Descrizione

Comune di collina di probabili origini medievali, che trae sostentamento dalle attività agricole, silvicole e zootecniche; una parte della popolazione è comunque costretta a lavorare altrove. Poco meno della metà dei rocchiggiani, il cui indice di vecchiaia è elevato, risiede nel capoluogo comunale, che ha conosciuto negli ultimi tempi uno sviluppo edilizio a carattere residenziale assai pronunciato; la parte rimanente della comunità si distribuisce nella località di Boschetto, nel piccolo aggregato urbano di Tinello e in case sparse sui fondi. Il nucleo più antico dell’abitato, arroccato sulla sommità di un colle calcareo, è d’impianto medievale, con case in pietra grigia che si affacciano su strette strade, vicoli angusti e piazzette. Il territorio comunale, nella sua parte più elevata, è ricco di pascoli e boschi, in cui sono presenti le più importanti specie vegetali della fascia antiappenninica, come lecci, ornielli, carpini, elicrisi e rosmarini; in basso prevalgono ordinati filari di vite, argentei oliveti e profumati frutteti.

Comune di collina di probabili origini medievali, che trae sostentamento dalle attività agricole, silvicole e zootecniche; una parte della popolazione è comunque costretta a lavorare altrove. Poco meno della metà dei rocchiggiani, il cui indice di vecchiaia è elevato, risiede nel capoluogo comunale, che ha conosciuto negli ultimi tempi uno sviluppo edilizio a carattere residenziale assai pronunciato; la parte rimanente della comunità si distribuisce nella località di Boschetto, nel piccolo aggregato urbano di Tinello e in case sparse sui fondi. Il nucleo più antico dell’abitato, arroccato sulla sommità di un colle calcareo, è d’impianto medievale, con case in pietra grigia che si affacciano su strette strade, vicoli angusti e piazzette. Il territorio comunale, nella sua parte più elevata, è ricco di pascoli e boschi, in cui sono presenti le più importanti specie vegetali della fascia antiappenninica, come lecci, ornielli, carpini, elicrisi e rosmarini; in basso prevalgono ordinati filari di vite, argentei oliveti e profumati frutteti.

Storia

Secondo alcune fonti sarebbe sorta sulle rovine di CARVENTUM o ARX CARVENTANA, contesa per lunghi anni da equi, volsci e romani. Tuttavia, le prime notizie certe risalgono al Medioevo, quando divenne feudo delle famiglie Annibaldi (1202) e Conti (XV secolo). Nel XVI secolo le truppe spagnole di Filippo II, in guerra contro papa Paolo IV, la occuparono e la distrussero; una volta riedificata, appartenne ai Salviati (1558), ai Borghese (XVIII secolo) e ai Doria Pamphili, ultimi signori. Dopo le riforme di papa Gregorio XVI fece territorialmente parte della Legazione di Velletri (1833) fino all’unità d’Italia. Il toponimo è un composto del termine “rocca”, derivante dal latino volgare ROCCA, ‘roccia’, o ‘luogo fortificato’, e potrebbe significare ‘rocca maggiore’, anche se, probabilmente, la specificazione si riferisce a un elemento antroponimico, come attestano alcuni documenti medievali. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale spicca l’interessante chiesa intitolata a San Michele Arcangelo, che si innalza con la sua alta abside di pietra su un terrapieno; rimaneggiata nel 1786, conserva all’interno, a navata unica, quattro figure di santi, opera del pittore veliterno Mariani.

Secondo alcune fonti sarebbe sorta sulle rovine di CARVENTUM o ARX CARVENTANA, contesa per lunghi anni da equi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=VOLSCI'>volsci</a> e romani. Tuttavia, le prime notizie certe risalgono al Medioevo, quando divenne feudo delle famiglie <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ANNIBALDI'>Annibaldi</a> (1202) e Conti (XV secolo). Nel XVI secolo le truppe spagnole di Filippo II, in guerra contro papa Paolo IV, la occuparono e la distrussero; una volta riedificata, appartenne ai Salviati (1558), ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=BORGHESE'>Borghese</a> (XVIII secolo) e ai Doria Pamphili, ultimi signori. Dopo le riforme di papa Gregorio XVI fece territorialmente parte della Legazione di Velletri (1833) fino all’unità d’Italia. Il toponimo è un composto del termine “rocca”, derivante dal latino volgare ROCCA, ‘roccia’, o ‘luogo fortificato’, e potrebbe significare ‘rocca maggiore’, anche se, probabilmente, la specificazione si riferisce a un elemento antroponimico, come attestano alcuni documenti medievali. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale spicca l’interessante chiesa intitolata a San Michele Arcangelo, che si innalza con la sua alta abside di pietra su un terrapieno; rimaneggiata nel 1786, conserva all’interno, a navata unica, quattro figure di santi, opera del pittore veliterno Mariani.

