Descrizione

Piccola comunità di pianura, di origine medievale, dall'economia ancora prevalentemente agricola che il recente sviluppo industriale non ha avuto la forza di modificare. I ripaltesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e vivono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare i segni dell'espansione edilizia. Il territorio comunale, di limitata estensione, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, ed è lambito dal corso del fiume Serio, che ne segna il confine orientale. L'abitato, posto al centro del comprensorio, ha un andamento plano-altimetrico tipicamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1958, è troncato da una fascia ondata d'argento. Nella parte superiore, a sfondo azzurro, campeggia l'immagine di un torrione d'argento merlato alla ghibellina; in quella inferiore, a sfondo verde, tre spighe d'oro sono disposte a ventaglio e legate da un nastro tricolorato dai colori nazionali.

Piccola comunità di pianura, di origine medievale, dall'economia ancora prevalentemente agricola che il recente sviluppo industriale non ha avuto la forza di modificare. I ripaltesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e vivono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare i segni dell'espansione edilizia. Il territorio comunale, di limitata estensione, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, ed è lambito dal corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>, che ne segna il confine orientale. L'abitato, posto al centro del comprensorio, ha un andamento plano-altimetrico tipicamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1958, è troncato da una fascia ondata d'argento. Nella parte superiore, a sfondo azzurro, campeggia l'immagine di un torrione d'argento merlato alla ghibellina; in quella inferiore, a sfondo verde, tre spighe d'oro sono disposte a ventaglio e legate da un nastro tricolorato dai colori nazionali.

Storia

È amministrativamente autonoma dal 1955, anno in cui si staccò da Ripalta Cremasca, cui era annessa dal 1928. Originariamente costituiva con Ripalta Arpina un'entità unica, chiamata Rivoltella, che, in seguito alla deviazione delle acque del fiume Serio, in epoca medievale, si divise nei due attuali abitati. La prima parte del toponimo (nel senso di 'riva alta') deriva evidentemente dalla sua ubicazione rispetto alla riva del fiume; la seconda parte, invece, trae origine dal personale Guer(r)ino. Citata in documenti del XIV secolo, quando apparteneva al vescovo di Cremona, fu ritenuta importante per la sua posizione, che nel XV secolo suggerì al signore di Crema di dotarla di una torre dalla quale potessero essere controllati i confini della zona cremonese. Non ci sono eventi storici particolari che la riguardino, se si eccettua il passaggio (dalla metà del XV secolo ed in linea con il resto del cremasco) alla Serenissima (che durò fino alla fine del '700). Il patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa dedicata a S. Gottardo e da villa Toscanini (un tempo Monticelli). La prima ha subito nel tempo varie modificazioni fino ad arrivare all'attuale struttura dalle linee architettoniche ottocentesche. Villa Toscanini risale probabilmente al Settecento e si è chiamata Monticelli, per essere stata a lungo dimora dell'omonima famiglia; oggi è chiamata Toscanini, in quanto appartenne per alcuni anni al celebre direttore d'orchestra. La sua economia, dopo la seconda guerra mondiale, ricevette forti stimoli dall'apertura di pozzi di metano, in seguito esauriti e utilizzati per lo stoccaggio del gas.

