valzemola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Roccavignale rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.