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Descrizione

Comune di montagna, di origine antica; ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate da un crescente sviluppo turistico. I roburentesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, le località di Pra e San Giacomo, numerosi nuclei urbani minori e molte case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che partono da un minimo di 580 e arrivano a un massimo di 1.819 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, è posto lungo la strada che risale la valle del rio, circondata da prati e castagneti. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta, in campo argentato, un toro furioso, nero, affrontato dalla figura di Ercole, impellicciato; in un cantone del capo spicca un castello turrito, rosso.

Storia

Il toponimo, di probabile origine medievale, compare nella documentazione del 1208 con “Rivo brugenti”, formato dal latino RUGIRE e il germanico “brammon”, da cui si ottiene “brugere”, nel significato di ‘rumoreggiare’, con riferimento al torrente che scorre nel suo territorio. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo e alle sue origini: il ritrovamento in zona di una lapide funeraria romana fa pensare che il luogo fosse abitato fin dall’antichità. Al periodo medievale è da ascrivere, invece, il castello, appartenuto, dal 1153, al vescovo di Asti. Ben presto esso fu conteso, insieme al feudo, tra quest’ultimo e il libero comune di Mondovì: il risultato fu l’unione di tutta l’area compresa tra le valli Casotto e Pesio, in un’unica realtà politico-amministrativa, quella del “districuts” del Monteregale. Da questo momento in poi seguì le sorti di Mondovì fino a quando l’intero “districuts” riconobbe, nel 1396, il potere politico di Casa Savoia. Successivamente l’epoca napoleonica la vide teatro di numerosi scontri con le truppe francesi e, durante la seconda guerra mondiale, pagò le conseguenze della battaglia del 1944 di cui fu teatro la vicina Valle Casotto. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la torre medievale, che con pochi ruderi rappresenta ciò che resta del castello; la parrocchiale di San Siro, che conserva all’interno pregevoli affreschi e tele; infine, la parrocchiale di San Giacomo, a pianta ottagonale irregolare.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si coltivano soprattutto uva e altra frutta; oltre la silvicoltura (castagne), si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti dei prodotti genericamente alimentari, delle confezioni, del legno, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e immobiliare. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa di riposo. L’istruzione è limitata alle sole classi materne; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Rinomata stazione turistica, attira visitatori grazie alle caratteristiche ambientali che consentono, agli amanti dello sport, di praticare lo sci d’inverno e di effettuare d’estate belle e rilassanti escursioni a contatto con la natura. È, tuttavia, poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. Tra le manifestazioni periodiche si segnala: la festa della castagna, ad ottobre; il festival nazionale dei burattini e delle marionette, dal 9 al 15 agosto in località San Giacomo; infine, il concorso nazionale di chitarra, nei mesi di aprile e maggio. Il Patrono, San Siro, si festeggia il 7 luglio. Da 1991 è gemellata con Villecroze (Francia).

Località

Cardini, Costacalda, Manera, Mondini, Montà, Nasi, Patelle, Pra, San Giacomo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Roburent rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 495
  • Lat 44° 18' 31,87'' 44.30885278
  • Long 7° 53' 27,17'' 7.89088056
  • CAP 12080
  • Prefisso 0174
  • Codice ISTAT 004186
  • Codice Catasto H378
  • Altitudine slm 788 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3292
  • Superficie 29.88 Km2
  • Densità 16,57 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 04:48
  • Tramonto 20:05
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASILO INFANTILE GANDOLFI SCUOLA MATERNAVIA ROMA 48
ASSOCIAZIONE PRO VICOFORTEVIA ROMA 24
ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO DI PIANFEIVIA ROMA 31
BLANGEVENTIVIA BLANGETTI 52
FONDAZIONE DEL CREDITO COOPERATIVO DI PIANFEI E ROCCA DE BALDIVERDE? BLU ONLUSVIA VILLANOVA MONDOVI' 23
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BLANGEVENTIVIA BLANGETTI 52
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UNA ZAMPA PER LA VITAVIA GARIBOGGIO 12
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