È amministrativamente autonoma dal 1955, anno in cui si staccò da Ripalta Cremasca, cui era annessa dal 1928. Originariamente costituiva con Ripalta Arpina un'entità unica, chiamata Rivoltella, che, in seguito alla deviazione delle acque del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>, in epoca medievale, si divise nei due attuali abitati. La prima parte del toponimo (nel senso di 'riva alta') deriva evidentemente dalla sua ubicazione rispetto alla riva del fiume; la seconda parte, invece, trae origine dal personale Guer(r)ino. Citata in documenti del XIV secolo, quando apparteneva al vescovo di Cremona, fu ritenuta importante per la sua posizione, che nel XV secolo suggerì al signore di Crema di dotarla di una torre dalla quale potessero essere controllati i confini della zona cremonese. Non ci sono eventi storici particolari che la riguardino, se si eccettua il passaggio (dalla metà del XV secolo ed in linea con il resto del cremasco) alla Serenissima (che durò fino alla fine del '700). Il patrimonio storico-architettonico è rappresentato dalla chiesa dedicata a S. Gottardo e da villa Toscanini (un tempo Monticelli). La prima ha subito nel tempo varie modificazioni fino ad arrivare all'attuale struttura dalle linee architettoniche ottocentesche. Villa Toscanini risale probabilmente al Settecento e si è chiamata Monticelli, per essere stata a lungo dimora dell'omonima famiglia; oggi è chiamata Toscanini, in quanto appartenne per alcuni anni al celebre direttore d'orchestra. La sua economia, dopo la seconda guerra mondiale, ricevette forti stimoli dall'apertura di pozzi di metano, in seguito esauriti e utilizzati per lo stoccaggio del gas.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali. L'economia locale è ancora profondamente legata al settore primario, che garantisce le produzioni di cereali e foraggi, questi ultimi destinati ad alimentare l'allevamento di bovini. L'industria è rappresentata nei comparti edile, di produzione e distribuzione del gas e di estrazione di petrolio greggio e gas naturale, sebbene le aziende siano caratterizzate da dimensioni ridottissime. L'estrazione di gas naturale, invero, è stata progressivamente sostituita dal suo immagazzinamento nei serbatoi ubicati ove un tempo si trovavano i pozzi di metano e non è più in grado di fornire un contributo significativo alle necessità occupazionali. Il terziario conta su una modesta rete commerciale. Vi sono soltanto scuole materne e ciò costringe la popolazione più giovane ad abituarsi assai presto alla condizione di pendolare; non manca tuttavia la biblioteca per le esigenze di approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; la totale assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a rivolgersi altrove anche per le prestazioni ed i servizi di base.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali. L'economia locale è ancora profondamente legata al settore primario, che garantisce le produzioni di cereali e foraggi, questi ultimi destinati ad alimentare l'allevamento di bovini. L'industria è rappresentata nei comparti edile, di produzione e distribuzione del gas e di estrazione di petrolio greggio e gas naturale, sebbene le aziende siano caratterizzate da dimensioni ridottissime. L'estrazione di gas naturale, invero, è stata progressivamente sostituita dal suo immagazzinamento nei serbatoi ubicati ove un tempo si trovavano i pozzi di metano e non è più in grado di fornire un contributo significativo alle necessità occupazionali. Il terziario conta su una modesta rete commerciale. Vi sono soltanto scuole materne e ciò costringe la popolazione più giovane ad abituarsi assai presto alla condizione di pendolare; non manca tuttavia la biblioteca per le esigenze di approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; la totale assenza di strutture sanitarie costringe la popolazione a rivolgersi altrove anche per le prestazioni ed i servizi di base.

Relazioni

La prima domenica successiva al 5 agosto si tiene la sagra della Madonna della Neve: è questo il principale appuntamento della tradizione locale, che anima la vita, generalmente tranquilla, della comunità; questa basa i propri rapporti con il circondario soprattutto sulle relazioni socio-economiche, al pari degli altri comuni che fanno da cintura ad una realtà vivace ed organizzata come Crema. La festa del Patrono, S. Gottardo, si celebra il 4 maggio.

La prima domenica successiva al 5 agosto si tiene la sagra della Madonna della Neve: è questo il principale appuntamento della tradizione locale, che anima la vita, generalmente tranquilla, della comunità; questa basa i propri rapporti con il circondario soprattutto sulle relazioni socio-economiche, al pari degli altri comuni che fanno da cintura ad una realtà vivace ed organizzata come Crema. La festa del Patrono, S. Gottardo, si celebra il 4 maggio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ripalta Guerina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.