Descrizione

Centro collinare, di origine medievale, la cui economia è data dalla coesistenza di attività agricole ed industriali. I robbiatesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Novarino e Sernovella. Il territorio, dal profilo geometrico dolcemente irregolare, passa dal tipico aspetto rivierasco, determinato dalla presenza del fiume, a quello, più tipicamente collinare, della parte occidentale e di quella meridionale, immerse nella lussureggiante vegetazione brianzola. L'abitato, che fa registrare forti segnali di espansione edilizia e che presenta un andamento plano-altimetrico variabile, è accolto tra verdi rilievi. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1970, su sfondo d'argento campeggia un castello rosso, merlato alla guelfa, che si trova al di sopra di tre montagne di colore verde.

Centro collinare, di origine medievale, la cui economia è data dalla coesistenza di attività agricole ed industriali. I robbiatesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Novarino e Sernovella. Il territorio, dal profilo geometrico dolcemente irregolare, passa dal tipico aspetto rivierasco, determinato dalla presenza del fiume, a quello, più tipicamente collinare, della parte occidentale e di quella meridionale, immerse nella lussureggiante vegetazione brianzola. L'abitato, che fa registrare forti segnali di espansione edilizia e che presenta un andamento plano-altimetrico variabile, è accolto tra verdi rilievi. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1970, su sfondo d'argento campeggia un castello rosso, merlato alla guelfa, che si trova al di sopra di tre montagne di colore verde.

Storia

Il toponimo è sicuramente antico e l'etimologia coinvolge anche il nome della collina di Monterobbio: secondo alcuni, infatti, l'origine sarebbe da far risalire agli orobi, che abitarono la zona; per altri il nome prenderebbe origine dal termine "rubeo", cioè 'rosso', come il colore della roccia locale. Tuttavia la storia più remota della zona rimane sconosciuta, anche se è probabile che, per un certo periodo, vi si siano stanziati i romani. Ebbe una certa importanza religiosa quando, secondo alcuni documenti datati intorno all'anno Mille, nel territorio erano presenti il monastero di Santa Maria e la chiesa di Sant'Alessandro. Nel Medioevo tutta la zona rimase coinvolta nelle guerre tra la famiglia dei Torriani e quella dei Visconti, riconquistando la pace soltanto dopo l'instaurazione della signoria viscontea. Uno dei cittadini più importanti è stato sicuramente Marcellino Airoldi che, nel XVII secolo, quando era tesoriere dello stato di Milano, acquistò il feudo di Lecco. Egli apparteneva ad una della famiglie più facoltose della zona, proprietaria di un castello sulla collina di Monterobbio, del quale oggi restano soltanto le rovine, che ancora evocano terrificanti storie di spettri e di cavalieri armati. La cinquecentesca chiesa parrocchiale, voluta da S. Carlo Borromeo, è il risultato dell'ampliamento dell'antico oratorio di Sant'Alessandro. L'oratorio della Beata Vergine del Pianto, eretto nel '600, custodisce un'immagine della Madonna, assai venerata dalla gente del posto. Tutta la zona è, inoltre, costellata da ville ed abitazioni gentilizie, risalenti al Settecento, quando, secondo la moda di allora, molte delle famiglie benestanti di Milano stabilirono la propria residenza estiva fra le colline della Brianza.

