Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, che ha affiancato alle tradizionali attività agricole un modesto sviluppo di quelle industriali. I robecchesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuiscono nel capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e nelle località di Carpenzago, Cascinazza, Castellazzo de' Barzi, Casterno e Cascina Tangola. Il territorio, ricco di vegetazione e canali per l'irrigazione, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale argenteo, concesso con Regio Decreto, le tre burelle poste in punta sono sormontate, a sinistra, da un leone raffigurato nell'atto di fissare una stella a otto raggi posta nel cantone destro della punta dello scudo. Il tutto è smaltato di rosso.

Centro di pianura, di origine antica, che ha affiancato alle tradizionali attività agricole un modesto sviluppo di quelle industriali. I robecchesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuiscono nel capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e nelle località di Carpenzago, Cascinazza, Castellazzo de' Barzi, Casterno e Cascina Tangola. Il territorio, ricco di vegetazione e canali per l'irrigazione, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale argenteo, concesso con Regio Decreto, le tre burelle poste in punta sono sormontate, a sinistra, da un leone raffigurato nell'atto di fissare una stella a otto raggi posta nel cantone destro della punta dello scudo. Il tutto è smaltato di rosso.

Storia

Citata per la prima volta in documenti del Duecento, ha origini più antiche, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di resti di necropoli di epoca romana. La prima parte del toponimo molto probabilmente deriva dalla voce dialettale "rebècch", che significa 'opposto, contario' e fa pensare all'esistenza di un borgo fortificato, in grado di respingere gli attacchi dei nemici; la seconda parte invece fu aggiunta nel 1861 per distinguere questa località da quelle omonime. Durante la signoria dei Visconti fu assegnata a Giovannolo di Casate, i cui beni passarono al figlio Cristoforo, fatta eccezione per il castello, concesso da Filippo Maria Visconti a Sperone di Pietrasanta agli inizi del XV secolo. Nella prima metà del Cinquecento risentì della sconfitta subita dai francesi ad Abbiategrasso e fu successivamente infeudata a più nobili famiglie, tra cui quelle dei Vasquez de Coronado, dei Visconti Borromeo e dei Trivulzio. L'aspetto più caratteristico dal punto di vista monumentale è la massiccia presenza di splendide dimore signorili sulle sponde del Naviglio Grande; tra queste spiccano la Casa Sironi-Marelli e le ville Archinto, Gandini, Dugnani, Gromo di Ternengo, La Bassana, Terzaghi e Scotti, sede del municipio; degna di nota, nell'architettura sacra, è la parrocchiale di San Giovanni Battista.

Citata per la prima volta in documenti del Duecento, ha origini più antiche, come testimoniato dal rinvenimento nella zona di resti di necropoli di epoca romana. La prima parte del toponimo molto probabilmente deriva dalla voce dialettale "rebècch", che significa 'opposto, contario' e fa pensare all'esistenza di un borgo fortificato, in grado di respingere gli attacchi dei nemici; la seconda parte invece fu aggiunta nel 1861 per distinguere questa località da quelle omonime. Durante la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> fu assegnata a Giovannolo di Casate, i cui beni passarono al figlio Cristoforo, fatta eccezione per il castello, concesso da Filippo Maria Visconti a Sperone di Pietrasanta agli inizi del XV secolo. Nella prima metà del Cinquecento risentì della sconfitta subita dai francesi ad Abbiategrasso e fu successivamente infeudata a più nobili famiglie, tra cui quelle dei Vasquez de Coronado, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BORROMEO'>Borromeo</a> e dei Trivulzio. L'aspetto più caratteristico dal punto di vista monumentale è la massiccia presenza di splendide dimore signorili sulle sponde del Naviglio Grande; tra queste spiccano la Casa Sironi-Marelli e le ville Archinto, Gandini, Dugnani, Gromo di Ternengo, La Bassana, Terzaghi e Scotti, sede del municipio; degna di nota, nell'architettura sacra, è la parrocchiale di San Giovanni Battista.

Economia

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, foraggi e frutteti; molto sviluppato è l'allevamento di bovini, suini e avicoli. L'industria è rappresentata da piccole e medie aziende edili, meccaniche ed elettroniche; una tipica produzione industriale robecchese è quella delle macchine da caffè. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare i bisogni primari della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, è presente il credito. Nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, foraggi e frutteti; molto sviluppato è l'allevamento di bovini, suini e avicoli. L'industria è rappresentata da piccole e medie aziende edili, meccaniche ed elettroniche; una tipica produzione industriale robecchese è quella delle macchine da caffè. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare i bisogni primari della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, è presente il credito. Nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Oltre a non registrare un significativo movimento turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco della Valle del Ticino, è poco frequentata anche per lavoro, non avendo le sue attività produttive raggiunto livelli tali da consentire un cospicuo assorbimento di manodopera; diffuso è invece il pendolarismo verso aree più industrializzate. I suoi rapporti con i comuni vicini, alquanto rilevanti e causati dall'assenza sul posto di diversi servizi e degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, si intensificano in occasione dei tradizionali appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citati il carnevale, la fiera di San Majolo del 1° maggio, la festa agrovenatoria, che si svolge a giugno con divertenti corse di asini e intrattenimenti vari, la festa "de la sucia" (prosciugamento del Naviglio Grande), che si tiene la seconda domenica di settembre, la festa "da la priaà", che ha luogo la seconda domenica di ottobre e culmina con una corsa di oche, e le manifestazioni per il Natale. Il Patrono è San Giovanni Battista, la cui festa si celebra la prima domenica di settembre con manifestazioni folcloristiche, il palo della cuccagna sul Naviglio e l'allestimento di un luna park.

Oltre a non registrare un significativo movimento turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PARCODELLAVALLEDELTICINO'>Parco della Valle del Ticino</a>, è poco frequentata anche per lavoro, non avendo le sue attività produttive raggiunto livelli tali da consentire un cospicuo assorbimento di manodopera; diffuso è invece il pendolarismo verso aree più industrializzate. I suoi rapporti con i comuni vicini, alquanto rilevanti e causati dall'assenza sul posto di diversi servizi e degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, si intensificano in occasione dei tradizionali appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citati il carnevale, la fiera di San Majolo del 1° maggio, la festa agrovenatoria, che si svolge a giugno con divertenti corse di asini e intrattenimenti vari, la festa "de la sucia" (prosciugamento del Naviglio Grande), che si tiene la seconda domenica di settembre, la festa "da la priaà", che ha luogo la seconda domenica di ottobre e culmina con una corsa di oche, e le manifestazioni per il Natale. Il Patrono è San Giovanni Battista, la cui festa si celebra la prima domenica di settembre con manifestazioni folcloristiche, il palo della cuccagna sul Naviglio e l'allestimento di un luna park.

Località

Carpenzago, Cascina Bassana, Cascina Borsinotta, Cascina Tangola, Cascinazza, Castellazzo de' Barzi, Casterno

Carpenzago, Cascina Bassana, Cascina Borsinotta, Cascina Tangola, Cascinazza, Castellazzo de' Barzi, Casterno

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Robecco sul Naviglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.