Economia

Il senso della tradizione è ancora vivo nell’indole dei rocchigiani e imprime ritmi molto tranquilli al loro stile di vita. Il settore primario rappresenta la più importante risorsa economica locale, vista la pressoché totale assenza di industrie –sono presenti poche aziende agro-alimentari, metallurgiche ed edili, tutte di dimensione artigianale–; le caratteristiche ambientali favoriscono la silvicoltura e l’allevamento di ovini mentre l’agricoltura produce soprattutto olive, uva e frutta (ciliegie e fichi). La dotazione di servizi appare piuttosto carente e non comprende quelli bancari. Il comune, provvisto degli ordinari uffici municipali e postali, possiede un insieme appena soddisfacente di infrastrutture pubbliche, di cui fanno parte scuole materne ed elementari e una casa di riposo; per quanto riguarda l’assistenza sanitaria si avvale dei servizi offerti dalla centrale operativa di continuità assistenziale di Genzano (RM) e della presenza della farmacia; il suo apparato ricettivo appare in grado di soddisfare le esigenze di visitatori e villeggianti.

Il senso della tradizione è ancora vivo nell’indole dei rocchigiani e imprime ritmi molto tranquilli al loro stile di vita. Il settore primario rappresenta la più importante risorsa economica locale, vista la pressoché totale assenza di industrie –sono presenti poche aziende agro-alimentari, metallurgiche ed edili, tutte di dimensione artigianale–; le caratteristiche ambientali favoriscono la silvicoltura e l’allevamento di ovini mentre l’agricoltura produce soprattutto olive, uva e frutta (ciliegie e fichi). La dotazione di servizi appare piuttosto carente e non comprende quelli bancari. Il comune, provvisto degli ordinari uffici municipali e postali, possiede un insieme appena soddisfacente di infrastrutture pubbliche, di cui fanno parte scuole materne ed elementari e una casa di riposo; per quanto riguarda l’assistenza sanitaria si avvale dei servizi offerti dalla centrale operativa di continuità assistenziale di Genzano (RM) e della presenza della farmacia; il suo apparato ricettivo appare in grado di soddisfare le esigenze di visitatori e villeggianti.

Relazioni

Rappresenta una meta ideale per coloro che cercano, nei fine settimana o durante le vacanze estive, un salutare e riposante contatto con la natura: è immersa infatti in un ambiente naturale ricco di boschi e prati che invitano a lunghe e rilassanti passeggiate. Tra le manifestazioni a sfondo religioso figurano la festa di Sant’Isidoro, protettore degli agricoltori (la domenica precedente il 15 maggio), quella di Maria Santissima della Pietà (ultima domenica di maggio) e quella di Sant’Antonio (primo sabato di agosto), che culmina con una suggestiva processione notturna lungo le strade dell’abitato. La sagra dell’oliva (seconda decade di agosto) dà invece modo ai visitatori di degustare il rinomato olio prodotto sul posto. La festa del Patrono San Michele si celebra il 29 settembre, con solenni funzioni religiose e festeggiamenti popolari.

Rappresenta una meta ideale per coloro che cercano, nei fine settimana o durante le vacanze estive, un salutare e riposante contatto con la natura: è immersa infatti in un ambiente naturale ricco di boschi e prati che invitano a lunghe e rilassanti passeggiate. Tra le manifestazioni a sfondo religioso figurano la festa di Sant’Isidoro, protettore degli agricoltori (la domenica precedente il 15 maggio), quella di Maria Santissima della Pietà (ultima domenica di maggio) e quella di Sant’Antonio (primo sabato di agosto), che culmina con una suggestiva processione notturna lungo le strade dell’abitato. La sagra dell’oliva (seconda decade di agosto) dà invece modo ai visitatori di degustare il rinomato olio prodotto sul posto. La festa del Patrono San Michele si celebra il 29 settembre, con solenni funzioni religiose e festeggiamenti popolari.

Località

Anteria, Boschetto, Tinello

Anteria, Boschetto, Tinello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Rocca Massima rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.