Il toponimo è sicuramente antico e l'etimologia coinvolge anche il nome della collina di Monterobbio: secondo alcuni, infatti, l'origine sarebbe da far risalire agli orobi, che abitarono la zona; per altri il nome prenderebbe origine dal termine "rubeo", cioè 'rosso', come il colore della roccia locale. Tuttavia la storia più remota della zona rimane sconosciuta, anche se è probabile che, per un certo periodo, vi si siano stanziati i romani. Ebbe una certa importanza religiosa quando, secondo alcuni documenti datati intorno all'anno Mille, nel territorio erano presenti il monastero di Santa Maria e la chiesa di Sant'Alessandro. Nel Medioevo tutta la zona rimase coinvolta nelle guerre tra la famiglia dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e quella dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, riconquistando la pace soltanto dopo l'instaurazione della signoria viscontea. Uno dei cittadini più importanti è stato sicuramente Marcellino Airoldi che, nel XVII secolo, quando era tesoriere dello stato di Milano, acquistò il feudo di Lecco. Egli apparteneva ad una della famiglie più facoltose della zona, proprietaria di un castello sulla collina di Monterobbio, del quale oggi restano soltanto le rovine, che ancora evocano terrificanti storie di spettri e di cavalieri armati. La cinquecentesca chiesa parrocchiale, voluta da S. <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARLOBORROMEO'>Carlo Borromeo</a>, è il risultato dell'ampliamento dell'antico oratorio di Sant'Alessandro. L'oratorio della Beata Vergine del Pianto, eretto nel '600, custodisce un'immagine della Madonna, assai venerata dalla gente del posto. Tutta la zona è, inoltre, costellata da ville ed abitazioni gentilizie, risalenti al Settecento, quando, secondo la moda di allora, molte delle famiglie benestanti di Milano stabilirono la propria residenza estiva fra le colline della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BRIANZA'>Brianza</a>.

Economia

La popolazione fonda le basi della propria economia sulle fiorenti attività agricole ed industriali. L'allevamento di bestiame bovino e le coltivazioni di cereali, ortaggi e frutta rappresentano un buona fonte di reddito per gli abitanti. Negli ultimi anni, inoltre, è stata notevolmente incrementata la produzione di uva da tavola. L'industria trova espressione in imprese edili, fabbriche metallurgiche e di materiale elettrico ed elettronico, oltre che in laboratori di concia dei pellami e aziende per la produzione di articoli di abbigliamento. Sono presenti anche alcune attività artigianali per la lavorazione del ferro battuto e la manifattura di pizzi e ricami. Una rete commerciale discretamente sviluppata, i servizi di consulenza informatica e l'attività bancaria costituiscono il quadro del terziario. Nelle scuole locali è possibile frequentare tutte le classi dell'obbligo. Le strutture culturali offrono una biblioteca. Le strutture ricettive comprendono esercizi di ristorazione ma non di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

La popolazione fonda le basi della propria economia sulle fiorenti attività agricole ed industriali. L'allevamento di bestiame bovino e le coltivazioni di cereali, ortaggi e frutta rappresentano un buona fonte di reddito per gli abitanti. Negli ultimi anni, inoltre, è stata notevolmente incrementata la produzione di uva da tavola. L'industria trova espressione in imprese edili, fabbriche metallurgiche e di materiale elettrico ed elettronico, oltre che in laboratori di concia dei pellami e aziende per la produzione di articoli di abbigliamento. Sono presenti anche alcune attività artigianali per la lavorazione del ferro battuto e la manifattura di pizzi e ricami. Una rete commerciale discretamente sviluppata, i servizi di consulenza informatica e l'attività bancaria costituiscono il quadro del terziario. Nelle scuole locali è possibile frequentare tutte le classi dell'obbligo. Le strutture culturali offrono una biblioteca. Le strutture ricettive comprendono esercizi di ristorazione ma non di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Può essere sicuramente annoverata fra le piacevoli mete turistiche che offre la Brianza, principalmente per la gradevole posizione panoramica e riparata in uno degli angoli più pittoreschi del fiume Adda. La popolazione intrattiene rapporti particolarmente intensi con i centri vicini, soprattutto per la presenza degli insediamenti industriali, che richiamano numerosi lavoratori. La festa del Patrono, dedicata a Sant'Alessandro, si celebra la prima domenica di settembre.

Può essere sicuramente annoverata fra le piacevoli mete turistiche che offre la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BRIANZA'>Brianza</a>, principalmente per la gradevole posizione panoramica e riparata in uno degli angoli più pittoreschi del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a>. La popolazione intrattiene rapporti particolarmente intensi con i centri vicini, soprattutto per la presenza degli insediamenti industriali, che richiamano numerosi lavoratori. La festa del Patrono, dedicata a Sant'Alessandro, si celebra la prima domenica di settembre.

Località

Novarino, Sernovella

Novarino, Sernovella

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Robbiate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.